Molti conoscono anoressia e bulimia, che sono due dei principali disturbi alimentari attualmente conosciuti. Ma, ahimè, ne esistono moltissimi altri. Nell’articolo vediamo quali sono i disturbi alimentari esistenti oggi.
Disturbi Alimentari “classici”
Sono “classici” nel senso che sono conosciuti e accettati dalla comunità scientifica in quanto chiaramente diagnosticabili: sono l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. Ad essi, dal 2013 possiamo aggiungere anche il Binge Eating (abbuffate compulsive).
Anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è il disturbo alimentare forse più conosciuto e “riconosciuto”, in quanto spesso facilmente visibile. Si caratterizza dal rifiuto della persona di mangiare, stabilendo un controllo totale della propria vita attraverso la “sfida” al cibo. Nei casi gravissimi la persona assume un aspetto molto magro, e l’indice di massa corporea scende al di sotto di 15: in tali casi è assolutamente previsto il ricovero per mettere in sicurezza il corpo.
I vari tipi di anoressia nervosa comprendono comportamenti come dieta ferrea, digiuno, esercizio fisico eccessivo, assunzione di pillole dimagranti, diuretici, lassativi e vomito in casi minori. Le donne superano drasticamente il numero degli uomini affetti, anche se questi ultimi sono in aumento.
Anoressia Atipica e Anoressia Atletica
L’anoressia nervosa atipica resenta tutti i sintomi dell’anoressia nervosa, tranne per il fatto che il soggetto non ha una significativa perdita di peso che rientra, al contrario, in un intervallo definito “normopeso”.
L’anoressia atletica, invece, si basa sul presupposto che un corpo magro funziona meglio a livello di performance sportive. Ecco perché colpisce prevalentemente atleti a livello agonistico.
Bulimia nervosa
La bulimia nervosa colpisce coloro che hanno episodi ricorrenti e frequenti di mangiare quantità insolitamente grandi di cibi seguiti da spurgo (vomito), digiuno e/o esercizio fisico eccessivo. A differenza dell’anoressia, quando un individuo è bulimico, può essere leggermente sottopeso, normopeso o sovrappeso.
Tra le caratteristiche della bulimia includiamo:
1. Pensiero eccessivo all’immagine di sé, alla forma del corpo e/o al peso.
2. Episodi di alimentazione incontrollata (abbuffate) che si verificano almeno due volte a settimana per un massimo di tre mesi o più
Bulimia nervosa di bassa frequenza
In questo disordine alimentare tutti i criteri per la bulimia nervosa sono soddisfatti, tranne per il fatto che le abbuffate e il comportamento compensatorio inappropriato si verificano con una frequenza inferiore e/o per meno di tre mesi.
Binge Eating Disorder
Il disturbo da alimentazione incontrollata si verifica quando un individuo mangia ripetutamente quantità insolitamente grandi di cibo in un breve periodo di tempo. Questo comportamento si verifica almeno due volte a settimana per sei mesi o più.
Le persone che convivono con il disturbo da alimentazione incontrollata non eliminano né usano strategie estreme di perdita di peso (a differenza della bulimia nervosa). Dopo aver mangiato possono sentirsi disgustati, angosciati, vergognosi o in colpa per il loro comportamento e/o aspetto fisico, fattori che possono alimentare la depressione e diventare il trigger per l’ennesima abbuffata.
Disturbi Alimentari NAS
La sigla NAS sta per disturbi alimentari non altrimenti specificati ma altrettanto pericolosi, al pari di anoressia e bulimia (DCA più noti).
I DCA Nas non sono, quindi, ancora del tutto riconosciuti a livello diagnostico ma presentano tutte le severità cliniche degli altri comportamenti alimentari disordinati.
Disturbo Pica
Le persone che vivono il Picacismo normalmente al posto del cibo si “nutrono” e assumono sostanze che non sono considerati alimenti come vernice, segatura, capelli, sabbia, cartone e altro.
