Ecco, quello che temevamo è successo: ci siamo abbuffati di nuovo. Che fare dopo questa ennesima ricaduta? Scopriamo nell’articolo come rimediare dopo un’abbuffata.
Dopo l’abbuffata
Il panico dopo l’ennesima ricaduta nel mangiare compulsivo lo conosciamo bene. E la domanda sorge spontanea: dopo un’abbuffata come possiamo rimediare?
Sebbene durante l’abbuffata sentiamo un innegabile senso di felicità e appagamento, queste sono emozioni momentanee che si trasformano a fine abbuffata in vergogna, disgusto verso il proprio corpo e sé stessi per aver ceduto nuovamente ad un istinto irrefrenabile che annebbia la mente.
Da queste sensazioni spiacevoli, dunque, è facile che nasca un atteggiamento compensatorio per ritrovare l’equilibrio e “limitare i danni” (vomito autoindotto, digiuno, diete lampo e restrittive), pensando che sia l’unica via.
Non è così.


Dieta post abbuffata “3 chili in 2 giorni”: che storia è questa?
Prima una precisazione. Limitare la restrizione calorica, nei casi post alimentazione incontrollata, può sembrare il rimedio migliore per smaltire le calorie in eccesso ingurgitate. Ed ecco che si cade nelle solite promesse online: perdi “3 chili in 2 giorni”! Ecc.
Eppure, è essenziale comprendere che non esiste una dieta post abbuffata e di sicuro è impensabile perdere davvero 3 chili in 2 giorni (e ce lo insegna la matematica).
Il pensiero di poter rimediare all’abbuffata semplicemente resettando tutto con il digiuno o con una dieta detox è falso, oltre che pericoloso per la salute.
La dieta non fa altro che acuire il problema e portarlo ad un livello in cui ci si sente completamente incapaci, succubi delle calorie e schiavi di determinati alimenti considerati pericolosi e per questo maggiormente desiderabili. E come si può rimediare senza dieta?
Post abbuffata: 5 rimedi
L’aspetto essenziale del recupero dopo una abbuffata è capire le motivazioni dietro l’abbuffata stessa, cominciare a ristabilire un nuovo rapporto con il cibo imparando a gestire le emozioni: è questa la strada giusta per vincere i disturbi alimentari e vivere una vita più serena.
Ecco 5 comportamenti per rimediare ad una abbuffata.
1. Non prendertela con te stesso
Anche se sei stato tu ad abbuffarti, comprendere che non potevi fare altrimenti in quel momento è essenziale. Quando stai vivendo la fase acuta di un disturbo che si chiama “alimentazione incontrollata”, non puoi pretendere di eliminare il fattore “mancanza di controllo” senza una strategia. Dunque, non buttarti giù e segui nell’elenco per capire quali strategie hai a portata di mano 😉
2. Scopri le tue dinamiche
Da coach alimentare faccio tenere sempre un “Diario delle Abbuffate” per comprendere non solo cosa mangiamo e le emozioni associate (come nel diario alimentare) ma anche l’aspetto perturbante delle abbuffate stesse: chi le ha causate o cosa? Cosa stavo facendo? Quando mi succede e quante volte? Ecc. “Lavorando dentro il disturbo”, come dico io, possiamo tirare fuori motivazione e anche strategie per il futuro.


3. Evita il confronto con gli altri o anche “rimedi fai da te”
Stare sui social, dopo una abbuffata, è la ricetta per il disastro. Sconsigliati perché inefficaci e aggravanti qualsiasi tipo di restrizione alimentare o meccanismo di compensazione: meglio invece cercare quelle pratiche yoga o la meditazione mindfulness che distolgono la mente dai nostri pensieri tossici, rilassano il nostro stomaco e lo riportano ad uno stato di salute e armonia.
4. Crea il tuo personale “Tempo per me”
Avere una routine che ci aiuti anche nell’organizzazione della giornata e degli impegni quotidiani privati e lavorativi è essenziale. È bene lasciare uno spazio della giornata per la cura personale, per coccolarci con una buona tisana o la lettura di un libro, soprattutto la sera, quando nelle ore notturne è più facile cedere alle abbuffate sul divano davanti alla tv.
5. Chiedi aiuto
Non solo professionale, ma anche nella tua cerchia di amici e parenti. Scegli 3 persone che sai potranno andare oltre il tuo dolore e confidati con loro, magari chiedendo loro di esserci quando ne avrai bisogno. Scoprirai che, spesso, ci preoccupiamo molto di più di quello che pensano gli altri rispetto all’amore incondizionato che sono pronti a darti “scoprendo il tuo segreto”. Ovviamente, oltre a ciò, chiedi sempre l’aiuto di uno specialista alimentare.
Cosa NON fare dopo l’abbuffata
Una ricerca australiana ha elencato, infine, le 5 cose da non fare dopo un’abbuffata e i comportamenti da seguire per impedire il ripetersi delle situazioni che scatenano l’alimentazione incontrollata.
Tra le cose da NON fare dopo l’abbuffata, dunque, di sicuro c’è quella di non caricare il cibo di una valenza che non ha o fare liste di alimenti “giusti o sbagliati”, non saltare i pasti, cercare di non utilizzare dispositivi digitali ed elettronici (tv, cellulari, computer).
Al contrario, il concentrarsi, sull’esperienza presente del mangiare, è la strada più breve per la vittoria. La consapevolezza, infatti, è un potente alleato per interrompere il ciclo e sapere quello che accade: conoscere, ascoltare, comprendere e pazientare sono armi potenti non solo per vincere i DCA ma per diventare la migliore versione di se stessi!
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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