La cantante inglese Adele ritorna sulle scene con 45 kg di meno. Come ha fatto? Con la dieta SIRT, che promette una perdita di peso strabiliante e costante. Questa dieta funziona davvero? Nell’articolo tutto ciò che bisogna sapere sulla dieta del gene magro.


INDICE: 


Che cos’è la dieta Sirt?

Lanciata originariamente nel 2016, la dieta Sirt (Sirtfood diet in inglese) è ancora oggi un argomento caldo e coinvolgente, specie in questi giorni di maggio che hanno visto il ritorno sulle scene della cantante inglese Adele dimagrita tantissimo, con una nuova foto sui social e una silhouette mai vista prima. La nuova figura di Adele ha fatto in poco tempo il giro del mondo, rilanciando immediatamente la domanda che tutti si pongono: “come faccio a dimagrire in poco tempo e in maniera efficace?”. 

Ma con la “dieta di Adele”, no?

Siccome le promesse di miracoli dietetici sono dietro l’angolo – e sono spesso anche fuorvianti – ho voluto approfondire in questo articolo. 

Secondo i fondatori della dieta, Aidan Goggins a Glen Matten, la dieta Sirt si fonda su alimenti speciali che agiscono nel corpo subito dopo la loro assunzione, attivando proteine ​​specifiche nel corpo chiamate sirtuine (enzimi). 

Si ritiene che tali sirtuine proteggano le cellule del corpo dalla morte quando sono sotto stress e si pensa che regolino l’infiammazione, il metabolismo e anche il processo di invecchiamento. Le sirtuine, inoltre, influenzerebbero la capacità del corpo di bruciare i grassi e aumentare il metabolismo, causando una perdita di peso di sette chili a settimana mantenendo il muscolo intatto. 

È davvero così semplice? 

Perché si chiama la “dieta del gene magro”?

Tra i programmi di dieta, la Sirt è conosciuta anche come “dieta del gene magro” (skinny gene in inglese). Come mai? Perché, come abbiamo appena visto, tutti i cibi che contiene fanno appello alla capacità delle sirtuine di appellarsi ai “geni magri” del corpo per bruciare tutti i grassi “superflui”, preservando appunto la massa magra. 

Fondamentalmente, quando assecondi gli ingredienti chiave del piano, stimoli le proteine ​​codificate dal gene SIRT1, che Goggins e Matten hanno soprannominato “il gene magro”.

Si ritiene che SIRT1 e le proteine ​​sirtuine abbiano un ruolo nell’invecchiamento e nella longevità, e che possono essere correlate agli effetti protettivi della restrizione calorica. L’affermazione alla base della dieta Sirtfood è, in definitiva, che alcuni alimenti possono attivare questi percorsi mediati senza la restrizione, e quindi accendere i poteri di bruciare i grassi del corpo, potenziare la perdita di peso e aiutare a prevenire le malattie.


I cibi Sirt: elenco

Quali sono, dunque, sono questi magici “alimenti Sirt”? 

Ecco i dieci cibi Sirt più comuni e più importanti (alcuni dei quali sono dei superfood, ovvero i cibi in assoluto più salutari per il corpo umano):

  • Tè verde
  • Cioccolato fondente (ovvero almeno l’85% di cacao)
  • Mele
  • Agrumi
  • Prezzemolo
  • Curcuma
  • Cavolo verde 
  • Mirtilli
  • Capperi
  • Vino rosso

Tra gli altri cibi che contengono le sirtuine, inoltre, abbiamo anche il caffè, il tè verde matcha, l’olio extra vergine di oliva, le noci, le cipolle rosse e la soia. 

L'elenco degli alimenti "immancabili" della dieta SIRT

Le fasi della dieta di Adele

La dieta Sirt – che ci ha consegnato una Adele dimagrita come non l’avevamo mai vista – è divisa in due fasi, più una fase che prevede un regime alimentare “per sempre”.

La fase iniziale dura una settimana e prevede di limitare le calorie a 1000 kcal per tre giorni, consumando tre succhi verdi di sirtfood (i famosi “green juice”) e un pasto ricco di sirtfood ogni giorno. I succhi comprendono cavolo, sedano, rucola, prezzemolo, tè verde e limone (ti lascio la ricetta più avanti nell’articolo). I pasti includono, tra gli altri, scaloppina di tacchino con salvia, capperi e prezzemolo, pollo e curry di cavolo e gamberi saltati in padella con spaghetti di grano saraceno.

Dal giorno quattro al giorno sette, l’assunzione calorica aumenta a 1500kcal, e comprende due succhi verdi di sirtfood e due pasti ricchi di cibi Sirt al giorno.

Sebbene la dieta promuova cibi sani, è restrittiva sia nelle scelte alimentari che nelle calorie giornaliere, specialmente durante le fasi iniziali.

La seconda fase è conosciuta come la “fase di mantenimento” e dura 14 giorni, nei quali si verifica una perdita di peso costante. Gli autori credono che, mantenendo la fase due, si avvii una perdita di peso sostenibile e realistica. Tuttavia, tale dieta non è pensata solo per concentrarsi sulla perdita di peso, ma anche nell’assumere i migliori alimenti che la natura ha da offrire. Come abbiamo visto, infatti, le sirtuine promettono un livello ottimale del metabolismo del corpo, riducendo i processi di invecchiamento cellulare.

