E ce le prendiamo le bastonate nella vita. Non c’è che dire. E arrivano. Te le aspetti, speri di sbagliare, eppure arrivano. Specie quelle che avevi preventivato. Non ho ancora capito se è una profezia che si auto avvera o se è davvero intuito. Ma ce le sentiamo. E arrivano.

Il cuore batte ad un ritmo infernale, ma fuori non puoi darlo a vedere. E allora come fai? Cerchi di far finta di nulla. Cerchi di concentrarti in quello che ti stanno dicendo anche se non è facile. È una continua battaglia tra il cervello e il cuore. il cervello continua a ripetere all’impazzata ciò che hai appena sentito, come un tic che batte batte batte batte batte e non riesci a prendere sonno. Il cuore batte, anche lui, ma ad un ritmo ancora più veloce del cervello. Un cortocircuito emozionale che cerchi di trattenere ad ogni costo.

Ti metti una mano sul cuore, l’altra la presti alla bocca per sgranocchiare nervosamente le unghie. E respiri, a ritmo irregolare, un respiro più profondo per evitare di morire e poi tanti piccoli colpetti che non ti danno pace.

 

Non vedi l’ora di essere solo. Ed è allora che accusi tutto il colpo della bastonata. Tutto insieme. Il cervello, il cuore, le unghie, il respiro… Tutto esplode all’unisono in un pianto che sembra non avere fine. Un singhiozzo, il volto che si ripiega su se stesso, le mani che non sanno bene cosa reggere. Se la testa, il volto, il bagnato, il battito.

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Eppure…quanto sono belle le lacrime? Quanto ci fanno sentire vivi? Quanto sciolgono via la tensione di un colpo, di una bastonata al centro dello sterno? Sono così belle le lacrime. Ci fanno sentire così presenti. Qui e ora. Quanto è bello il raffreddore che ci sorprende subito dopo aver pianto a dirotto?

E ci sorprende una strana quiete. Un momento di raccoglimento, di riflessione tutto nostro.

Quando ci lecchiamo le labbra secche, ci soffiamo il naso. Quando il cuore riprende il suo battito regolare. Quando il cervello cerca di ritrovare un po’ di silenzio.

È così bello il silenzio, poi. La consapevolezza di aver ricevuto una bastonata. Una bastonata che consente di andare avanti. Che ci fa chiudere gli occhi, respirare profondamente un’ultima volta, riaprirli e guardare il futuro con il cuore più leggero.

Lascia andare. È la chiave di tutto.

 

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