Allenare la mente e selezionare i pensieri: come la forza del pensiero può spingerci a creare la vita che vogliamo. L’articolo analizza l’atteggiamento giusto e le strategie per poter assumere una mentalità positiva.


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Allenare la mente e selezionare i pensieri

Nel bel mezzo della mia ricerca spirituale qualche anno fa, mentre leggevo quel monumento alla libertà e alla crescita personale che è “Mangia prega ama” di Elizabeth Gilbert, mi ha colpito una delle sue frasi più illuminanti sulla forza del pensiero. 

“Devi imparare a selezionare i pensieri, nello stesso modo in cui scegli i vestiti ogni giorno. Ecco, questo è un potere che puoi coltivare. Se ci tieni tanto a controllare la tua vita, lavora sulla mente. È l’unica cosa che devi veramente controllare. Se non riesci a dominare i tuoi pensieri sei nei guai per sempre”. 

Mi ricordo ancora quel momento, e la sensazione corporea che mi ha invaso: era tutto così semplice? Imparando a selezionare i pensieri e allenare la mente possiamo davvero coltivare i nostri sogni e cambiare vita?

Dovevo approfondire. Navigando online in profondità ho scoperto che Liz Gilbert era solo l’ultima delle persone illuminate che avevano affrontato argomenti quali la “forza della mente” o la “forza del pensiero”.

Antiche personalità spirituali, ma anche i pionieri della neuroscienza e degli studi scientifici sul potere del pensiero ne avevano già parlato diffusamente. 

L’importanza di allenare la mente e della forza del pensiero, insomma, non sarebbe una novità da pescare solo tra le frasi di “Mangia Prega Ama”! 


La forza della mente: tutti gli studi

“Poiché tutto è un riflesso della nostra mente, tutto può essere cambiato dalla nostra mente” (Buddha)

La discussione sulla forza del pensiero è un argomento molto caro al Buddhismo, come possiamo evincere dalla frase di apertura di questo paragrafo. Per Buddha, infatti, l’uomo è un essere infinito capace di costruire la divinità dentro se stesso, e per tale ragione può creare di conseguenza anche la propria realtà umana come preferisce. Tutto sta ad aprire la mente alle sue infinite possibilità e “visualizzare” la realtà desiderata. 

Sempre seguendo la scia spirituale, inoltre, ritroviamo dei passaggi di tale concetto anche dove forse non ce lo aspettiamo… nientemeno che nella Bibbia! “Facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo.” (2 Corinzi 10:5). Seguendo l’ispirazione dello Spirito Santo, dunque, possiamo imparare a selezionare i pensieri e “imprigionare” quelli pericolosi e negativi, che non rappresentano la strada verso Dio.

La credenza che la realtà possa essere plasmata dal potere della mente, poi, appartiene anche a uomini che hanno fatto la storia della lotta civile, quali ad esempio il Mahatma Gandhi

La frase di Gandhi sull'importanza di selezionare i pensieri

Per non parlare, infine, dell’apporto di studiosi e scienziati di discipline quali l’epigenetica – che studia il legame tra cambiamenti della struttura del DNA e le frequenze circostanti – e la fisica quantistica, per la quale la realtà non sarebbe composta di materia ma di energia. 

Per quanto riguarda la prima disciplina, il suo principale fautore Bruce Lipton sostiene addirittura che possiamo modificare i nostri geni con la forza del pensiero. D’altro canto, anche la teoria quantica ha rafforzato l’ipotesi per la quale la realtà possa essere prodotta dalla forza della nostra energia: secondo la “legge di risonanza”, infatti, con il potere del pensiero possiamo sintonizzarci su livelli di energia elevati per raggiungere “il miglior mondo possibile” per noi. 

In poche parole: la felicità può essere creata con il potere della nostra mente! Affascinante, no? Ma come funziona davvero la mente? 


Mente che mente: realtà o finzione? 

