I 7 motivi per i quali scegliere un coach motivazionale legato ai disturbi alimentari è la soluzione per risolvere le abbuffate e il tuo rapporto disordinato con il cibo. 


INDICE: 


Quando rivolgersi ad un life coach per i disturbi alimentari?

Nel corso del mio dialogo con le persone affette da disturbi alimentari, mi sono ritrovata spesso a spiegare la differenza tra un percorso di controllo della malattia con l’aiuto di un coach motivazionale e un programma medico-professionale (spesso psicoterapeutico) di aiuto e di guarigione dal disordine con il cibo. Anche se entrambe le scelte sono giuste e condivisibili, infatti, non potrebbero essere più diverse.

Il percorso terapeutico aiuta la persona che sviluppa comportamenti disordinati con il cibo (in questo caso un paziente) somministrandole dei farmaci che generano di per sé “sollievo emotivo” attraverso le sostanze in essi contenute. La persona si sente meglio in un lasso di tempo relativamente breve, e le dosi possono variare a seconda dell’andamento della terapia. Il controllo della malattia per il paziente, dunque, diventa “legato” esclusivamente ai farmaci che assume. 

Il percorso con un coach motivazionale, invece, considera chi soffre di disturbi alimentari più che un paziente una persona in grado di lavorare da sola (con l’aiuto del consulente alimentare) per il controllo della malattia. Va da sé che questo approccio necessita di un tempo più lungo, per consentire alla persona di individuare il lavoro da svolgere assieme al coach e anche per monitorare il proprio miglioramento attraverso strumenti pratici. Ciò che si impara nel lasso di tempo che coinvolge il coach, però, è in grado di aiutare la persona per sempre, dandole degli alleati preziosi da richiamare ogni volta che ne ha bisogno. 

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A cosa serve un coach motivazionale?

Anche se molti pensano che il coach nutrizionale o alimentare sia utile solo per dimagrire o trovare la motivazione a fare una dieta, in realtà ciò è vero solo in parte.

È ovvio che un consulente nutrizionale possa diventare un alleato importante per impostare un regime alimentare sano e che possa aiutarci a perdere peso nel lungo periodo, ma non è nato solo per questo! 

Un coach motivazionale legato ai disturbi alimentari, piuttosto, può diventare uno strumento fondamentale per ricostruire il nostro legame con il cibo, spezzatosi irrimediabilmente sotto i colpi delle nostre abbuffate.

Durante la giornata all’insegna di una alimentazione disordinata ci sentiamo talmente giù di morale da non pensare nemmeno lontanamente di riuscire a lottare per cambiare la nostra condizione?

È arrivato il momento di rivolgerci ad un coach motivazionale e alimentare! 

Più che ragionare sul legame coach motivazionale e dieta, in definitiva, bisogna considerare il coach alimentare come ciò che ci mancava per risolvere finalmente il nostro disturbo da alimentazione incontrollata. 

Vediamo insieme i 7 motivi per i quali il consulente alimentare può aiutarci a ritornare a sorridere con e attraverso il cibo! 

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1. Fare chiarezza

Un life coach alimentare, prima ancora di impostare qualsiasi tipo di lavoro con la tua approvazione, ti aiuta a fare chiarezza. 

Un coach motivazionale, infatti, pulisce il campo quando tu vedi solo un cumulo di nebbia, ti aiuta a schiarire le idee confuse, nebulose, cupe, donandoti una visone diversa del tuo problema. Guardando il tuo disturbo alimentare da un punto di vista completamente differente, infatti, il personal coach alimentare può donarti una chiarezza emotiva su tantissimi aspetti: 

  • sul tuo rapporto con il cibo;
  • sui perché dei tuoi comportamenti compulsivi;
  • su quali aree bisogna lavorare;
  • sulle fonti di stress e di disequilibrio emotivo;
  • sulla tua situazione nel lavoro, nella salute, nella famiglia e nella relazioni; 
  • sui pensieri ricorrenti nella tua mente. 

2. Identificare i tuoi desideri

Una volta fatta chiarezza circa la tua situazione corrente, un coach motivazionale alimentare ti stimola nell’identificare precisamente i tuoi desideri. E questo aspetto è molto molto importante. Facci caso: quante volte mettiamo da parte qualcosa che vorremmo fare, perché soccombiamo sotto la lista dei “dovrei”. In pratica, diamo alla parola “dovere” troppa importanza, dimenticandoci completamente dei nostri desideri.

Con un personal coach, invece, puoi tornare a diventare consapevole di ciò che vuoi per te stesso, affinché la tua vita assuma la piega che davvero preferisci. 

Un life coach per i disturbi alimentari, in pratica, aprirà le porte della tua mente per restituirti la vita che hai sempre sognato, la cui mancanza, forse, è una delle cause principali dei tuoi comportamenti disordinati con il cibo. Se sei insoddisfatto di come conduci la tua esistenza, del resto, causi a te stesso stress e ansie che portano il corpo a “reagire” sfogandosi con quello che ha. C’è chi diventa compulsivo, chi si sfoga in palestra, chi al poligono di tiro e chi, come te, abbuffandoti di notte come se non ci fosse via d’uscita. Il consulente nutrizionale, dunque, ti indicherà proprio la via che tu adesso non vedi!


