Bulimia nervosa o Binge Eating Disorder? Le differenze principali, i sintomi, i meccanismi di compensazione e i trattamenti per curare questi disturbi alimentari.
INDICE:
- Binge Eating, Anoressia e Bulimia: 3 milioni di casi in Italia
- Bulimia: cos’è e come si sviluppa
- Binge Eating Disorder: differenze con la Bulimia
- Bulimia e depressione
- Binge Eating e Bulimia: conseguenze a lungo termine
- Bulimia + Diabete: Diabulimia, un nuovo disturbo alimentare
- Alimentazione incontrollata e Bulimia: come uscirne
- La storia di Alexandra Soldatova
Binge Eating, Anoressia e Bulimia: 3 milioni di casi in Italia
Sebbene esistano più somiglianze tra i segni e i sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata e della bulimia nervosa, ci sono differenze distinte che separano questi due comuni disturbi alimentari. Ed è bene conoscerli per una corretta diagnosi e trattamento del comportamento alimentare deviante.
La differenza più evidente tra Binge Eating e bulimia è che le persone con diagnosi di disturbo da alimentazione incontrollata non si costringono a vomitare (eliminare) il cibo che hanno appena mangiato. In alternativa, le persone che soffrono di bulimia nervosa mangeranno e svuoteranno immediatamente il contenuto dello stomaco, poiché considerano tale metodo un meccanismo di compensazione efficace.
Secondo recenti statistiche del Ministero della Salute, nel nostro Paese sono circa 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, con circa 1,8 milioni con il Binge Eating Disorder. Vediamo insieme quali sono le principali differenze tra Alimentazione incontrollata e Bulimia, e anche come uscirne.
Bulimia: cos’è e come si sviluppa
Una malattia potenzialmente pericolosa per la vita e caratterizzata da continui episodi di abbuffata seguiti dal vomito autoindotto. In molti casi, infatti, le persone con bulimia nervosa possono indurre comportamenti dannosi compensativi per prevenire l’aumento di peso. Questi comportamenti includono – ma non sono limitati ad essi – all’esercizio fisico per ore al giorno, all’abuso di diuretici e lassativi e all’abuso di stimolanti per aumentare il metabolismo e l’energia. Tutto questo oltre al vomito ovviamente, la caratteristica peculiare per diagnosticare il soffrire di bulimia (o bulimia nervosa).
Un’altra caratteristica di chi soffre di bulimia, molto simile alle persone che hanno l’anoressia, è la visione distorta del corpo. Sebbene possano essere gravemente sottopeso, gli individui con bulimia nervosa si vedranno spesso sovrappeso e grassi, proprio perché ciò che vedono allo specchio ai loro occhi appare completamente diverso dalla realtà.
Le persone con bulimia nervosa possono andare in bagno immediatamente dopo i pasti (per vomitare), bere grandi quantità di bevande non caloriche (Diet Coke, acqua) ed evitare di mangiare in pubblico. Indossare abiti larghi e coprenti (anche in estate), inoltre, può essere un comportamento comune che le persone con bulimia nervosa hanno per nascondere la perdita di peso.
Tra i segni sul corpo, conseguenza del vomito autoindotto che si verifica più volte al giorno, abbiamo il gonfiore della mascella o della guancia, calli alle nocche dal tentativo di portarsi a vomitare, i denti macchiati, l’aspetto gonfio e l’insorgere di malattie a causa del ridotto funzionamento del sistema immunitario.


Binge Eating Disorder: differenze con la Bulimia
Molti di noi hanno mangiato troppo e se ne sono pentiti in seguito almeno una volta. Tuttavia, le persone con disturbo da alimentazione incontrollata (chiamato anche BED) – tra le quali ci sono anche io – non possono smettere di mangiare ripetutamente, anche se in seguito si sentono infelici e si vergognano per averlo fatto.