Rimuginare, posticipare, testimoniare i nostri pensieri pericolosi o ciò che accade dentro la nostra mente contorta è spesso la normalità. Eppure mi chiedo: abbiamo mai pensato di ribaltare questo scenario imparando a generare normalmente e automaticamente pensieri positivi, di speranza e anche di fiducia nelle nostre capacità? Quando abbiamo smesso di credere in noi stessi? 

La mente ha una potenza infinita, forse non paragonabile a quella di qualsiasi altro organo. Il cuore è il centro nevralgico grazie al quale il nostro corpo funziona fisicamente, è vero, ma cosa succede al cuore se la mente si arrende? Che anche il cuore smette di funzionare (e non lo dico io, lo dice ancora una volta la scienza, con gli studi sulla morte psicogenica), proprio perché il cervello dell’essere umano ha deciso di mollare e di non voler vivere più. Di nuovo, la forza del pensiero può farci sviluppare malattie e, nel peggiore dei casi, condurci alla morte. 

Perché accade tutto ciò? Perché la nostra mente non sempre dice la verità. La nostra mente mente, appunto. E, così come è capace di manifestare i sogni, può fare in modo di avvicinare a noi solo incubi.


La dittatura dell’Ego

L’Ego è l’identità della mente di nostra stessa costruzione, un’identità che abbiamo creato noi ma che è completamente falsa. Tutte le credenze su ciò che siamo – personalità, talenti e abilità – strutturano il nostro Ego, e con lui anche la nostra realtà personale nascosta dietro all’espressione “Io”. Questi talenti, abilità e aspetti della nostra personalità diventano nel corso degli anni attributi delle nostre capacità, tanto radicate in noi quanto artificiali. 

“Non sono bravo in matematica”

“Non sono intelligente”

“Non piaccio a nessuno”

“Le persone sono inaffidabili”

Chi l’ha detto? L’Ego è una parte attiva e dinamica della personalità dell’individuo, che gioca un ruolo immenso nella creazione delle sue convinzioni emotive e che genera i pensieri e le dichiarazioni auto-limitanti sulla nostra identità. Quando abbiamo tali pensieri (“non sono abbastanza”) e concordiamo con convinzione che queste idee ci definiscono, dunque, continuiamo ad alimentare o rafforzare un Ego negativo su di noi senza che ci sia, però, un fondamento reale.

Ecco perché diciamo che la mente è una falsaria e vittima della “dittatura dell’Ego”. Perché, semplicemente, le nostre convinzioni non sono delle verità assolute, bensì il frutto delle idee limitanti che abbiamo circa le nostre capacità!

E tale dinamica non solo è castrante, ma si mette in mezzo tra noi e la nostra voglia di raggiungere la felicità. 


Daydream: sognare ad occhi aperti

Ricordi quali erano i tuoi pensieri quando eri bambino? Fai uno sforzo. 

Tutti noi abbiamo quella vocina nell’anima che ci stuzzica, che ci riporta alla mente immagini o momenti felici, che ci fa sorridere e che ci fa piangere. Quel desiderio di cambiare lavoro, quella spinta a mandare quel messaggio ad una persona che non senti da tanto, quell’attrazione che nutri verso un hobby o un viaggio che non hai mai fatto, e che ti ritrovi a cercare in un noioso giovedì mattina dal computer dell’ufficio… 

daydream-sognare-ad-occhi-aperti

Sono certa che dentro al cassetto delle emozioni sepolte ci sia almeno: 

  • il lavoro dei tuoi sogni;
  • Il tuo hobby preferito;
  • la vacanze che non hai mai fatto;
  • un momento sliding doors (il bivio che ha cambiato la tua vita);
  • l’amore che hai perduto.

Nelle fasi iniziali della nostra esistenza, insomma, c’è stato un momento nel quale eravamo bambini per cui TUTTO ERA POSSIBILE. Era quella la nostra realtà: la vita fatta di momenti passionali, di gioco, spensierati felici, afferrabili, proprio come i sogni.

In America lo chiamano “daydream”, sognare ad occhi aperti. Io lo chiamo il “bambino dentro di te”, quello che sta tentando di uscire allo scoperto… se solo il tuo Ego glie lo lasciasse fare! 

