5 film sull’alimentazione da vedere assolutamente. Documentari di denuncia, racconti di amicizia, storie di crescita e scoperte con al centro il cibo come mezzo di riflessione.
INDICE:
1. Ratatouille
“Chiunque può cucinare”
Con queste premesse si apre il film di Walt Disney “Ratatouille”: la promessa che ognuno di noi può diventare ciò che vuole. Può il topo Rémy, che nel senso comune è solo un ladro che si nutre dei rifiuti del resto del mondo, in particolare degli umani “nemici”, diventare uno chef affermato e riconosciuto?
All’inizio del film, Rémy si diverte solo a frugare nella dispensa di una nonnina che vive nella casa dove i topi infestano la soffitta, per esprimere questa passione in un hobby che, dopotutto, è innocuo per lui e per tutti gli altri. In pratica gli va bene, ma non pensa davvero che il suo sogno possa avverarsi!
Come succede sempre nei film, un incidente rocambolesco lo mette di fronte alle sue paure e ad un bivio: quanto è disposto a rischiare della sua “zona di comfort” per essere davvero felice e diventare uno chef?
Da vedere perché: non è semplicemente un film sull’alimentazione animato, ma molto molto di più. È eccellente per comprendere la portata dei nostri sogni e anche l’enorme potenziale delle nostre capacità. Se un topo può diventare uno chef, cosa è in grado di raggiungere l’essere umano con un po’ di pratica e con la fiducia in se stesso? Inoltre, nel film è presente sotto mentite spoglie la figura del coach motivazionale.


2. Food Inc.
Nella nostra carrellata sui migliori film sull’alimentazione recenti, “Food, Inc.” merita una menzione, poiché dà un’occhiata all’industria alimentare degli Stati Uniti ed esamina come ciò che mangiamo arriva dal seme o dall’animale alla nostra tavola. Diretto da Robert Kenner, questo documentario esplora le fattorie di tutto il paese, sia grandi che piccole, che producono carne e verdura. Rivela pratiche diverse nell’industria alimentare, con alcuni agricoltori e proprietari di aziende che considerano il cibo come qualcosa da produrre scientificamente, mentre altri lo vedono come un prodotto della natura.
Durante tutto il film, il pubblico è invitato a chiedersi se il cibo prodotto in serie sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
Kenner, inoltre, sottolinea che spetta al consumatore fare pressione sulle aziende affinché inizino a includere maggiori informazioni sulle loro etichette e ad offrire scelte biologiche, opzioni più salutari per i prodotti lattiero-caseari in base alle preferenze dei consumatori.
Da vedere perché: uno dei temi principali di Food, Inc. sono i costi nascosti del cibo economico, quasi una chimera “mistica”!: costi sanitari, sociali e ambientali che rendono questo cibo “disonesto”. Per riflettere sulla qualità del cibo che mettiamo sulle nostre tavole, e per avvicinarci con curiosità ad una cucina e ad una alimentazione consapevole.


3. The Founder
Il venditore Ray Kroc non è stato in grado di ottenere nuovi clienti per i suoi Milkshake Multimixer, anche se ha tentato molte volte. Un giorno riceve una telefonata da un particolare ristorante di San Bernardino. Incuriosito, Ray Kroc decide di vedere di persona chi voleva preparare 40 frappè alla volta chiedendo il suo aiuto: un ristorante modesto gestito dai fratelli McDonald. Laddove non arriva la “visione corta” dei due fratelli, Kroc vede immediatamente il potenziale in questo piccolo ristorante: commercializzare l’idea e portare il concetto a clienti di dimensioni maggiori.
Secondo Kroc, con un lavoro chirurgico sulla formula (velocità, produzione e aspetto immobiliare), McDonald’s sarebbe potuto diventare parte della cultura americana. Ogni famiglia sarebbe andata a mangiare da McDonald’s, con franchising sparsi da una costa all’altra, in tutta l’America.
Da quella brillante intuizione, le persone iniziarono ad identificarsi emotivamente con il marchio come parte della loro cultura, parte della loro vita quotidiana, parte della loro vita in generale. Era nato il colosso McDonald’s.
Da vedere perché: la storia della fondazione del colosso che forse non conosci o del quale si parla sempre male (vedi, in tal senso, l’antagonista cinematografico di “The Founder”, ovvero “Supersize me”. Io stessa, quando ho visto il film, mi sono resa conto che non conoscevo affatto uno dei posti che rappresenta un amore/ odio, il concetto di sgarro per eccellenza e, contemporaneamente, una parte della nostra cultura occidentale. Dunque, già per tali motivi merita una attenta visione (oltre che per la performance di Micheal Keaton).


4. Sideways – In viaggio con Jack
Più che un film su alimentazione e cibo, “Sideways” parla del piacere di stare in compagnia e del cibo come costruttore di legami.
Lo scrittore in difficoltà e appassionato di vino Miles (Paul Giamatti) porta il suo amico Jack (Thomas Haden Church), in un viaggio nella regione del vino per un’ultima esperienza di legame tra single. Mentre Miles vuole rilassarsi e godersi il vino, Jack è alla ricerca di un’avventura prima del suo matrimonio.
Scritto meravigliosamente, diretto con la precisione di un chirurgo e recitato in modo trascendente, “Sideways” porta la realtà emotiva a una commedia di personaggi costantemente divertente, rendendola qualcosa da amare come i delicati vini della Santa Ynez Valley che sono lo sfondo vivido della storia.
Da vedere perché: per dare un senso conviviale e di legame profondo tra cibo e amicizia, specie se lasciamo spazio a noi stessi e agli altri di raccontare anche oltre la superficie. Le emozioni associate al cibo – una bevanda preziosa e da gustare sorso dopo sorso – in questo caso, rendono il vino un meraviglioso collante tra le persone.


5. King Corn
“Siamo quello che mangiamo”, diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. E stando al racconto del documentario “King Corn”, ciò non potrebbe essere più reale.
Simile negli intenti a “Food, Inc.”, “King Corn” è un documentario su due amici, una coltivazione di mais e il raccolto sovvenzionato che guida la nostra nazione di fast food. Ian Cheney e Curt Ellis, migliori amici del college sulla costa orientale, si trasferiscono nel cuore della terra per scoprire da dove viene il loro cibo (che, secondo i loro studi, può essere rintracciato anche nei nostri capelli!).
Con l’aiuto di vicini amichevoli, semi geneticamente modificati e potenti erbicidi, piantano e coltivano un raccolto eccezionale del grano più produttivo e più sovvenzionato d’America su un acro di suolo dell’Iowa. Ma quando cercano di seguire il loro mucchio di mais nel sistema alimentare, ciò che trovano solleva interrogativi preoccupanti su come mangiamo e come coltiviamo.
Da vedere perché: ci lascia entrare nel mercato della produzione di frumento (corn) nella sua versione più “assurda”. Cioé quella di un mercato che, per produrre sempre di più, arriva a dei controsensi ingiustificati (o giustificati solo in parte dal Dio Denaro). Ad esempio, quello di sradicare terreni per produrre il mais grezzo, che però non può diventare cibo vero se non dopo una serie di trattamenti con pesticidi e sostanze nocive per l’organismo, sia umano che animale (toccante il racconto degli animali che diventano quasi dei “mais giganti” in movimento).


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Hai delle difficolta con il cibo? Sei nel posto giusto! Sono una coach alimentare e ti posso aiutare!


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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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