A lungo termine, infine, gli autori raccomandano di mangiare tre pasti equilibrati ricchi di prodotti Sirt al giorno insieme a un succo di cibi Sirt di colore verde.

Le 3 fasi della dieta SIRT

Dieta Sirt: esempio di menu quotidiano

Con questi principi in mente, ecco cosa potrebbe esserci nel tuo menu quotidiano durante la fase 2 di mantenimento (a parte il famoso “succo verde”).

Colazione

Frittata di cavolo nero

Muesli, yogurt e mirtilli

Frullato di frutta fatto con fiocchi d’avena e latte di soia

Pranzo e cena

Insalata di rucola con tonno, pomodori e cetrioli conditi con olio d’oliva

Soffriggere il tofu piccante ricco di verdure con peperoncino piccante

Pesce alla griglia con insalata di grano saraceno

Soffriggere la tagliatella di pollo e soba

Hamburger di tofu con pane integrale e insalata

Insalata di cavolo nero con fagioli edamame e cipolla rossa conditi con olio d’oliva

Pollo al curry piccante servito con riso integrale integrale

Spuntini

Caffè

Sedano e hummus

Frutta fresca, in particolare fragole, mele e arance

Noci

Cioccolato fondente


Per incominciare la “dieta di Adele”, invece, ecco uno schema esempio per un menu settimanale (calorie e pasti) della dieta Sirt:

Lo schema settimanale della dieta SIRT

Dieta sirt: le opinioni

Quali sono le principali opinioni sulla dieta Sirt ad opera degli esperti di nutrizione?  

Alcuni ritengono improbabile che, nella perdita di chili promessi fin dal principio, si tratti esclusivamente di grasso corporeo, quanto piuttosto dei cambiamenti nelle riserve di glicogeno dal muscolo scheletrico e dal fegato.

Anche molti medici britannici restano scettici. Cercare di assumere 1000 kcal per tre giorni consecutivi – ricordano – è estremamente difficile, e nella maggior parte delle persone ciò può provocare ansia, risentimento e anche abbuffate compulsive (senza contare che potrebbe sembra naturale perdere i primi liquidi in maniera veloce seguendo un regime calorico restrittivo!). 

Guardando l’elenco degli alimenti Sirt, inoltre, possiamo vedere che rappresenta niente più che un vademecum di “alimenti sani”, da incoraggiare come parte di una dieta sana ed equilibrata a prescindere, e non come “unici” cibi permessi. Bere un bicchiere di vino rosso o mangiare una piccola quantità di cioccolato fondente di tanto in tanto non fa affatto male, anzi, ma vanno inseriti dentro una alimentazione corretta ed equilibrata. A tal proposito, dunque, sarebbe opportuno mangiare anche frutta e verdura diverse e non solo quelle dell’elenco Sirt, per bilanciare tutti i “colori dei nutrienti” e le differenti vitamine. 


La dieta Sirt funziona davvero?

Come ho già evidenziato in un mio precedente articolo, la perdita di peso è più un mix virtuoso tra costanza e matematica che un miracolo che avviene in un paio di settimane e senza sforzo. E la dieta Sirt non fa eccezione: basta analizzare ciò che succede nelle varie fasi.   

In termini di perdita di peso e aumento del metabolismo, infatti, nella prima fase le persone potrebbero aver sperimentato un reale dimagrimento di sette chili sulla bilancia, pur non sapendo bene da dove nasca. Bruciare e perdere grasso richiede tempo e, quindi, è estremamente improbabile che questa perdita di peso sia una perdita di grasso.

Personalmente, poi, sono molto cauta nei confronti di qualsiasi dieta che raccomandi una perdita di peso rapida e improvvisa, in quanto ciò non è realizzabile a livello scientifico e molto probabilmente sarà una perdita di liquidi (se non addirittura delle riserve di glicogeno dal muscolo scheletrico e dal fegato). Non appena le persone torneranno alle loro normali abitudini alimentari dopo la fase due, dunque, è altamente probabile che riacquisteranno il peso perso.

È la perdita di peso lenta e costante, al contrario, la chiave per mantenere i risultati nel tempo, e per questo dobbiamo imparare a limitare le calorie senza restrizioni e aumentare i nostri livelli di attività. Mangiare pasti regolari equilibrati a base di cibi a basso indice glicemico, proteine ​​magre, frutta e verdura e mantenersi ben idratati è il modo più sicuro per perdere peso. E il corpo, inoltre, ci ringrazierà con tanta salute! 


Idee per le ricette Sirt

Anche se gli alimenti della dieta Sirt fanno bene, non significa che dobbiamo mangiare solo questi alimenti! Come ho già sottolineato altrove, infatti, ogni corpo è differente, ed è per questo che per stabilire quale regime alimentare faccia bene al nostro corpo dobbiamo in primis ascoltarci e poi sperimentare.

Ecco perché una dieta del genere non è la reale soluzione, quanto piuttosto creare uno schema alimentare personalizzato ed equilibrato di tutti i nutrienti, e che NON si basi assolutamente sulla restrizione calorica. 

Se vuoi scoprire comunque alcune gustose ricette della dieta Sirt, puoi fare riferimento qui.

Ecco, invece, la ricetta del classico “succo verde”, pilastro della dieta Sirt!

Come preparare un frullato verde della dieta SIRT

Se stai pensando di provare qualsiasi forma di dieta, consulta prima il tuo medico di famiglia o il tuo nutrizionista per assicurarti di poterlo fare senza rischi per la salute. 

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