Come possiamo tornare, dunque, a far spazio al nostro bambino che giace dentro di noi inascoltato? Come possiamo tornare ad alzarci al mattino con la voglia di spaccare il mondo? 

Trascendendo il nostro Ego, mettendolo in un angolo, inascoltato ed espandendo la nostra coscienza di chi siamo e qual è realmente il nostro posto nel mondo. Quando il nostro Ego riproduce continuamente le stesse dolorose esperienze a cui stiamo cercando di sfuggire, l’unico modo per interrompere la riproduzione del nastro è quello di prendere consapevolezza del filo conduttore che le lega insieme. E che, in definitiva, nasce da una costruzione del tutto arbitraria opera della mente.

Prima di comprendere come allenare la nostra mente con la forza del pensiero, però, occorre fare un passo indietro: guardare al passato e liberarci per sempre di lui. 


Let go”: lasciare andare il passato 

“Lasciare andare”, un concetto semplice ma difficilissimo da mettere in pratica. Lo capisco: sono io stessa una maniaca del controllo, e faccio molta fatica ad accettare le cose che mi succedono senza protestare, o senza tentare di aggrapparmi alle mie convinzioni di cosa sia giusto e cosa sia ingiusto nei miei confronti. In parole povere, mi piace gestire i miei risultati. Eppure, le regole del gioco per la felicità sono ben altre! E passano attraverso il “lasciare andare”. 

Il passato, dunque…

Quante volte al giorno ci pensiamo? Quante volte durante la nostra giornata ci ritroviamo a “recriminare”, “rivangare”, “rimuginare”, “provare pena” ecc.? 

Una cosa è certa: IL PASSATO È ANDATO. FINITO. STOP. Non possiamo cambiarlo, ma possiamo cambiare i nostri pensieri sul passato. Come reagiamo ad esso. 

Che senso ha continuare a colpevolizzarci o colpevolizzare il prossimo per quanto ci ha fatto soffrire tanto tempo fa? Che valore ha oggi nel presente, intendo dire? 

Se continuiamo a pensare che sia sempre colpa di qualcun altro, e che ciò che ci è successo 10 anni fa sia ancora rilevante adesso, la colpa è solo del nostro Ego. Sì, sempre lui, quello che vorrebbe farci discutere perfino con una vecchietta di 90 anni! 

Il passato è una chimera tanto quanto il futuro. È sul presente, invece, che possiamo sostituire il pensiero negativo con una espressione positiva alla quale credere fermamente. 

Come suggerisce anche il lavoro del Chopra Center sul “liberare il passato” e le emozioni latenti nascoste dietro le nostre idee limitanti, possiamo iniziare a creare una nuova realtà basata su convinzioni fresche e positive (che d’altro canto il nostro bambino interiore conosce già!) 

Quello che ci manca per allenare la nostra mente ai pensieri positivi, in pratica, è la motivazione al cambiamento. 

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La forza dei pensieri positivi

Secondo il guru della crescita personale e il business coach più famoso al mondo, Tony Robbins, sono 3 le S importanti per costruire una vita che nasca dalla forza dei nostri pensieri positivi: 

  • strategia
  • stato mentale
  • storia

Abbiamo deciso di cambiare vita e siamo fermi nella nostra decisione di lavorare sulla forza del pensiero per produrre nuove certezze: abbiamo bisogno di trovare una strategia vincente che possa rafforzare la nostra spinta motivazionale. 

Che sia un piano di battaglia, una nuova routine, il cambiare un’abitudine con gradualità, la strategia è la linfa vitale che ci permette di arrivare all’obiettivo senza sorprese e con una direzione precisa. 

Per far sì che la forza del pensiero sia reale e metta in campo la cosiddetta legge di attrazione, abbiamo bisogno di lavorare sul nostro stato mentale. I pensieri positivi generano energia positiva, che a sua volta attrae il buono dentro di noi. 

