Il collegamento tra disturbi alimentari e psicologia è strettissimo e indissolubile. Scopriamo insieme nell’articolo le cause psicologiche dei disturbi alimentari.
INDICE:
- Disturbi alimentari e Psicologia
- Le cause psicologiche dei DCA
- La figura dello psicologo alimentare
- I trattamenti psicologici per i DCA
- L’aiuto del Coach per i Disturbi Alimentari
Disturbi alimentari e Psicologia
Nell’avanzamento della ricerca, i disturbi alimentari sono stati recentemente inseriti nel Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali: una presa di posizione che ci fa capire quanto DCA e psicologia siano strettamente collegati tra loro.
I disturbi alimentari, del resto, nascono da una multi fattorialità di eventi scatenanti quali:
- fattori predisponenti, quelli riconducibili alla genetica, alla psicologia, all’ambiente che ci circonda e ai messaggi socioculturali;
- fattori precipitanti, che possono consistere in diete restrittive e difficoltà psicologiche personali in un dato momento;
- fattori di mantenimento, ovvero la sindrome da digiuno e il rinforzo positivo – inconscio – dell’ambiente circa i comportamenti alimentari disordinati (specie nei commenti “positivi” degli altri circa il nostro aspetto).
Come si nota da tutti questi fattori, quindi, i meccanismi psicologici sono uno dei punti cardine sui quali si sviluppano e prendono forma problematiche alimentari tra le più disparate.
Le cause psicologiche dei DCA
Le cause psicologiche dei disturbi alimentari possono essere diverse e alcune volte si scatenano in presenza di eventi traumatici che vengono male elaborati dalla persona. Tra le più frequenti possiamo trovare:
- problemi di autostima dovuti al pressing della società verso il corpo e la standardizzazione che gli viene imposta;
- dinamiche familiari e pressioni provenienti da rapporti in cui la persona veniva derisa o additata per il suo aspetto fisico;
- traumi legati all’abbandono, quali la perdita di persone care, lutti gravi e distacchi emotivi inaspettati;
- eventi e passaggi della vita significativi e segnanti come un divorzio, il passaggio all’età adulta, la menopausa, l’arrivo di un figlio;
- traumi in generale, come violenze o catastrofi;
- la dispercezione del proprio corpo, ovvero la convinzione di avere un corpo molto diverso da quello che si ha realmente.
Tali situazioni, abbinate ad una mente che vive il rapporto con il cibo in maniera difficoltosa, innescano dei meccanismi psicologici per i quali viene utilizzato il cibo quale mezzo di compensazione delle emozioni.


La figura dello psicologo alimentare
Lo psicologo alimentare è una figura professionale specializzata nel trattamento di patologie e difficoltà alimentari.
Essendo i disturbi alimentari molto profondi e strettamente legati all psicologia, dunque, spesso la persona può trarre enorme giovamento se guidata da persone esperte. Tali professionisti, ad esempio, devono poter capire che, oltre a dieta ed alimentazione, esistono nella persona dinamiche psicologiche che possono modificare l’intera vita della stessa.
Ecco perché uno psicologo alimentare lavorerà su diversi aspetti quali comprensione delle emozioni, problematiche irrisolte, ferite del passato o emozioni represse, che vengono in maniera erronea riversati sull’alimentazione.
La psicologia alimentare è un metodo per capire le cause psicologiche dei disturbi alimentari che può essere complementare ad altri trattamenti o percorsi radicati nella vita quotidiana di chi ne soffre.
I trattamenti psicologici per i DCA
Oltre allo psicologo alimentare, esistono alcune terapie meno conosciute che sono diventata specifiche per la cura dei disturbi alimentari. Vediamo insieme quali sono e a cosa servono.
La TDC
La TDC, ovvero la stimolazione trans-cranica a corrente continua, è una terapia innovativa che, a dispetto del nome, non comporta stimolazione elettrica. È, al contrario, una tecnica utilizzata per la stimolazione del cervello e che aiuta chi soffre di anoressia nervosa a mutare la propria funzione cerebrale.
