“Ho un disturbo alimentare”… una consapevolezza che genera incertezza e panico quando si comprende la sua portata. Ecco 4 consigli preliminari per capire cosa fare.


INDICE:


Ho un disturbo alimentare?

I DCA, disturbi del comportamento alimentare, sono molto diffusi tra la popolazione italiana e, nell’ultimo periodo, stanno raggiungendo in modo preoccupante la fascia dei giovanissimi (fin dall’infanzia).

Come riconoscere un disturbo alimentare, dunque, e cosa fare? Partiamo da segnali e campanelli d’allarme, prima di individuare i 4 consigli preliminari.

I segnali di un DCA

Sono diversi i segnali per capire tempestivamente se si soffre di un disturbo alimentare: 

  • Perdita di peso repentina;
  • Abbuffate incontrollate (presenti sia nell’anoressia nervosa che nella bulimia nella quale le abbuffate sono spesso seguite da comportamenti di compensazione, per eliminare quanto introdotto. A differenza del Binge Eating in cui si ha una perdita del controllo e non c’è compensazione);
  • Perdita del ciclo mestruale, in riferimento soprattutto all’anoressia nervosa e all’anoressia nervosa atipica;
  • Restrizione dietetica con rifiuto di alcuni cibi e uso smodato di lassativi e diuretici.

I campanelli d’allarme di un DCA

Esistono anche dei campanelli d’allarme da un punto di vista psicologico per riconoscere l’insorgere di un DCA:

  • Preoccupazione eccessiva per la propria immagine corporea con controllo frequente del peso, estrema sensibilità ai giudizi e alle osservazioni degli altri, un desiderio di magrezza e di non accettazione del proprio corpo;
  • Ritiro sociale e solitudine;
  • Cambiamento della personalità: umore instabile, ansia, ossessione.

Una volta capito di avere un rapporto non equilibrato con il cibo, è importante seguire un percorso DCA professionale e guidato passo passo. Lo vedremo tra poco.

Di seguito 4 consigli fondamentali per uscire e liberarsi da un disturbo alimentare.


1. Diventa consapevole

Raggiungere consapevolezza vuol dire fare una confessione a sé stessi: ho un disturbo alimentare e voglio lavorare per gestirlo!

È un bellissimo traguardo, rappresenta lo spartiacque tra il DCA e la via d’uscita: riconoscere di avere un problema che va risolto e superato con gli strumenti giusti.

Sappiamo che le strategie utilizzate fino a questo momento non sono quelle giuste: troppe diete e restrizioni non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. E non ti portano al risultato duraturo e senza eguali di ristabilire un rapporto di fiducia con noi stessi.

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2. Accetta chi sei

Essere consapevoli vuol dire anche accettare di avere un disturbo, riconoscere di non avere colpe ma di poter superare questo scoglio che sembra insormontabile.

Accettare di essere altro rispetto al DCA, di non essere un fallimento, di meritare il meglio e di voler riprendere in mano le proprie sicurezze. 

L’auto consapevolezza si nutre di un percorso in cui s’impara a coltivare e rinforzare il proprio carattere e attraverso un lavoro sulla propria resilienza, ricostruendo la propria autostima minata da anni di diete sbagliate, di consigli errati, di scelte inconsapevoli.

Il disturbo alimentare, dunque, non può prendere il sopravvento sulla nostra vita: sta a noi imparare a gestirlo e domarlo!


3. Chiedi aiuto

“Vivi, impari. 

Ami, impari. 

Piangi, impari. 

Perdi, impari. 

Sanguini, impari. 

Urli, impari.”

(You Learn – Alanis Morissette).

Nel momento in cui si è consapevoli di avere un problema nel rapporto con il cibo, è importante chiedere aiuto e seguire un corso dedicato ai disturbi alimentari (proprio come il percorso BED LIONS).

Imparare a gestire, a “surfare” le emozioni, a rialzarsi, ad ascoltarsi, ad essere in pace con sé stessi. Raggiungere una libertà personale abbracciando anche le proprie imperfezioni, ringraziare e ascoltare il corpo, capire quando è il momento di fermarsi… queste sono alcune cose che si possono “imparare” quando si abbraccia questa nuova dimensione di lavoro con un coach specializzato in disturbi alimentari

Un percorso guidato permette di avere le conoscenze e gli strumenti necessari per gestire il disturbo alimentare ogni volta che ricompare, diventando il padrone della tua guarigione… il boss, come amo dire io ai miei studenti!


4. Inizia a lavorare

Cominciare da subito a lavorare per la propria guarigione è un segnale di amore forte verso sé stessi, una volontà di migliorarsi, reagire e raggiungere con convinzione un traguardo importante: liberarsi dall’ossessione dal cibo e ricominciare a vivere serenamente.

Nonostante non si capisca bene all’inizio cosa fare e come, avere fede nella propria guarigione e non ascoltare chi dice il contrario è essenziale: tutti abbiamo un’energia protesa a raggiungere il meglio per noi stessi, e guidarla nella direzione della nostra felicità è quello che fa la differenza.

Perché quando si decide di riprendere in mano la propria vita, non si tratta solo di guarire da un DCA ma di ristabilire un nuovo equilibrio interiore con nuove consapevolezze e radici più solide. Per sempre!

N.B. Il percorso online Bed Lions sui disturbi alimentari è diviso in step e in traguardi da raggiungere che mirano a responsabilizzare la persona affinché preda in mano le redini della propria guarigione.

È composto da diversi “pilastri” di benessere che riguardano il Corpo, la Mente e l’Anima; contiene strategie mirate e consigli efficaci per imparare ad accettarsi, a guarire ad amarsi. Con Bed Lions gli studenti imparano a costruire un passo dopo l’altro una nuova routine, acquisendo nuove consapevolezze e una maggiore fiducia in rapporto alle sfide da superare. Un percorso DCA guidato e personalizzato, con assistenza continua e una family che consiglia e supporta. Fondamentale non sentirsi soli e sapere di non essere gli unici ad avere un disordine alimentare.

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