Per far sì che il nostro cambiamento sia duraturo nel tempo, infine, abbiamo bisogno di scrivere una nuova pagina della nostra storia. Le parole che seguono il “Io sono”, in pratica, sono le parole che genereranno la nostra realtà: siamo persone di successo, capaci di creare la nostra vita, felici e grate di ciò che abbiamo? O siamo persone infelici, lamentose e sempre pronte a dare la colpa a tutto tranne che a noi stessi? Qualsiasi cosa pensiamo di essere saremo. Ecco perché riscrivere la nostra storia è essenziale: per eliminare una volta per tutte le convinzioni limitanti che fino ad ora non ci hanno permesso di forgiare la vita che abbiamo sempre sognato. Nel prossimo paragrafo vedremo come fare! 


Come generare pensieri positivi? Esercizi per la mente

Cercando online e mettendo io stessa in pratica molte delle voci dell’elenco che sto per darvi – per imparare ad allenare la mente e generare pensieri positivi – dunque, sono arrivata ad una conclusione: se molti dei guru che seguo di religione, scienza e spiritualità, nonché le menti più brillanti del globo terrestre, sono arrivati alle stesse conclusioni… ci sarà un motivo!

Facci caso: non c’è un singolo maestro Yogi o anche un imprenditore di successo o perfino un esperto di finanza mondiale che non abbia parlato almeno una volta della sua personale routine di meditazione al mattino! 

Ecco perché ho voluto sperimentare personalmente nel corso delle mie ricerche tutto ciò che sto per riassumere nel paragrafo seguente, per essere assolutamente sincera oggi: queste strategie funzionano davvero!

Un’ulteriore considerazione. Anche se funzionano, non necessariamente sono per tutti. Mi spiego meglio: ognuno di noi ha un corpo differente, e con esso anche un meccanismo di auto regolamentazione differente. Routine, orari, planning… non scegliamo a caso come organizzare la nostra giornata, ma siamo piuttosto “dipendenti” da ciò che il nostro corpo decide e che ci comunica sotto forma di segnali più o meno evidenti (ansia, stress, sonno, battito del cuore). Ecco perché non tutte le tecniche e non tutte le routine quotidiane valgono in senso assoluto. Bisogna capire se si adattano a noi e anche come inserirle in maniera virtuosa dentro la nostra quotidianità.

Uno step importante da considerare, infine, è il ripetere queste tecniche con gradualità: provare più volte, anche se all’inizio ne siamo annoiati, per capire se fanno per noi o no. Il segreto, in definitiva, sta nella ripetizione. E anche in un pizzico di pazienza. E adesso andiamo a scoprire come generare pensieri positivi allenando la mente!

Visualizzare

“Chiudi gli occhi e dipingi il tuo futuro”. Ho sempre amato questa scena di Dawson’s Creek, quando la zia di Dawson insegna al ragazzo a lavorare con la visualizzazione. 

Visualizzare significa immaginare per filo e per segno come vogliamo sia la nostra vita. Dobbiamo essere capaci di lavorare con i nostri desideri per renderli più veri possibile. Dobbiamo mettere in moto tutti i 5 sensi, sentire di poter cambiare vita davvero, facendo appello alla forza della dopamina. La dopamina è una sostanza che il nostro corpo sprigiona quando siamo felici e soddisfatti di noi stessi e della vita che abbiamo, soprattuto proprio quando riusciamo a creare immagini positive di ciò che vorremmo.

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Affermazioni

Non cambierò mai”. Quante volte ci raccontiamo di non riuscire a fare qualcosa, per poi ritrovarci ad adattarci ad una nuova routine senza nemmeno accorgercene? 

È la forza del presente. Anzi, è la forza dell’essere umano, quella di saper lavorare per costruire nuove abitudini. Proprio come quella di istruire la mente nell’affermare parole di speranza, parole di compassione per noi stessi e anche nuove immagini positive sulla vita e sugli altri.

Le affermazioni sono uno strumento potente per accettare il nostro corpo e anche la nostra mente, ma anche per generare un moto energico verso vibrazioni alte: frasi come “Ce la posso fare” o “Posso cambiare”, dette ad alta voce, insomma, sono potenti e capaci di mutare il corso della nostra giornata in meglio.