Anche se è chiamato “bulimia senza vomito”, il Binge Eating è essenzialmente diverso per una serie di motivi:
- mangiare rapidamente e senza essere consapevoli di quanto o cosa hai mangiato;
- mangiare grandi quantità di cibo quando non si ha fame;
- soccombere alla abbuffata da solo, perché sei imbarazzato nel permettere agli altri di vederti mangiare con così tanta foga;
- sentirsi estremamente depressi, colpevoli e anche dissociati dalla realtà dopo un episodio di abbuffata.
L’American Psychiatric Association afferma che le persone con il Binge Eating si impegnino in episodi di abbuffate almeno una volta alla settimana per tre mesi consecutivi. Possono essere obese o in sovrappeso: non possedendo dei meccanismi per “arginare” l’assunzione di troppe calorie, infatti, il rischio corso dai ripetuti attacchi di fame nervosa di comfort food è proprio il prendere peso. A differenza delle persone con bulimia nervosa, inoltre, quelle con disturbo da alimentazione incontrollata potrebbero non essere ossessionate dal loro peso, ma possono vergognarsi molto del loro aspetto.
Bulimia e depressione
La bulimia nervosa inizia comunemente nell’adolescenza o nella giovane età adulta ed è caratterizzata da episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata e comportamenti compensatori, come abbiamo visto indicati come “vomito autoindotto”. Secondo studi clinici, quasi la metà dei pazienti affetti da bulimia nervosa ha anche un disturbo dell’umore coesistente, spesso la depressione.
Gli individui con bulimia nervosa mostrano una maggiore frequenza di entrambi i sintomi della depressone: bassa autostima e disturbi dell’umore. Per molti pazienti, il disturbo dell’umore inizia contemporaneamente o dopo il disturbo alimentare, mentre per alcuni è vero il contrario.
Data la relazione sovrapposta tra bulimia nervosa e disturbi depressivi, comunque, molto spesso si lavora per cercare di capire entrambe le problematiche e trovare un trattamento globale efficace.
Binge Eating e Bulimia: conseguenze a lungo termine
Sebbene i rischi per la salute di Binge Eating e Bulimia nervosa differiscano leggermente, chiunque abbia uno di questi disturbi alimentari è ad alto rischio di soffrire di complicazioni mediche che potrebbero richiedere un lungo ricovero in ospedale. Alcune complicazioni mediche potrebbero causare problemi cronici che richiedono un trattamento permanente.
Molte persone con disturbo da alimentazione incontrollata possono essere in sovrappeso perché non si costringono a vomitare e non si sottopongono ad estenuanti sedute in palestra per mantenere il peso libero. L’obesità che ne consegue, infatti, è nota per contribuire al diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiache, colesterolo alto, alcuni tipi di cancro, degenerazione articolare, malattia della colecisti e infertilità.
In alternativa, le persone con bulimia nervosa o anche le persone guarite che affrontano la vita post bulimia, hanno spesso problemi medici che emergono dalla malnutrizione, dal vomito ripetitivo e da un sistema immunitario compromesso.


Le conseguenze fisiche della Bulimia
- Reflusso acido
- Stipsi
- Vertigini/ svenimento
- Aritmia cardiaca
- Debolezza muscolare
- Sensazione di freddo estremo anche nella stagione calda
- Carie dentaria, gengivite
- Unghie fragili
- Pelle secca e che si desquama
- Diradamento dei capelli/ macchie e calvizie
- Irsutezza (crescita anomala dei peli sul corpo causata da malnutrizione ed estrema perdita di peso)
- Ferite che si rimarginano con lentezza
I problemi di salute mentale che colpiscono le persone con bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata sono simili e coinvolgono grave depressione, attacchi di panico, comportamenti autolesionistici, abuso di sostanze e mancanza di controllo degli impulsi (taccheggio, gioco d’azzardo, promiscuità sessuale, shopping compulsivo, pulizia compulsiva).
