Dal momento che i disturbi alimentari spesso sono solo la punta dell’iceberg di disagi ed emozioni molto profonde, va da sé che diventano “esposti” durante il periodo dell’adolescenza, ovvero un momento estremamente particolare e delicato nella vita di ogni individuo.
INDICE:
- Perché i DCA colpiscono gli adolescenti
- I campanelli d’allarme
- Disturbi alimentari in adolescenza: i principali
- I disturbi alimentari Nas tra i giovani
- Cosa causa i DCA negli adolescenti
- Quando chiedere aiuto
Perché i DCA colpiscono gli adolescenti
I disturbi alimentari sono delle patologie legate all’alimentazione che vedono l’attuazione di comportamenti alimentari scorretti ripetuti nel tempo. Si sviluppano per differenti fattori: in alcuni casi possono essere mirati al controllo del peso, altre volte sono legati alla mania del controllo e della salute, mentre altre come reazione all’eccessiva attenzione all’immagine corporea e all’accettazione di sé.
Il denominatore comune, però, è quello di vivere un’ansia nei riguardi del cibo, che a lungo andare può intaccare la salute fisica e psicologica di chi ne soffre.
Dal momento che i disturbi alimentari spesso sono solo la punta dell’iceberg di disagi ed emozioni molto profonde, va da sé che diventano “esposti” durante il periodo dell’adolescenza, ovvero un momento estremamente particolare e delicato nella vita di ogni individuo.
Il difficile passaggio identitario dell’adolescenza
Un periodo fatto di transizioni e cambiamenti, dove la voglia di indipendenza e il bisogno di accudimento sono in perenne e continua lotta: l’adolescenza è il momento il cui i giovani buttano le basi per gli adulti che saranno, specie a livello di accettazione di sé.
L’adolescenza, infatti, è anche il momento in cui si iniziano ad avere i primi rapporti affettivi complessi, in cui il bisogno di apparire come si vuole, o come gli altri vogliono che tu sia all’esterno, è estremamente marcato.
Tutte queste emozioni e questi sentimenti possono essere un peso estremamente gravoso dal quale l’adolescente non riesce a scrollarsi, trovando così terreno fertile per i disturbi alimentari (addirittura si parla di sviluppo delle problematiche legate al cibo anche in tenera età tra i bambini).


I campanelli d’allarme
Anche se ogni disturbo alimentare ha delle caratteristiche peculiari, ci sono dei comportamenti diffusi e trasversali che possono essere evidenziati quali allarme per sviluppare un DCA tra gli adolescenti:
- Preoccupazione eccessiva rivolta alla propria figura, all’aspetto fisico e al peso corporeo;
- Rapporto conflittuale con bilancia e specchio;
- Cambio di peso significativo;
- Isolamento sociale;
- Isolamento nel momento dei pasti;
- Sbalzi di umore considerevoli
- Cambi di abitudini, che spesso diventano compulsive
- Calo improvviso del rendimento scolastico e dell’attenzione
Disturbi alimentari in adolescenza: i principali
Nella fase adolescenziale si nota che i disturbi alimentari più comuni sono tre: anoressia nervosa, bulimia nervosa e binge eating.
Questi tre disturbi alimentari colpiscono indistintamente maschi e femmine, vedendo una prevalenza femminile – anche se ultimi anni si è riscontrato un incremento dei ragazzi che soffrono di disturbi alimentari.
Anoressia nervosa in adolescenza
L’anoressia è il comportamento alimentare che vede la privazione di cibo come principale atteggiamento e causa di un marcato sottopeso: di solito ha il suo esordio proprio nella prima adolescenza, spesso in giovani non considerati problematici, con buoni rendimenti scolastici e una condotta sociale definita “normale”.
L’inizio del comportamento anoressico può scaturire da una dieta restrittiva che viene intrapresa spesso senza controllo medico, che però non termina a raggiungimento dell’obiettivo. L’anoressia restrittiva, infatti, sposta l’obiettivo sempre un po’ più in la, sviluppando nella persona una vera e propria ossessione del controllo.
Bulimia e adolescenza
La Bulimia è caratterizzata dall’alternanza di momenti di restrizione alimentare e diete ferree a periodi di abbuffate incontrollate, seguite da vomito auto indotto o da altre pratiche di eliminazione come lassativi.
Il disturbo alimentare bulimico può essere ancor più difficile da individuare dall’esterno, poiché il sottopeso non è così marcato come nella persona anoressica.
L’aggravarsi del disturbo vede nell’utilizzo di lassativi, nei farmaci per il controllo della fame e vomito auto indotto quali meccanismi per mantenere il controllo sul peso corporeo.
Binge Eating Disorder in adolescenza
Ultimo ma non meno importante, troviamo il Binge Eating, un disturbo che vede come caratterizzazione l’abbuffata compulsiva di cibo senza però attuare in seguito metodi di eliminazione quali vomito, lassativi o metodi per il controllo del peso.