3. Individuare i tuoi standard

Anche se ci costa ammetterlo, quasi il 90 % delle nostre infelicità è colpa nostra. Ed è una percentuale anche generosa! Siamo noi che impostiamo il nostro atteggiamento, siamo noi quelli che non si prendono la briga di lavorare per costruire la nostra versione migliore, siamo noi che permettiamo agli altri di avere la meglio. E siamo noi, infine, quelli che non reagiscono alle difficoltà.

Questa consapevolezza, però, invece di essere assillante in senso negativo, può regalarci una speranza inaudita e sottovalutata: se cambiamo le nostre abitudini e stabiliamo i nostri standard, possiamo tornare ad essere felici.

Perché dico “tornare”? Perché lo siamo stati, e precisamente quando eravamo piccoli e facevamo delle nostre giornate una enorme lista di desideri viventi (ne abbiamo parlato un attimo fa) e standard. 

Facci caso: un bambino non si accontenta e frigna quando qualcosa non va come dice lui. Ora, non sto dicendo di diventare dei bimbi viziati 😀 Ma di innalzare i nostri standard per creare la vita che vogliamo, QUELLO SÌ!

Ecco perché un life coach alimentare può essere il tuo sostegno per capire come elevare i tuoi standard, ovvero le tue preferenze, in tutti i campi:

  • nelle relazioni;
  • nelle amicizie;
  • in famiglia;
  • a lavoro;
  • per te stesso.
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4. Rilasciare il tuo potenziale

“Unleash the power within”, ci invoca il più grande life e business coach di sempre, Anthony Robbins. Ed è davvero così. Una volta decisi con il coach le aree e gli standard per impegnarci nella costruzione della nostra felicità, infatti, è il momento di iniziare a lavorare per rilasciare il nostro potenziale. Ecco perché con un coach alimentare puoi iniziare a costruire il tuo schema alimentare personalizzato, che non assomiglia per niente ad una dieta dimagrante. 

Il tuo “personal shopper alimentare”, in pratica, ti guiderà passo passo per la costruzione del “vero te” attraverso il cibo. 

  • Il cibo che ti piace 
  • Il cibo che non ti piace 
  • Il cibo che fa bene
  • Il cibo che ti fa stare bene
  • Le tue abitudini alimentari preferite
  • I tuoi “peccati di gola” 
  • I tuoi momenti di godimento con il cibo 
  • Il tuo nuovo rapporto con l’alimentazione 

Ognuno di questi punti sarà la tua nuova griglia di partenza per ritrovare la grinta a lottare da solo contro il tuo disturbo alimentare, con il supporto di un motivatore paziente ma anche sfidante. La bellezza di Roma non è stata costruita in un giorno, e così il tuo lavoro magnifico per dialogare con il cibo necessita di un po’ di tempo. Quando avrai capito l’enorme potenziale che un lavoro del genere avrà nella creazione di una vita senza l’angoscia del cibo, però, ne sarà valsa la pena! 


5. Ristabilire l’equilibrio

Il personal wellness coach, il coach di benessere personale, è una guida anche per raggiungere alcuni tesori importantissimi e sottovalutati, tra cui il ritrovare l’equilibrio nella nostra vita.

Quando ci sentiamo sotto pressione, stanchi, demotivati e senza una soluzione tangibile a portata di mano, viviamo un disequilibrio molto forte e doloroso. Ci sentiamo completamente abbandonati a noi stessi, e vi parlo per esperienza personale.

Quando ero una vittima infelice delle mie abbuffate compulsive, passavo intere giornate chiusa in bagno a piangere, incapace di alzarmi dal suolo freddo delle mattonelle, perché ignoravo completamente quale potesse essere la mia fuga per la vittoria.

È stato solo quando ho capito che nessuno a parte me mi avrebbe salvato, mi sono appellata alla mia resilienza, facendomi forza e alzandomi dal suolo.

È proprio quando tocchi il fondo, dunque, che devi chiamare un personal coach. E non solo per risolvere il disturbo da alimentazione incontrollata, ma per ristabilire le tue priorità e ritrovare l’equilibrio perduto per non cadere di nuovo.

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6. Costruire la felicità

Quando ti senti in equilibrio con te stesso, anche il mondo fuori ti appare in armonia. È come se la tua interiorità, l’aspetto estetico e le connessioni con le persone e la natura siano completamente bilanciate tra loro. Sono più leggere, più lungimiranti, più focalizzate, più armoniche, appunto. 

Questo equilibrio tra mente, corpo e anima dentro di te e con gli esseri viventi fuori di te non è affatto una chimera, anzi! Può e deve essere costruito partendo da un lavoro quotidiano scavando nelle ragioni della nostra infelicità e risalendo in superficie con delle strategie pratiche per sradicare la negatività e dipingere un panorama positivo e di fiducia.