La procedura, quindi, vede l’applicazione di una piccola quantità di corrente elettrica sul cuoio capelluto per un breve tempo, con l’obiettivo di modificare l’attività elettrica all’interno delle aree predisposte alla gestione del rapporto fame-sazietà.
La Terapia Cognitivo-comportamentale
La TCC si è rivelata una tra le terapie psicologiche più efficaci per diversi tipi di problemi, tra i quali i disturbi alimentari.
È un tipo di terapia attiva che prevede anche dei “compiti a casa”, esercizi e modifiche dei pensieri e dei comportamenti che vengono effettuati al di fuori della seduta.
La sua funzionalità, dunque, è dovuta proprio all’approccio di modifica e di comprensione profonda degli stati d’animo e delle emozioni e della loro gestione nella normale vita quotidiana.
L’obiettivo finale della TCC, infine, è quello di aiutare le persone a capire quali sono i comportamenti e i pensieri che in una specifica situazione mantengono il disturbo e anche a modificare quelli negativi, compresi poi ii comportamenti che che fanno insorgere le reazioni alimentari compulsive alle sfide.
La EMDR
Tra le nuove terapie mediche la EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitization and reprocessing, è una trattamento che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata per trattare i disturbi legati ad esperienze traumatiche o forti stress.
Dopo i trattamenti, infatti, le persone percepiscono gli eventi scatenati il disturbo alimentare sì come esperienze traumatiche del passato ma già elaborate: tale approccio, di conseguenza, permette che gli eventi non influiscano più sulla vita quotidiana e non disturbino più le emozioni odierne della persona che soffre di DCA.
La Psicoterapia
Questa tecnica diffusa, invece, lavora tramite un percorso introspettivo su se stessi che porta a scoprire quali sono i blocchi emotivi o i pensieri interiorizzati che condizionano l’intera vita della persona.
Così facendo, affrontando e risolvendo tali blocchi, dunque, la psicoterapia offre un sostegno alla persona, per far sì che essa non sfoci più sul cibo, subendo la ricaduta nel disturbo alimentare.


L’aiuto del coach per i disturbi alimentari
Da coach alimentare, mi piace inserire tale disciplina relativamente nuova come uno dei principali supporti psicologici alla cura dei disordini alimentari. E questo per 3 principali ragioni.
1. Lavorare sui “perché”
Allo stesso modo di come lavora uno psicologo o psicoterapeuta, anche il coach agisce sui “blocchi” fisici ed emotivi della persona che vive i DCA costantemente.
Ecco perché bisogna agire prontamente sui “perché” che portano al comportamento alimentare disordinato, per arginarne i trigger ed eliminare la compulsività incontrollata.
2. Lavorare sui “come”
Una volta individuati i “perché” del disturbo alimentare, bisogna agire prontamente sui “come”. Cosa intendo? Così come si instaura il vivere il DCA come forma di “abitudine”, in pratica, altrettanto si può lavorare sulla sua sostituzione con altri meccanismi sani.
E qui entra in gioco il “come”, ovvero il sostituire il rapporto malato con il cibo con nuovi comportamenti salutari, strategie pratiche e stimolanti percepite dal corpo e dalla mente della persona come confortanti (meglio del cibo, in poche parole).
3. Lavorare sul “mantenimento”
Una volta eliminati i comportamenti disordinati con il cibo, non dobbiamo dimenticare il mantenimento di tale importante risultato. E questo può diventare da promessa a realtà solo imparando a lavorare simultaneamente su 3 aree della vita: mente, corpo e anima.
Accettando il corpo, imparando ad amarlo e ascoltarlo, allenando la mente a sostituire i pensieri tossici con l’atteggiamento resiliente e, infine, ascoltando i bisogni dell’anima per eliminare completamente delle parti risolte di noi, in definitiva, possiamo sul serio mantenere il nostro risultato e vivere felici e liberi dall’ossessione del cibo.
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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