Disturbo ARFID
Detto anche disturbo evitante restrittivo, questo DCA appare quando una persona evita o mangia solo piccole quantità di determinati alimenti in base a fattori quali il loro aspetto, il gruppo di alimenti, la consistenza, l’odore o le esperienze passate. È simile all’anoressia nervosa e causa gli stessi danni fisiologici e psicologici.
Ortoressia nervosa
Gli individui con ortoressia tendono a concentrarsi ossessivamente su un’alimentazione sana, in misura tale da sconvolgere la loro vita quotidiana.
La persona colpita può eliminare interi gruppi di alimenti, temendo che non siano sani. Questo può portare a malnutrizione, grave perdita di peso, difficoltà a mangiare fuori casa e stress emotivo.
Bigoressia o Vigoressia
La bigoressia o vigoressia è un disturbo legato all’immagine corporea e alla consistenza dei muscoli. La persona che ne soffre, in pratica, è ossessionata dalla grandezza dei propri muscoli; per tale motivo è chiamato anche “anoressia inversa” o “body dysmorphic disorder”.
Masticare e sputare (chewing and spitting)
Questo disturbo alimentare in netto aumento consiste nel masticare cibo, solitamente junk food e calorico, e sputarlo prima di deglutirlo. Questo con la convinzione, errata, di poter gustare il cibo preferito senza ingerire calorie
Mericismo o disturbo da ruminazione
Il Mericismo descrive una condizione in cui una persona rigurgita il cibo che ha precedentemente masticato e ingerito, lo mastica nuovamente e poi lo ingoia nuovamente o lo sputa.
Questa ruminazione si verifica in genere entro i primi 30 minuti dopo un pasto.
Sindrome da Alimentazione Notturna
Gli individui con questa sindrome (chiamata anche Night Eating Syndrome) mangiano in modo eccessivo nelle ore serali e notturne, spesso dopo il risveglio dal sonno. L’alimentazione è consapevole ed è simile alle abbuffate che caratterizzano il Binge Eating Disorder, anche se si tende ad ingerire minori quantità rispetto alle abbuffate giornaliere di chi soffre di alimentazione incontrollata.
Altri disturbi alimentari
Oltre ai disturbi alimentari di cui sopra, esistono anche disturbi alimentari meno noti o meno comuni. Questi generalmente rientrano in una di queste categorie:
Purging Disorder
Gli individui con il purging disorder spesso usano comportamenti di spurgo come vomito, lassativi, diuretici o esercizio fisico eccessivo, per controllare il proprio peso o la propria forma.
Sindrome del Vomiting
Le persone che soffrono di sindrome da vomiting utilizzano il vomito come strumento di piacere. L’obiettivo non è l’abbuffata preliminare, dunque, quanto qualsiasi meccanismo che comporti la conseguenza del vomito che causa il piacere della “leggerezza” e del “vuoto” del corpo.
Grazing (Grignotage) e Nibbling
Sono 2 disturbi alimentari diversi ma simili, che si basano sulla scelta della persona di “evitare” dei pasti completi (es. colazione, pranzo, cena) in favore di “spiluccamenti” costanti durante la giornata.
L’idea è quella di assumere meno calorie, stimolare costantemente il metabolismo e, in questo modo, mangiare ciò che si ama senza prendere peso. Come tutte le scelte alimentari “estreme”, però, spesso si assumono molte più calorie rispetto ad una alimentazione bilanciata.
Pregoressia
È il disturbo alimentare che riguarda le donne in gravidanza: è caratterizzato dall’ossessione per la futura mamma d’ingrassare e dal controllo dei cibi e delle calorie.
Diabulimia
Il nome nasce dall’unione di “diabete” e “bulimia” e colpisce le persone giovani affette da diabete mellito di Tipo 1. Poiché è necessario aderire all’autogestione e ai regimi terapeutici per ottenere un controllo ottimale della glicemia, molto spesso i ragazzi che soffrono di diabulimia iniziano a saltare proprio l’assunzione di medicinali per scongiurare l’aumento di peso.
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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