Per molte persone con disturbi alimentari, la cura di sé può sembrare semplicemente troppo dura per funzionare. I disturbi alimentari sono spesso associati a personalità perfezioniste, ordinate e inflessibili che spesso non lasciano spazio all’auto-gentilezza, specie quando ci sentiamo inadeguati. Tuttavia, c’è spazio per gentilezza e amore per noi, se ci prendiamo il tempo per praticarlo. Ecco 7 mosse per praticare l’auto aiuto per i disturbi alimentari.
1. Rifletti su cosa ha funzionato per te in passato
Una delle conseguenze principali viste insieme alla depressione, all’ansia, ai disturbi alimentari e agli altri disturbi di salute mentale è l’isolamento sociale e la perdita di interesse per le cose che prima erano piacevoli per noi.
Ecco perché una delle cose migliori che possiamo fare in questo viaggio di pratica della cura di sé nel recupero è esplorare e possibilmente reintrodurre attività incentrate sul recupero che ci piacevano e che potremmo aver dimenticato.
Per alcune persone, questo potrebbe essere passare del tempo con amici fidati, andare al cinema, appassionarsi al teatro dal vivo, fare volontariato con gli animali, scrivere un diario o leggere.
2. Esercitati a dire la parola NO
A volte la cura di sé consiste nell’imparare a esercitare i propri limiti. Questo è un DIFFICILE, eh. Credimi, so che non è qualcosa che possiamo realizzare dall’oggi al domani. Specie se siamo delle persone che vogliono controllare tutto.
È difficile essere consapevoli se le nostre giornate sono così piene che non possiamo nemmeno ricordarci di fare un passo indietro e prendere fiato. Se hai mai passato un’intera giornata e ti sei reso conto di aver dimenticato di bere acqua o di andare in bagno, conosci questa sensazione.
Tuttavia, quando iniziamo a stabilire dei confini creando uno spazio per noi, possiamo davvero migliorare la nostra capacità di praticare la consapevolezza e la cura di sé. E a dire No quando è troppo.
3. Scopri cosa funziona per te
Quello che vale per me potrebbe non valere per te. Siamo tutti unici e la parte importante delle nostre pratiche di cura di sé è che le rendiamo rilevanti e utili per la nostra salute e il nostro benessere.
La tua cura migliore potrebbe essere guardare la TV o concederti il tempo necessario per lavare la macchina o acquistare nuovi calzini. Che so 🙂
Questo modo di volersi bene, dunque, può assumere molte forme e non esiste davvero un modo giusto o sbagliato per farlo: per quelli di noi che lottano con il pensiero in bianco e nero o del perfezionista, questa è un’area fantastica per praticare la flessibilità e le zone grigie!


4. Lascia andare il perfezionismo
La tua cura di te stesso non deve essere perfetta.
In effetti, lasciare andare l’dea che che la cura di sé non sia perfetta è già cura di sé. Te lo evidenzio per fartelo ricordare meglio!
Potremmo sentirci come se avessimo bisogno della giusta quantità di tempo, di una mentalità perfetta, di una candela perfetta e di un prodotto perfetto per fare in modo che la cura di noi stessi valga davvero il nostro tempo.
Eppure, come dicono i guru, imperfetto è meglio di non fatto. Dunque, via libera all’azione imperfetta!
5. Diventa flessibile con il tempo
Prenderti cura di te può volerci tutto il tempo di cui hai bisogno. Ma anche solo 10 minuti. Scegli tu quanto ti serve.
Leggere piccole porzioni di libri, blog o articoli positivi può fornire una nuova prospettiva o la necessaria rassicurazione.
Puoi dedicare cinque minuti al mattino per riflettere su una lettura quotidiana della meditazione o su una citazione incoraggiante. Se hai un programma fitto di appuntamenti, ascoltare audiolibri o podcast per il recupero dai disturbi alimentari può essere un ottimo metodo per ammazzare il tempo (e il DCA) in movimento.
E ricorda: percorriamo tutti un percorso che va in avanti, anche se a volte non sembra. Ognuno di noi ha il proprio ritmo, e va bene così. La cura di sé può richiederci di lasciar andare le vecchie aspettative o le regole che ci poniamo e non sempre c’è un tempo prestabilito per questo. Vai avanti e respira, senza fretta.
6. Credi nel potere terapeutico della musica
Anche la musica funge da potente anti depressivo, oltre a caricarci di tutta l’energia positiva di cui abbiamo bisogno. Ascolta la tua playlist preferita, canta, oppure utilizza delle tracce mirate mentre ti muovi in metro… può farti solo bene! E se vuoi invece una carica motivazionale, puoi sempre ricorrere ai podcast specifici per i disturbi alimentari.
7. Disegna la tua battaglia
Se c’è una particolare risorsa o un messaggio che ti aiuta davvero a superare i giorni difficili, considera di pubblicare un promemoria di quella risorsa da qualche parte, in una zona però che vedi ogni giorno.
Puoi farlo utilizzando i post it adesivi (sono io l’unica che li attacca anche dentro le agende, per dare un tocco di colore visibile?), delle foto, delle cartoline, una bacheca o lavagna che raccolga tutto o persino inserendo la frase nello sfondo del tuo telefono o del computer!
Concedersi il tempo per creare questi promemoria è un atto di cura di sé e di auto-compassione davvero potente!
Disclaimer: Ricorda che i disturbi alimentari sono patologie che vanno curate con un supporto medico professionale. Puoi utilizzare l’auto aiuto per alleviare i comportamenti alimentari disordinati, in contemporanea ad un percorso specializzato di supporto medico.


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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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