La Bulimia maschile è un disturbo alimentare in crescita: vediamo le differenze con le donne e la presenza di altri DCA maschili.


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La bulimia colpisce solo le donne?  

La bulimia nervosa è un disturbo alimentare e una malattia psicologica in cui c’è un consumo elevato di cibo in un breve lasso di tempo, a cui segue l’eliminazione tramite vomito autoindotto, uso di lassativi e/o diuretivi, esercizio fisico compensatorio, dieta restrittiva. 

Secondo le ricerche, negli Stati Uniti 4,7 milioni di donne soffrono di bulimia, contro 1,5 milioni di uomini. Negli adolescenti il dato è triplicato: si è passati dal 15% al 45% negli ultimi 25 anni. 

Dunque, la bulimia maschile è in aumento. E le cause vanno ricercate nell’insoddisfazione per il corpo maschile e nei problemi di immagine corporea. La bulimia maschile, però, non riguarda solo il corpo: molto spesso è la conseguenza di forti traumi, depressione, ansia, stress.

C’è una grossa incidenza di bulimici nello sport maschile, con il 70% di atleti che segue diete restrittive e ha un comportamento disordinato con il cibo, con l’obiettivo di controllare il peso in modo rigoroso per avere maggiori performance fisiche.


La differenza con la bulimia femminile

I dati e alcune ricerche ci dicono che la maggior parte di soggetti bulimici sono donne, mentre gli uomini hanno una maggiore probabilità di soffrire di binge eating.

Le motivazioni alla base che portano i maschi a sviluppare un DCA sono legate all’immagine corporea, agli effetti dei media, alle aspettative sociali. 

Nei maschi l’attenzione alla dieta persegue la muscolarità e c’è una straordinaria attenzione alla dieta, ai cibi ad alto contenuto di proteine e ipocalorici. La meticolosa attenzione ai macronutrienti con l’eliminazione nella routine alimentare dei cibi ricchi di grassi e ipercalorici è, inoltre, una costante sia nel mondo maschile che in quello femminile.

Negli uomini, in aggiunta, per potenziare la muscolatura c’è molto spesso un abuso di stimolanti come la caffeina e l’efedra, e di steroidi anabolizzanti.

Gli uomini, rispetto alle donne, si allenano infine in modo compulsivo per migliorare le prestazioni atletiche e per mettere su massa muscolare; le donne invece s’impegnano a perdere peso con il fine di un corpo magro e attraente.

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Attenzione: un allenamento compulsivo e un’attenzione maniacale al conteggio delle calorie può portare allo sviluppo dell’ortoressia nervosa o alle abbuffate compulsive.


Solo Anoressia e bulimia maschile? Disturbi alimentari maschili 

C’è un trend di crescita dei disturbi alimentari maschili negli adulti, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 45 e i 59 anni in cui sono martellanti i messaggi che inneggiano alla perfezione fisica e muscolare e creano meccanismi di dispercezione corporea, bassa autostima, isolamento e problemi nelle relazioni.

I disturbi alimentari maschili sono molto spesso non diagnosticati a causa del pregiudizio sociale per cui solo le donne hanno problemi con il corpo e la sua percezione. È questo il caso soprattutto della bulimia i cui sintomi sono facilmente camuffabili dal normo peso.

Un altro disturbo alimentare frequente nei maschi è la bigoressia o “anoressia inversa”, ovvero la percezione di vedersi troppo magri o troppo poco muscolosi, accompagnata spesso da un importante disturbo dell’immagine corporea.

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Bulimia maschile: una testimonianza

Tra le testimonianze della bulimia maschile, la rivista Marie Claire ha riportato la storia di un ragazzo bolognese di 33 anni che da anni lotta con anoressia e bulimia, alternando i due disturbi alimentari.

“La giostra dei disturbi alimentari era fatta di restrizioni alimentari, di straordinarie abbuffate, di vuoti infiniti da riempire con cibi trovati per casa, biscotti comprati cercando denaro ovunque, resti di resti ottenuti raccogliendo, di nascosto, i cibi lasciati dagli altri”

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Un estratto dall’articolo di Marie Claire

Il senso di colpa e il vuoto che da giovanissimo l’hanno portato a rinchiudersi più volte in bagno per vomitare, nascondendo il disagio agli altri e mentendo a sé stesso con la convinzione che i problemi alimentari siano una questione da femmine. 

Molto simile la storia di un giovane americano che per anni si è sentito in un corpo sbagliato, percependosi grasso dall’età di 7 anni, alternando periodi di abbuffata al vomito, passando dal binge eating alla bulimia nervosa.

Sei un uomo o un ragazzo e pensi di soffrire di bulimia nervosa? 

Non vergognarti di chiedere aiuto: scopri come posso aiutarti!

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