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La mente è meravigliosa

Come evitare le trappole della mente? Non è solo il sottotitolo del libro di Bernardo Paolo – uno psicoterapeuta di gran fama in Italia che ha fatto della psicoterapia online la sua bandiera – ma è molto molto di più. 

È, infatti, un inno alla presa di coscienza, alla nostra capacità di allenare il cervello e di imparare le tecniche che possono sconfiggere i nostri pensieri ossessivi e l’arte della quali siamo i campioni mondiali: sabotare noi stessi. 

Tra i libri da leggere, “La sottile arte di incasinarsi la vita” è uno dei libri di psicologia e di autostima più preziosi. Ci insegna, infatti, a prendere per buoni i consigli di menti brillanti, menti milionarie, persone che prima di noi hanno capito come funzionano i meccanismi interni e anche la forza della mente e a farli nostri. Un percorso, insomma, per recuperare la fiducia in se stessi e aumentare la propria autostima mettendo al bando il fallimento personale che ormai diamo per scontato.

Scopriamo insieme “La sottile arte di incasinarsi la vita: come evitare le trappole della mente e vivere felici”, di Bernardo Paoli.

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Pensieri ossessivi e trappole mentali 

Per accompagnarci nel suo viaggio nella mente umana e di come funzionano le strategie mentali con le quali affrontiamo le difficoltà della vita, Paoli ci mette a nudo. Come? Presentandoci una serie di “dialoghi terapeutici” anonimi tra paziente e psicoterapeuta, nei quali ci possiamo rispecchiare terribilmente. A cosa serve leggere cosa accade dentro le stanze segrete della psicoterapia?

A capire proprio come si muovono il corpo e la mente, il rapporto tra mente e cervello e, soprattutto, come evitare le trappole della mente stessa quando subentrano le riposte comportamentali. 

Una mente inquieta è una mente che viaggia non “random”, ma seguendo delle azioni specifiche che pensa siano corrette. 

Il segreto del libro di Paoli è proprio questo: evidenziare e “smontare” una ad una le strategie di reazione di mente e corpo alle situazioni che lui stesso definisce “strategie inefficaci”. D’altra parte, se fossero state efficaci non ci sarebbe stato spazio per una terapia fin dal principio. O no?

Del resto, come diceva Einstein, “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettando risultati diversi”. Che cosa vuol dire esattamente questa affermazione del genio della relatività? Di fare l’opposto di ciò che si è fatto fino a quel momento per suscitare un cambiamento, che è proprio il concetto alla base della psicoterapia di Bernardo Paoli. È una equazione matematica. 

In altre parole: la mente mente. E noi dobbiamo smascherare proprio quelle trappole mentali che non ci fanno crescere. Ripetere lo stesso comportamento in maniera pedissequa, dunque, significa agire in maniera cieca affidandoci a pensieri ossessivi che poco hanno a che vedere con il cercare una soluzione reale ai nostri problemi.

Fare l’opposto

Nel testo di Paoli ci sono molti esercizi pratici, e quello che mi ha colpito all’inizio del libro è proprio il “brainstorming degli opposti” legato ad una simmetrica equazione. In pratica, se ho un problema, potrei smettere di averlo agendo al contrario di come faccio ora… che è proprio causa del problema in sé!

Il cambiamento (lo vedremo nei prossimi paragrafi), inoltre, passa nel modificare non solo i pensieri ossessivi di fallimento e mancanza di capacità personale (bassa autostima), ma anche il comportamento e le esperienze reali che la persona vive quotidianamente. Solo così, infatti, è possibile agire in maniera produttiva e proattiva nelle aree della nostra vita che di solito ci danno del filo da torcere: consapevolezza di sé, lavoro e carriera, salute, relazioni, benessere di mente e corpo.

La forza della mente, del resto, è proprio il sapersi adattare ai cambiamenti di esperienza e trarne delle soluzioni vincenti da attuare quando un problema ormai conosciuto si ripresenta a bussare alla porta…

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Credere in se stessi e aumentare la propria autostima

Come abbiamo visto, dunque, la mente mente. Ci inganna, spesso, lasciandoci credere che non abbiamo scampo, quando invece dobbiamo solo modificare il paradigma di come stiamo al mondo…

Melania, hai ingoiato un dizionario oggi?

