I Fear Food: la paura di mangiare e il terrore di alcuni cibi. Analizziamo insieme quando l’alimentazione fa paura e come superare tale fobia.
Cosa sono i fear food?
Tra i vari tipi di paura esiste anche un genere di fobia insolita ma, come le altre, d’impatto per il corpo e la mente.
È una paura irrazionale per cui alcuni cibi vengono estromessi dalla routine alimentare, il cui solo pensiero genera ansia.
Sono i “cibi della paura” o i cosiddetti fear food, quegli alimenti che vengono evitati nei pasti o negli spuntini a causa della paura che generano in chi soffre di disturbi alimentari.
L’individuo, quindi, seleziona con accuratezza i fear food da evitare, che possono essere cibi specifici (come la cioccolata) o interi gruppi di alimenti (come gli zuccheri o i carboidrati).
Di solito si tratta di alimenti ritenuti “cattivi” e “pericolosi” perché percepiti come artefici dell’aumento di peso o di una facile perdita di controllo. Inoltre, è frequente l’associazione dei fear food con altre forme di ossessione da cibo quali le abbuffate compulsive, l’utilizzo di purghe e lassativi, l’ossessione per i muscoli e l’allenamento fisico.
Quali sono i cibi trigger e perché?
I fear food sono in genere quei cibi percepiti come ricchi di calorie, zuccheri o grassi, per questo poco “sicuri” e da evitare.
Sono cibi connessi a emozioni trigger, quelli cioè che non servono alla mera nutrizione ma a dar da mangiare ad emozioni sepolte. Vale per chi soffre di un DCA, in particolare il binge eating: durante un’abbuffata compulsiva il cibo viene visto come un nemico ma anche l’unica percezione di confort.
I Cibi “NO”: la Diet Culture
Il giudizio sui corpi altrui è l’emblema della Diet Culture: rientrare in determinati canoni di bellezza, nella taglia considerata giusta e di conseguenza avere un’alimentazione controllata e selettiva.
Ecco perché nella cosiddetta “Mentalità della Dieta” esiste una lista di cibi “No” e proibiti, da evitare perché troppo calorici per poter realmente anche solo tentare di sfoggiare un corpo perfetto. Bevande zuccherate, dolci, snack, salse, patatine ma anche cibi con molti “grassi” o ricchi di carboidrati.
Il motto è chiaro: per avere una silhouette da urlo bisogna fare delle rinunce! Evitare cibi troppo elaborati è un conto e va bene nell’ottica di una alimentazione sana, eliminare totalmente delle categorie di cibo per la paura del giudizio altrui e per un controllo ossessivo sul corpo è un altro paio di maniche. Errato, ma questo la cultura fa fatica a comunicarlo!
Schiavitù alimentare: la Arfid (Avoidant restrictive food intake disorder)
Escludere dalla dieta determinati cibi o mangiarne solo alcuni in base al colore o alla consistenza (ad esempio preferire gli alimenti bianchi) vuol dire parlare di Arfid (Avoidant restrictive food intake disorder).
Si tratta di un disturbo del comportamento alimentare per cui la persona ha paura di un determinato alimento perché convinta (in maniera infondata ma paralizzante) che le provochi malessere una volta ingerito.
Una fobia che compromette la serenità quotidiana nel rapportarsi al cibo e, di conseguenza, anche le relazioni interpersonali.
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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