Bulimia + Diabete: diabulimia, un nuovo disturbo alimentare
Le persone con diabete di tipo I e bulimia nervosa possono anche essere diagnosticate con diabulimia nervosa, un nuovo disturbo alimentare relativamente recente, nonché un tipo di bulimia nervosa nuovo in cui chi lotta limita deliberatamente il dosaggio di insulina per perdere peso.
A volte chiamato disturbo del diabete mellito di tipo I, la diabulimia nervosa si sviluppa perché una persona affetta da bulimia nervosa e diabete di tipo I pensa che l’insulina possa farla ingrassare. Le persone affette da diabulimia possono anche limitare l’assunzione di determinati alimenti per ridurre il dosaggio di insulina e ritirarsi dalla famiglia e dagli amici per evitare di confrontarsi con la negligenza nel suo auto-trattamento.


Alimentazione incontrollata e Bulimia: come uscirne
Esiste una cura per la Bulimia e per il Binge Eating?
Un piano di trattamento per abbuffate o bulimia nervosa comprende contemporaneamente psicoterapie e regimi terapeutici che coinvolgano terapisti, psichiatri e nutrizionisti specializzati nel trattamento di tutti i disturbi alimentari. Come si può ben capire, infatti, sono talmente tanti gli approcci che questi disturbi richiamano che sarebbe impensabile affidarsi ad uno solo di essi.
La terapia cognitivo-comportamentale e la psicoterapia comportamentale dialettica sono due delle terapie che si sono dimostrate più efficaci nell’aiutare le persone a comprendere e controllare la loro bulimia nervosa o il Binge Eating, anche se non sono certo le uniche.
Restando nel range di tali terapie classiche, comunque, entrambe insegnano le abilità che coinvolgono la regolazione delle emozioni e la capacità dei pazienti di fermare l’escalation di pensieri e sentimenti negativi nei confronti di loro stessi e del cibo.
Le persone in terapia, dunque, imparano anche come non dormire a sufficienza, mangiare troppo, vomitare ripetutamente e abusare di droghe possa influire sulla loro salute fisica e mentale a breve ma soprattutto a lungo termine.
Le terapie specifiche che supportano la regolazione delle emozioni, inoltre, devono includere necessariamente:
- identificazione di pensieri ed emozioni negativi e positivi;
- individuazione di fattori scatenanti e ostacoli che impediscono l’arresto e il cambiamento di emozioni e pensieri negativi nei confronti di se stessi e il cibo;
- migliorare la capacità di concentrarsi sulla percezione oggettiva della realtà mentre si riconoscono e si respingono i pensieri distorti;
- aumentare la consapevolezza delle emozioni spontanee.


La storia di Alexandra Soldatova
«A chiunque stia soffrendo di bulimia voglio dire che la fase più difficile è riconoscere il problema. Questa è una malattia spaventosa. Quando l’ho detto alla mia allenatrice ho parlato con lei per tre o quattro ore. Le sono grata così come a Irina Alexandrovna (presidente della federazione russa di ginnastica ritmica, ndr), che mi hanno sostenuta» (dal Corriere).
A parlare è la ginnasta russa Alexandra Soldatova, star della ginnastica ritmica già vincitrice della medaglia d’oro per 4 volte, che ha confessato di doversi ritirare momentaneamente dalle competizioni pubbliche per combattere una battaglia ben più difficile: la sua lotta personale contro la bulimia.
La Soldatova racconta le difficoltà di conciliare il suo disturbo alimentare con la ginnastica ad altissimi livelli, arrivando però alla conclusione che la fragilità del suo corpo non fosse più tollerabile, scegliendo per la prima volta la salute a scapito dello sport. Oltre all’impossibilità di essere all’altezza, infatti, la Soldatova rivendica il suo desiderio di guarire da un disturbo difficile che l’ha portata sull’orlo della morte e al ricovero ospedaliero per ben due volte.
Icona di bellezza, regina del web e ora anche ambasciatrice della lotta di tutti noi contro i disturbi alimentari.
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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