Per parlare semplicemente: per essere felici non serve molto… solo mettere in atto una serie di comportamenti virtuosi che Bernardo Paoli riassume in 40 tipologie. Solo 40 soluzioni per tutti i problemi della nostra vita? Non sono poi così tanti per il tesoro che possiamo scoprire: credere in se stessi più di ogni altra cosa al mondo! 

Basandosi sul metodo della simmetria e delle decisioni “opposte”, dunque, lo psicoterapeuta evidenzia 40 metodi per trasformare le nostre strategie fallimentari (le solite trappole mentali) in comportamenti virtuosi e dal sicuro impatto positivo sulla nostra autostima e sull’avere fiducia in se stessi e sulle proprie capacità.

Del resto, tutti noi siamo amici del fallimento… del fallimento personale, poi, siamo amanti fedeli! Eppure, e non mi stancherò mai di ripeterlo, IL FALLIMENTO NON ESISTE! Sì, hai letto bene!

Esistono dei modi di andare avanti e comportarsi ERRATI, che però possono essere CORRETTI proprio nel momento in cui ci decidiamo di agire con RISOLUTEZZA (una delle virtù di Paoli), senza lasciarci trasportare troppo dalle nostre emozioni (IMPERTURBABILITÀ).

GUARDA la recensione VIDEO di “La sottile arte di incasinarsi la vita” di Bernardo Paoli!

Autostima passo passo

Come avere Fiducia in se stessi in maniera permanente, dunque? Ci sono alcune virtù che possono essere raggruppate in questa area legata alla crescita personale: 

RISOLUTEZZA e IMPERTURBABILITÀ: lasciare andare le sensazioni e mantenere l’obiettivo fisso. Molte volte ci lasciamo abbagliare dalla negatività e dalla paura… diventare imperturbabili, al contrario, ci rende più propensi a continuare imperterriti ciò che ci siamo prefissati;.

CONSAPEVOLEZZA: crescere, maturare, significa diventare consapevoli di ciò che siamo. La consapevolezza è un livello di comprensione delle nostre emozioni e del percorso che stiamo portando avanti, che ci consente di proseguire il cammino con fiducia e rispetto per se stessi.

CORAGGIO: la scarsa autostima è uno dei motivi per i quali ci manca spesso il coraggio di agire. Eppure, se non acquistiamo un po’ di desiderio di dimostrare a noi stessi di potercela fare, non potremmo mai aumentare la nostra autostima!

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FERMEZZA e DISTACCO: imparare a dire “No”, mettere dei limiti tra noi e gli altri è un passo indispensabile per la nostra crescita, e anche per il raggiungimento del successo personale. Anche se vorremmo essere sempre a disposizione del prossimo e delle persone che ci amano, farlo costantemente limita lo sviluppo della nostra personalità e anche la comprensione di chi siamo e cosa è meglio per noi.

SELETTIVITÀ: non tutto è uguale, non tutto vale la pena. Quando si impara l’arte del distacco, diventare selettivi è lo step successivo. Il livello di consapevolezza “premium” che ci fa capire che il nostro tempo e le nostre risorse sono limitate, e vanno impiegati scegliendo ciò che è meglio per noi! 

MODERAZIONE: quante volte tendiamo a strafare, con il risultato di non sentirci mai abbastanza apprezzati? Voler dimostrare sempre qualcosa, del resto, è proprio sintomo di una bassa autostima. Imparare a fare non più di quanto ci viene chiesto (specie in ambito lavorativo), al contrario, ci restituisce una pace mentale e anche un momento di consapevolezza: la nostra autostima dipende solo dalla percezione che abbiamo di noi stessi e del nostro valore.

LET GO / LASCIARE ANDARE: quando impariamo a moderarci, impariamo anche a lasciar andare le cose che sfuggono al nostro controllo. Dalla sensazione di non controllo, paradossalmente, arriva la pace. Non tutto dipende da noi e non dobbiamo per forza portare il peso del mondo addosso. Avere fiducia in se stessi vuol dire anche rinunciare alle cose che non ci servono e cercare ciò di cui abbiamo personalmente (e intrinsecamente) bisogno.

CERCARE IL RIFIUTO E I CONTRASTI: avere paura equivale a morire in questo mondo. E non agire è ancora peggio. Ecco perché, proprio quando temiamo il risultato, dobbiamo cercare il rifiuto e il contrasto. Quando “perdiamo”, ne usciamo rafforzati, perché nel percorso abbiamo imparato qualcosa di nuovo su noi stessi e sul mondo. Dialogando con i nostri contrasti, del resto, impariamo l’arte dello stare al mondo. E miglioriamo la nostra autostima passo passo.

