L’anoressia atletica non è un’ossessione del controllo attraverso la magrezza (come nel caso  dell’anoressia nervosa): la drastica perdita di peso, in questo caso, avviene per migliorare le prestazioni sportive. Approfondiamo l’argomento nell’articolo. 


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Cosa significa Anoressia Atletica 

L’anoressia atletica è la repentina perdita di peso attraverso una dieta ferrea collegata a un serrato allenamento fisico, con l’obiettivo di aumentare le prestazioni agonistiche specialmente in concomitanza di gare e competizioni sportive.

L’alimentazione include un elenco di alimenti iperproteici per agevolare l’aumento della massa muscolare e delle prestazioni fisiche. Come abbiamo sottolineato, in tal caso la magrezza non è l’ossessione del controllo, proprio come avviene per l’anoressia nervosa, ma una necessità legata ai risultati sportivi. 

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Magrezza = prestazioni = performance 

L’anoressia atletica è inclusa nei disturbi alimentari sportivi, regimi alimentari estremi e sbilanciati che a lungo andare possono portare a scompensi sia fisici che emotivi.

Un atleta che mira ad ottimizzare le prestazioni sportive presterà sempre maggiore attenzione a quello che mangia. Questa attenzione, però, può trasformarsi in una vera e propria ossessione per il cibo, il peso e un conteggio maniacale delle calorie ad ogni pasto da cui verranno banditi i cibi “proibiti”. 

Disturbi Alimentari e Sport: le ricerche

Un approfondimento su alimentazione e performance sportive sottolinea come gli atleti siano più inclini a sviluppare un disturbo alimentare, poiché affrontano delle pressioni legate alle prestazioni.

I velocisti, i nuotatori o i fondisti, ad esempio, mantengono un basso peso corporeo proprio a garanzia di un vantaggio competitivo. Dal canto loro, nella ginnastica, danza o pattinaggio, il giudizio soggettivo ed estetico sulle dimensioni corporee può influenzare il punteggio di gara e anche il modo in cui gli atleti vengono trattate. In altri sport come canottaggio o lancio del peso, inoltre, gli atleti si sottopongono a cicli per aumentare di peso seguiti da una drastica perdita dei chili.

Senza dimenticare il bisogno di perfezionismo, l’ansia da competizione, le aspettative di successo che possono essere causa dell’insorgere di un disturbo alimentare.


L’insorgenza in età scolare 

I disturbi alimentari sportivi possono manifestarsi molto presto, fin dalla tenera età.

I bambini che praticano sport si allenano regolarmente, imparano il significato di sacrifici e obietti, sviluppano il senso di gruppo e squadra, coltivano nuove amicizie, aumentano l’autostima. Può capitare, però, che nella squadra ci si concentri troppo sulle prestazioni e sull’aspetto dei bambini con effetti negativi che, in alcuni casi, innescano una problematica alimentare infantile.

I giovani atleti, sia maschi che femmine, sono maggiormente a rischio se praticano sport che si concentrano sulle prestazioni personali, sull’aspetto, sulla dieta e sui requisiti di peso.

Inoltre, spesso gli atleti sentono forte la pressione esterna da familiari e allenatori che si concentrano più sul successo e la competizione che sulla sportività.

Tra gli atleti con disturbi alimentari che hanno raccontato la loro storia c’è Katelyn Ohashi, ginnasta di 21 anni che ha sofferto di bulimia a seguito di un infortunio, o Aleksandra Soldatova l’atleta russa che ha deciso di fermare la sua carriera per curarsi dal suo disturbo alimentare.

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L’atleta russa Aleksandra Soldatova (Photo Credits @GettyImages)

I disturbi correlati: ortoressia e bigoressia 

Tra le conseguenze di un controllo eccessivo del peso corporeo e delle calorie ci sono alcuni disturbi del comportamento alimentare chiamati “non altrimenti specificati” (o NAS).

  • L’ortoressia è la pianificazione maniacale di ogni pasto e di ogni cibo introdotto nell’arco della giornata. Una variazione a questo controllo porta a sensazioni di ansia, panico e senso di fallimento, perché non si ha la certezza di poter mangiare cibi sani e considerati “giusti”: c’è una precisa distinzione tra cibi “puri” e “impuri”. Oltre alla scelta preliminare dei cibi, c’è una grande attenzione alle cotture con preferenza di quelle al vapore o senza alcun condimento.
  • La bigoressia o vigoressia è l’ossessione verso la perfezione e l’allenamento fisico, molto sviluppata tra gli uomini, che però si sta spargendo anche tra le donne. Tra i sintomi più comuni: sessioni di workout estenuanti, fissazione del corpo sano e tonico, alimentazione controllata con un solo giorno di sgarro, maniacale cura delle prestazioni fisiche, isolamento, uso di integratori e anabolizzanti.

Per uscirne, oltre a chiedere aiuto agli specialisti, molto importante è il lavoro quotidiano sull’autostima e sull’ascolto del corpo, eliminando le convinzioni sul cibo cattivo e con il sostegno delle persone care. 

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