Detto anche disturbo da alimentazione incontrollata, il Binge Eating nasce quasi come “reazione” ai comportamenti di privazione del cibo, specie nei giovani che non sanno ancora gestirsi dal punto di vista alimentare o che hanno sempre vissuto in ambienti familiari con problematiche legate proprio all’atteggiamento nei riguardi del cibo.
I disturbi alimentari NAS tra i giovani
Esistono, poi, tutta una serie di disturbi alimentari che rientrano nella categoria NAS, ovvero i disturbi non altrimenti specificati, che colpiscono oggi sempre più giovani in Italia.
Di questo gruppo fanno parte anche anoressia e bulimia che non soddisfano i criteri diagnostici conclamati per i 2 disturbi, dunque anche quei casi in cui il disturbo è in fase iniziale.
Oltre alle forme sotto-soglia di anoressia e bulimia, quindi, troviamo l’ortoressia (l’ossessione per il cibo sano), la bigoressia o dismorfobia muscolare (l’ossessione per la forma fisica ed in particolare per il tono e sviluppo muscolare), l’anoressia atletica (il controllo del peso e della massa grassa per avere prestazione sportive migliori), il disordine Pica (l’ingestione di sostanze non commestibili), il mericismo (il disturbo da ruminazione con il rigurgito del bolo di cibo nella bocca) e tutte le altre forme di comportamenti alimentari disordinati.


Cosa causa i DCA negli adolescenti
Le cause dei disturbi alimentari possono essere estremamente profonde e, come abbiamo detto prima, legate alla fase problematica che i ragazzi affrontano.
Il periodo dell’adolescenza è un momento molto complesso nella vita di ogni individuo segnato da cambiamenti sia fisici che psichici.
Detto questo, comunque, si sono notate alcune correlazioni tra disturbi alimentari e difficoltà specifiche di quell’età.
Il modello “perfetto” proposto dai media
Un ruolo purtroppo fondamentale nello sviluppo di comportamenti disordinati con il cibo è quello legato al modello di perfezione che viene proposto da televisione, pubblicità, cinema e social media. Stando a questa immagine, infatti, il corpo sia femminile che maschile deve essere perfetto: un’immagine stereotipata di snellezza, formosità solo nei punti giusti, con caratteristiche peculiari ben precise.
Tutto ciò, ovviamente, non aiuta un adolescente in piena tempesta ormonale e in preda ai cambiamenti del corpo proprio nel definire il sé, affermarsi nella società e, soprattutto, nell’accettazione del proprio corpo e dell’immagine che vorrebbe avere. Questo fenomeno di pressione sociale può essere un fattore scatenante di cattive abitudini alimentari, che possono poi trasformarsi in veri e propri disturbi alimentari.
Il trigger dei rapporti sociali
Rapporti familiari tesi, eventi traumatici, pressione dei coetanei (ad esempio fenomeni di bullismo), insoddisfazione della propria vita, sono tutte sensazione che vengono percepite in un modo estremamente amplificato negli adolescenti e, neppure a dirlo, sono tutte cause che potrebbero sfociare il comportamenti alimentari compulsivi.
Tuttavia, ci sono alcune definizioni molto caratteristiche di alcuni DCA legate proprio all’adolescenza.
L’anoressia, ad esempio esprime un desiderio di controllo e indipendenza totale (attuato con la privazione volontaria del cibo) e questo si riscontra proprio in quei giovani che si sono sentiti abbandonati, o che hanno vissuto dinamiche di distacco, ostilità emotiva o difficoltà ad esprimere i propri bisogni.
La bulimia, al contrario, ha un funzionamento opposto all’anoressia, ovvero quello di scaricare sul cibo le frustrazioni quali il bisogno di affetto e di ascolto, che si trasformano in una richiesta d’aiuto attraverso l’abbuffata.
Le emozioni molto forti, i traumi, i cambiamenti e le difficoltà nel periodo complesso dell’adolescenza dovrebbero essere seguite e supportate dai genitori, senza giudizio, proprio per verificare che siano sempre sotto controllo ed evitare lo sfociare in disturbi alimentari.
Quando chiedere aiuto
È fondamentale chiedere aiuto appena ci si accorge che qualcosa non va, sia da parte del giovane che da parte delle sue figure sociali di riferimento.
I comportamenti alimentari errati in adolescenza non sono una certezza di diagnosi, ovvero non è automatico che diventino dei veri e propri disturbi alimentari, ma è bene non sottovalutare nulla e agire prontamente. È, dunque, importante intervenire il prima possibile cercando prima di tutto i fattori scatenati e poi andando ad intervenire sui comportamenti alimentari scorretti.
L’adolescenza è un momento davvero importante e difficile, ed il supporto e la comprensione da parte dei famigliari è fondamentale in ogni suo aspetto, primo tra tutti quello della sospensione del giudizio.
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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