Motivazione

Ora che abbiamo capito il potere dell’Ego sulla nostra mente, è arrivato il momento di chiederci: chi comanda? In parole povere: solo se cambiamo atteggiamento, passando dalla rassegnazione alla resilienza, con sempre più voglia di lottare per la nostra felicità, possiamo davvero farcela.

La vita ti cambia, è vero, ma anche tu puoi cambiare la tua vita, anzi, puoi crearla a tuo piacimento scegliendo delle emozioni che rafforzano il desiderio di voltare pagina.

Avere fede

Dato che la nostra realtà la creiamo solo noi con le nostre intenzioni e la nostra motivazione, più inizi un percorso di cambiamento pensando che non ce la farai, più il cervello porterà alla tua coscienza le info per darti ragione.

Abbraccia l’idea di voler cambiare, altrimenti non lo farai. In parole povere: credici! Se credi nelle tue possibilità, anche la tua mente seguirà tali indicazioni e avrà fiducia sulle tue chance di successo. 

Perdonare

È uno dei processi per costruire una salute mentale sana e vincente più complicati di tutti, ma anche il più efficace. Il perdono è non solo un esercizio per la mente, ma anche per l’anima. Perdonare qualcuno che ci ha fatto del male, o anche un nostro comportamento che non ci ha permesso di andare avanti come volevamo, è essenziale per rilasciare il passato.

Eliminare i rimpianti, le recriminazioni e anche le emozioni negative associate ad una persona può, dunque, permettere ai nostri pensieri del giorno di essere più compassionevoli, amorevoli e anche efficaci. 

Ringraziare

Assieme al perdono, la gratitudine è un esercizio per la mente impareggiabile. Essere grati per ciò che si ha, per la propria ricchezza interiore e relazionale, per il proprio lavoro o anche per un piccolo gesto ricevuto è un indice importantissimo di quanto siamo disposti a lavorare in comunità con gli altri.

Quando ringraziamo, inoltre, mettiamo in moto energia positiva che, se rafforzata con affermazioni di gratitudine e gioia, è capace di donarci una pace istantanea.

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Meditazione e Mindfulness

La meditazione e il metodo mindfulness sono due mondi nei quali la mente è la reale protagonista. 

Quando meditiamo, infatti, stiamo portando la nostra mente altrove, in un posto nel quale i pensieri “normali” non possono raggiungerla. Non c’è ansia, negatività, liste da fare quando si medita, ma solo una condizione di pace e serenità che da una testa calma e “svuotata” si propaga al corpo, donandogli un benessere immediato.

Lo stesso processo, ma con delle differenze, avviene quando pratichiamo la mindfulness. La mindfulness è la capacità di essere presenti e consapevoli nel “qui e ora”, senza essere soggetti a condizionamenti esterni o lasciarsi distrarre. In pratica, un atto di pura presenza della nostra mente per il quale con la giusta concentrazione tutto il resto scompare. Con i relativi benefici sulla nostra ansia, sullo stress e anche sulla lotta contro i pensieri negativi.

Esistono tantissime tecniche per meditare e anche molti esercizi per lavorare con la mindfulness nella vita quotidiana – io stessa sto realizzando dei percorsi specifici su questi argomenti nel mio lavoro con le persone che soffrono di disturbi alimentari -, e ognuno può scegliere il suo. L’importante è iniziare, provare e ripetere fino a quando non troviamo ciò che più combacia con le nostre esigenze.


“Allena la mente e seleziona i pensieri”: la GUIDA in regalo!

Come ogni nuova abitudine che si rispetti, l’unica maniera per allenare la mente e sfruttare la forza del pensiero è la RIPETIZIONE. Ripetere, provare nuovamente, con passione e con dedizione, fino a quando non vediamo in noi il seme di un cambiamento di mentalità è l’unica strada per la salvezza.

E per aiutarti in questa sfida, ho realizzato una guida approfondita proprio per te! Riscopri la forza del pensiero e lavora per la tua felicità! Scarica la guida adesso!

“Allena la mente e seleziona i pensieri”

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