Diventata celebre in Italia dopo che Rosario Fiorello ha ammesso di seguirla. Tutto ciò che devi sapere sulla dieta dinner cancelling, la dieta che “cancella la cena”.
INDICE:
- Cos’è la dieta dinner cancelling
- Dieta dinner cancelling: lo schema quotidiano
- Dinner Cancelling: le esperienze e i benefici
- L’alternativa: il digiuno intermittente
- Dieta dinner cancelling: va bene per i disturbi alimentari?
- A letto senza cena: una dieta per perdere peso?
Cos’è la dieta dinner cancelling
La dieta “dinner cancelling” – letteralmente la dieta che “cancella la cena” – è tornata alla ribalta da quando lo showman Rosario Fiorello ne ha parlato in televisione. Fiorello, infatti, ha ammesso di aver seguito questo regime alimentare per un po’ di tempo, fattore che gli ha consentito non solo di perdere peso ma anche di ritrovare forza e forma corporea alla soglia dei 60 anni. E da qui, inutile ricordarlo, è stata un’esplosione di articoli e servizi tv sulla efficacia di questa dieta, chiamata da qualcuno anche “dieta di Fiorello”.
In realtà, tale dieta nasce dagli studi del nutrizionista tedesco e personal trainer Dieter Grabbe, un nome che di per sé è già un programma, dato che “dieter” in inglese significa proprio “colui che sta a dieta”!
Grabbe, comunque, per primo ne ha parlato come un metodo efficace per perdere o mantenere il peso in maniera sana, senza affaticare il corpo, e raggiungendo molteplici benefici mentali e fisici. Scopriamo insieme in che cosa consiste la dieta dinner cancelling.
Dieta dinner cancelling: lo schema quotidiano
Come dicevano i genitori ai bambini pestiferi… “a letto senza cena”. E sta tutta qui, del resto, l’essenza di questo regime alimentare: saltare letteralmente la cena seguendo il famoso schema del digiuno intermittente 16-8.
Secondo questo sistema, il numero 16 sta per le ore di digiuno spese senza consumare pasti e alimentandosi solo con liquidi (vanno bene the, caffè e tisane), mentre 8 rappresenta il range di ore nel quale è consentito mangiare ciò che si vuole, pur sempre evitando scompensi calorici e abbuffate.
La “dieta senza cena”, dunque, si compone di 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione normale, che non può protrarsi oltre le ore 17. Da questo momento in poi, in pratica, parte il digiuno di 16 ore consecutive, saltando appunto la cena e tornando a mangiare alle ore 9 del mattino dopo. È consigliabile, secondo Grabbe, fare un piccolo spuntino energetico e proteico prima delle 17, in maniera tale da non arrivare troppo affamati al momento di coricarsi.
Ecco lo schema quotidiano del dinner cancelling:


Dinner Cancelling: le esperienze e i benefici
Quali sarebbero, viene da chiedere, i benefici della dieta “senza cena”, in base anche alle esperienze di chi l’ha provata?
Spulciando un po’ online e leggendo anche le interviste allo stesso Fiorello, in effetti, questa dieta sembra davvero provvidenziale, e sia il corpo che la mente ne sarebbero affettati.
Ecco tutti i benefici della dieta cancelling.
Rinnovamento cellulare
Secondo il processo “heat shock”, avverrebbe una rigenerazione cellulare delle molecole che faccia sì che le strutture proteiche del corpo abbiano la forma corretta e lavorino dentro l’organismo nella maniera ottimale. Il digiuno, inoltre, farebbe aumentare proprio le molecole “heat shock”, consentendo ai muscoli e agli organi interni di restare in forma e più giovani a lungo.
Parlando in maniera ancora più chiara, nel processo detox che si genera per molte ore di digiuno vengono eliminati i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, come affermano gli studi di Roy Walford sulla longevità tramite riduzione calorica, presi ad esempio proprio da Grabbe.
Eliminare le tossine
Attraverso digiuni prolungati, non è un segreto che il corpo sia capace di eliminare le tossine in eccesso e i radicali liberi, specie quando si beve molta acqua (quasi un obbligo durante il digiuno bere almeno 2,5 l di acqua al giorno).
Dal momento che non viene ingerito nuovo cibo per tot. ore, organi quali il fegato, l’intestino e i reni si purificano, si affaticano meno e espellono le tossine, tanto che Grabbe nel suo libro chiama la dieta dinner cancelling una “vacanza per gli organi”.


