La gravidanza è un momento speciale per la donna in cui si mescolano aspettative, attese, paure, ansie. Il corpo cambia e si trasforma… e se non si riesce ad accettarlo? Ecco una nuova ossessione tra le future mamme: dimagrire in gravidanza e tornare in forma dopo il parto. A tempo di record.


INDICE:

  1. Pancione: stato di grazia?
  2. Si può perdere peso in gravidanza?
  3. Il circo dei commenti
  4. Nuovo diktat: subito in forma dopo il parto
  5. La “ribellione” dei vip
  6. Ogni corpo è diverso (e sacro)

Pancione: stato di grazia?

Quando pensiamo ad una futura mamma ci immaginiamo una donna che vive l’attesa del parto con gioia, speranza, un pizzico di timore e la paura di non essere all’altezza.

Molto spesso, però, a questi timori leciti si aggiunge l’ossessione per il corpo che inesorabilmente si trasforma in una nuova ossessione collettiva: dimagrire in gravidanza come nuove parametro di perfezione.

Del resto, accettare il cambiamento del proprio corpo non è quasi mai semplice e, di conseguenza, per molte future mamme può trasformarsi in terrore e ansia eccessivi, o in un vero e proprio disordine alimentare.


Si può perdere peso in gravidanza?

Il mito secondo cui in gravidanza bisognerebbe mangiare per due è ormai ampiamente sfatato: la presenza del feto, infatti, non comporta un aumento eccessivo di calorie (solo una cinquantina al giorno nel primo semestre, fino a circa trecento in più alla fine della gravidanza. Ecco le linee guida del Ministero della Salute).

Tuttavia, vedere il proprio corpo che cambia, si trasforma, aggiunge rotondità, si ammorbidisce, per molte è causa di una situazione ansiosa che va analizzata e affrontata per tempo.

Parola d’ordine: non ingrassare

L’ansia che porta al disturbo alimentare in gravidanza riguarda se stessi ed il proprio vissuto corporeo: il mio corpo si trasforma! Non piaccio più come donna, potrò continuare a piacere? Queste domande alimentano la paura d’ingrassare.


Il circo dei commenti

Ad aumentare questa sensazione di malessere e inadeguatezza, inoltre, si aggiungono i consigli non richiesti e le affermazioni fatte con poco tatto del tipo: “Ma è 1 o sono 2?”, “Stai attenta a non ingrassare troppo che poi non te li togli più quei chili” e tanto e tanto altro.

Il cibo, di conseguenza, diventa un nemico e si comincia a “tagliare” in modo arbitrario quegli alimenti considerati dannosi nell’opinione comune: zuccheri, carboidrati, fritti e grassi. In una spirale di ansia continua e molto pericolosa sia per la mamma che per il bambino in arrivo.

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Nuovo diktat: subito in forma dopo il parto

In questo caso, comunque, non stiamo parlando della normale paura di ogni donna di vedere il proprio corpo cambiato ed i kg aumentare inesorabilmente sulla bilancia quando si è in gravidanza, ma della risposta emotivamente disordinata che segue alla pressione sociale che chiede alle donne di rimanere il più possibile snelle in tale fase, o addirittura di dimagrire in gravidanza, per poi tornare immediatamente in forma fin dai giorni successivi al parto.

La rete, come al solito, pullula di consigli e rimedi fast per dimagrire velocemente e in breve tempo con pillole miracolose, diete detox e intrugli vari: vecchie e care promesse/illusioni da cui è meglio stare alla larga. Specie se si aspetta.


La “ribellione” dei vip

Tra le neomamme famose troppo spesso c’è una corsa a ritornare in forma a tutti i costi: pare proprio che sia un DOVERE tornare alla forma perfetta, oppure apparire senza difetti anche dopo un evento del genere, per non deludere il pubblico (o non essere da meno delle colleghe neo mamme “impeccabili”).

Questo messaggio implicito nella celebrazione del corpo perfetto dopo il parto, però, oltre che un momento di auto-celebrazione rischia di diventare molto pericoloso per le donne comuni, che non riescono a sentirsi all’altezza delle aspettative sociali e non accettano quel corpo trasformato, quelle smagliature in più, vivendoli come un fallimento personale.

Le parole di Flora Canto

Per fortuna, ci sono mamme famose che comunicano una normalità dei corpi, che preferiscono non dimostrare nulla ma che, anzi, stabiliscono una scala delle priorità in cui in cima c’è l’accettazione di un corpo nuovo e la felicità per quello che è riuscito a fare: dare la vita. 

Tra i personaggi noti, un esempio recente e virtuoso è quello di Flora Canto, che ha mostrato fiera in alcuni scatti la sua nuova figura post-parto

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“Ce l’abbiamo tutte”, sottolinea in un post sui social accompagnato da alcune foto in cui mostra senza alcuna preoccupazione ai fan la sua pancia. Le sue forme sono ancora morbide e la showgirl 38enne – che lo scorso 20 luglio ha partorito il suo secondogenito Niccolò, avuto dal compagno Enrico Brignano – chiarisce che è normale sia così. 

“Sappiate che ognuna di noi ha il suo personale tempo di recupero…prendetevelo! Solo il vostro corpo vi dirà cosa fare e quando farlo! Nessuna fretta… siete stanche e vulnerabili! Non siamo Wonder Woman, siamo umane e pertanto il post parto per ognuna di noi è soggettivo, doloroso e non sempre facile, si può dire senza vergogna”. 

“Su Instagram siamo tutte belle e perfette ma ricordate che la pancetta ce l’abbiamo tutte, la stanchezza, il sonno, per alcune anche un po’ di depressione per lo sconvolgimento del nostro equilibrio! Tutto lecito e sacrosanto… Quindi mi raccomando non fatevi prendere dall’ansia e dalla fretta, ascoltate voi stesse ed il resto verrà da solo… piano piano. Buona maternità a tutte”.

Ben detto Flora!

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Ogni corpo è diverso (e sacro)

Ogni mamma è un corpo e un metabolismo a sé. Quanti kg una mamma ha preso durante la gravidanza non devono essere un parametro per valutare quanto sia stata brava o meno. Tantomeno la rincorsa a ritornare “al corpo di prima” della gravidanza.

Quello che veramente conta quando si aspetta, in definitiva, è che la mamma si alimenti correttamente per quantità e qualità, viva uno stato di serenità mentale (dove dimagrire in gravidanza non è contemplato), e che riceva  tutta l’assistenza medica e psicologica di cui ha bisogno per dare la vita. 

Tutto il resto, come al solito, fa parte delle solite aspettative del circo mediatico. Che, francamente, non solo fa male a chi soffre di disturbi alimentari o di pregoressia (il disturbo alimentare delle mamme), ma anche a tutto il resto del mondo! 

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