In altri termini: con un percorso per uscire dalla tua comfort zone e di cambio di abitudini da malsane a sane. Affidandoci al sostegno di un coach motivazionale, ovviamente, non dobbiamo fare tutto da soli, ma possiamo al contrario lavorare con maggiore serenità e consapevolezza di non perderci lungo il percorso! 

Ciò nonostante, come abbiamo detto fin dal principio, la vera felicità dipende solo da noi e da quanto ci impegniamo per raggiungerla. Da quanto, in pratica, siamo disposti ad allontanarci dalla nostra zona di comfort per inseguire quei percorsi “alternativi” nei quali risiede la vera sfida. 

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7. Passare all’azione

Una parte essenziale del lavoro con un coach alimentare, dunque, è quella del passare all’azione. Dopo aver fatto chiarezza, compreso i nostri blocchi emotivi e anche impostare delle strategie efficaci per ritrovare benessere e felicità, infatti, è arrivato il momento di faticare! 

Scherzi a parte, il lavoro per combattere i disturbi alimentari e impostare il nostro mangiare con consapevolezza, infatti, non è per niente facile. Richiede tantissimo impegno, capacità di adattamento, resilienza e motivazione e anche consapevolezza del tragitto e della direzione.

Ed è proprio per questo che il coach motivazionale è al tuo fianco! 

Attraverso il sostegno, le parole preziose e il giusto atteggiamento vincente per affrontare la sfida, infatti, puoi star certo di avere tra le mani tutto ciò che ti serve non solo per guarire dal Binge Eating Disorder e dai disordini alimentari in generale, ma anche per guarire “le ferite dell’anima” che non ti hanno permesso fino a questo momento di essere fedele a te stesso. 

Solo quando torni ad afferrare il tuo sé autentico, infatti, puoi davvero toccare con mano la felicità… che è davvero alla tua portata! Se lo vuoi davvero! 

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Dove trovare un coach alimentare?

Ormai la professione del life coach, specie nella sua accezione di consulente alimentare o del benessere, è stata ampiamente accettata dall’opinione pubblica italiana. Tuttavia, resistono ancora delle convinzioni errate sulla sua “inutilità” a livello terapeutico, dal momento che il coach non equivale ad un medico o un professionista.

Personalmente sono in completo disaccordo con questa convinzione, oltre al fatto di sostenere ormai da tempo la rilevanza di un coach motivazionale per la battaglia contro i disturbi alimentari. 

Se non bastassero i 7 motivi per cui dovresti rivolgerti ad un consulente alimentare per risolvere i tuoi disordini con il cibo, aggiungo un’ulteriore considerazione. 

La mia esperienza di coaching da ex- Binge Eater

Nel corso della mia esperienza come Binge Eater prima (ho sofferto per 15 anni di disturbo da alimentazione incontrollata) e come coach alimentare poi, ho parlato con centinaia di ragazzi che si lamentavano costantemente della incapacità di guarire, anche dopo diversi tentativi medici e terapeutici o ambulatoriali (psicologo, psicoterapeuta, bendaggio gastrico, terapia farmacologica o centri dca, per intenderci). In quel caso, rispondevo loro sempre la stessa cosa: nessun trattamento terapeutico (brutalmente, neppure uno stomaco ridotto) può salvarti da te stesso. Mi spiego meglio.

🌷 Il tuo stomaco potrà essere più piccolo, ma le calorie che puoi consumare in un giorno sono infime e si infilano anche in spazi ristretti (pensa al gelato!). Infatti, moltissime persone che hanno subito interventi di bypass gastrico, dopo qualche tempo e se lasciate sole, possono riprendere i chili persi post operazione.

🌷 Le medicine lottano per te, ma cosa succede quando smetti di prenderle?

🌷 Un percorso psicologico può aiutarti, col tempo, a scoprire le cause della tua ansia e delle abbuffate ad essa legate… ma nel frattempo? 

🌷 A casa ci sei solo tu, e tu solo puoi decidere di ignorare il craving.

🌷 Se non sei disposto a lottare, in definitiva, niente potrà risolvere la tua condizione al posto tuo. 

Ecco perché sono convinta che un approccio motivazionale sia LA soluzione – più alternativa, più “americana”, più osteggiata – che tu possa abbracciare. Ed ecco perché, per concludere, il supporto di un coach motivazionale è una delle chiavi per combattere le abbuffate compulsive e il disturbo da alimentazione incontrollata (e anche gli altri disturbi alimentari, nuovi o vecchie “glorie” quali anoressia e bulimia).

Perché con un coach a volare sei tu, potendo però contare su una persona che ti insegni come spiegare le ali! 

SCOPRI L’ERRORE CHE NON TI HA PERMESSO DI GUARIRE DAL TUO DISTURBO ALIMENTARE!

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