Mantenere o perdere peso
Nonostante la dieta dinner cancelling prometta di lavorare per il bene dell’organismo anche se la si pratica per una volta a settimana, farlo almeno 2-3 volte consente alle persone che vogliono mantenere o perdere il proprio peso corporeo di farlo nella maniera più sana possibile.
Dato che si spendono tante ore di digiuno a dormire, infatti, lo spazio di tempo per nutrirsi e mangiare è di “appena” 8 ore, fattore che contribuisce proprio a ridurre la finestra di spazio per il cibo. Per riuscire a perdere peso in modo duraturo, inoltre, si dovrebbe aggiungere al digiuno serale anche una alimentazione sana con minore apporto di grassi.
Seguendo lo schema basilare della sana nutrizione secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, comunque, l’apporto dei nutrienti dovrebbe essere sempre così distribuito: 55-75 % carboidrati, 10-15 % proteine e 15-30 % grassi.
L’alternativa: il digiuno intermittente
Chi mi segue sa che ho parlato spesso di digiuno intermittente, e che io stessa lo pratico quotidianamente, specie nella mia lotta contro i disturbi alimentari.
Quello che applico a me stessa e al mio corpo, tuttavia, è il processo inverso al dinner cancelling. Detto anche digiuno intermittente “breakfast cancelling”, infatti, questo stile alimentare si basa sempre su un regime orario 16/8 – con 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione regolare – ma saltando la colazione. In pratica, secondo il mio schema di digiuno, la mia finestra alimentare è dalle 12 alle 20 o dalle 13 alle 21, con la conseguenza del praticare il digiuno dalle 21 alle 12 del dì successivo.
Dinner vs. breakfast cancelling?
Dinner o Breakfast cancelling, dunque? Dipende da cosa ci dice il nostro corpo.
Provando entrambe le diete, infatti, ho capito che il mio corpo non sopporta il non poter cenare, mentre si trova maggiormente a suo agio nel saltare la colazione e arrivare dritti al pranzo. Poiché lavoro da casa come freelance, infatti, posso gestire meglio le ore della mattina con l’allenamento e le faccende domestiche, arrivando al pranzo a digiuno e bevendo molti liquidi senza sofferenza rispetto al saltare completamente la cena.
Ma ciò non significa che anche lo schema di Grabbe non funzioni, anzi. È sempre più confermato dalle ricerche di Rafael De Cabo, Mark Mattson e la Fondazione Umberto Veronesi che il digiuno sia un toccasana per l’organismo, con benefici diffusi e importanti sia per il corpo che per la mente.
Vuoi provare anche tu? Ecco due suggerimenti per iniziare (trovi i link in basso)!




Eccoti il libro di Dieter Grabbe “Dinner-Cancelling (Niente cena!)
Eccoti il libro di Umberto Veronesi “La dieta del Digiuno”
Dieta dinner cancelling: va bene per i disturbi alimentari?
Come faccio sempre per ogni articolo che parla di dieta, voglio soffermarmi un attimo ad analizzare le conseguenze del digiuno per chi soffre di disturbi alimentari. È buono iniziare la dieta dinner cancelling se si soffre di abbuffate compulsive? La risposta è: Ni.
No, se sei all’inizio
Ormai l’ho ripetuto fino allo sfinimento: la dieta ipocalorica e restrittiva può causare molto probabilmente episodi di abbuffate. Nella fase acuta della malattia, quella nella quale il binge eating si ripete anche 3-4 volte a settimana, perseguire il digiuno non fa altro che peggiorare le cose.
Il cibo è ancora una fonte di conforto, un nemico che causa sconvolgimenti emotivi dentro noi stessi e sensi di colpa lancinanti. E un sistema che comporti tante ore di “disciplina” in una tale fase amplifica la sensazione di errore, di vergogna e, infine, di non potercela fare. Il cibo non può ancora diventare una “sana” rinuncia, specie se non è inserito in uno stile di vita salutare che comporti anche un minimo sacrificio in cucina.
Sì, ma con consapevolezza
Come ho già sottolineato in precedenza, se eseguita correttamente la dieta dinner cancelling riduce sia le ore di alimentazione solida sia la possibilità di introdurre un elevato apporto calorico durante la giornata. Mangiando in meno tempo, in pratica, si consegna al proprio corpo le chiavi per la leggerezza, ma sempre che venga seguita con consapevolezza.
Ecco perché è consigliabile procedere con una dieta che preveda un digiuno intermittente 16/8 solo quando si conosce bene il proprio disturbo alimentare e si impara a gestirlo.
Nel mio caso, infatti, sono passata al digiuno intermittente quotidiano solo dopo tanti anni di studio, tentativi nutrizionali, diete fallimentari e ricadute e, in aggiunta, solo quando ho imparato a controllare da sola le abbuffare compulsive. Ecco perché, prima di prendere una decisone simile, consiglio sempre di rivolgersi ad un medico nutrizionista esperto.
A letto senza cena: una dieta per perdere peso?
L’ultima domanda rimasta senza risposta è la più frequente. “Posso dimagrire con la dieta dinner cancelling?” E la risposta è quella che si può dare per tutte le diete: dipende.
Se viene usata solo per perdere peso, con un “digiuno fai-da-te” senza criterio, perché convinti che il digiuno in sé sia sufficiente, è chiaro che il “paradiso” può durare poco. Nelle prime fasi del digiuno, del resto, si riscontano irritabilità e fame così aggressive, che possono provocare il “gettare la spugna” in toto e il rifugiarsi nel cibo – o peggio ancora in un episodio di abbuffata. Una volta ripresa l’alimentazione solita, inoltre, è molto facile riprendere i chili persi, anche con gli interessi.
Se viene usata, al contrario, come metodo per impostare uno stile di vita sano, controllato, ma anche semplice e che duri nel tempo, la dieta dinner cancelling può regalare al corpo una routine nuova ed efficace per mantenere il peso, sentirsi in forma e leggeri e, cosa non di poco conto, anche più giovani ed energici.
In ogni caso, comunque, come ricorda la Fondazione Umberto Veronesi, il digiuno non è adatto a tutti: “non è raccomandabile, per esempio, ai bambini, ai ragazzi in fase in crescita, alle donne in gravidanza, agli anziani e alle persone alle prese con una malattia cronica. E va in ogni caso seguito per un periodo limitato di tempo”.
Regalare al corpo un periodo di “vacanza” – tanto per citare di nuovo Grabbe – in definitiva, può rivelarsi una scelta efficace per il benessere nel lungo periodo, a patto che si usi testa 24 ore su 24 e non a intermittenza!
Se soffri di ABBUFFATE continue, scopri insieme a me COSA TI STA BLOCCANDO DAL RISOLVERE LA TUA SITUAZIONE.


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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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