INTUITIVITÀ e PRONTEZZA: “fidati della pancia” – trust the gut, dicono gli americani. In effetti, la pancia può essere considerata come un secondo cervello. Dalla pancia nascono le intuizioni più brillanti, dal nostro intuito vediamo strade e soluzioni a problemi che la mente inquieta non vede. Quando seguiamo l’intuito, infine, non esiste il fallimento personale, perché improvvisamente “bianco” e “nero”, “perdere” e “vincere”, ci sembrano dei concetti “superati”. E possiamo reagire con prontezza a qualunque sfida ci si pari davanti. 

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Rimorso e rimpianto

Quando abbiamo imparato a coltivare l’autostima, i concetti di rimorso e rimpianto non hanno molto senso. Di solito, il rimpianto equivale all’espressione “Vorrei averlo fatto”, mentre il rimorso è la conclusione che, avendolo fatto, si è commesso un errore. Ma se viviamo in un clima di fiducia in noi stessi e di DISPONIBILITÀ (la virtù espressa da Paoli) apriamo la strada al lasciare che i nostri sbagli ci insegnino. La migliore forma di apprendimento, infatti, è proprio commettere errori e non avere mai né rimorsi né rimpianti. 

Tra le altre virtù messe in scena in questo discorso, dunque, l’AUDACIA è essenziale. Bisogna dimenticare i sensi di colpa dell’infanzia e andarsi a riprendere la nostra vita con coraggio. Meritiamo la redenzione, e con essa la possibilità di decidere per noi (e solo con la nostra testa e senza ascoltare i giudizi esterni) cosa è meglio per vivere una vita felice. 

E anche quando la vita ci mette di fronte a sfide molto dolorose (un lutto, ad esempio), non dobbiamo sentirci deboli se ci navighiamo per un po’ (la cosiddetta CATABASI). Vivere le nostre emozioni, vivere il dolore, significa proprio essere vivi e darsi alla vita al 100 %. I rimpianti e i rimorsi, come vedete, rimarranno solo un’eco lontana…


Cambiare carattere, cambiare vita

Una volta che siamo diventati consapevoli di ciò che siamo e cosa vogliamo nella vita, cambiare vita è l’unica opzione possibile. Ma come fare e cosa vuol dire davvero cambiare vita?

Quando nomino la mia espressione preferita “Crea la tua vita”, molti si spaventano. Guardano me, che dall’oggi al domani ho stravolto completamente la mia vita mollando tutto, e pensano che cambiamento significhi per forza lasciare lavoro, città, casa e fidanzato in un colpo solo per trasferirsi in un paradiso esotico. Niente di più falso! 

Cambiare carattere e, di conseguenza, cambiare vita, significa vivere una vita amplificata, ovvero la vita che ci piace e che ci siamo scelti al meglio delle nostre possibilità. È come possedere le luci di Natale spente… sono sempre emozionanti, ma quanto cambiano quando diamo loro luce? Quanti colori sono capaci di far risplendere? Ecco cosa vuol dire amplificare la nostra vita! 

Si parte, dunque, da una mente aperta: libera dai pensieri ossessivi e tossici del non farcela, non più schiava della dittatura delle abitudini, e desiderosa di eliminare per sempre la propria resistenza al cambiamento. La mente mente, lo abbiamo appena visto, e quindi a volte resiste proprio quando decidiamo di fare qualcosa di diverso e sentiamo che è tempo di cambiare.

Eppure, è proprio quando avvertiamo sotto pelle che è ora di cambiare e di modificare il nostro atteggiamento che dobbiamo fare appello alla nostra forza temeraria.

Cambiare abitudini, quindi, fa parte di quella lista di cambiamenti decisivi che possono modificare per sempre il corso della nostra vita. Perché se è vero che la vita ti cambia, è ancora più vero che TU PUOI DIRE ad alta voce “Voglio cambiare vita” e impegnarti per farlo davvero!

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Cambiare carattere passo passo

Come cambiare carattere in maniera efficace, dunque? Ci sono alcune virtù che possono essere raggruppate in questa area legata ai cambiamenti decisivi:

DEDIZIONE: quando si decide che è ora di cambiare, non c’è spazio per cambiare idea. Bisogna rimanere concentrati, con il nostro focus definito e, appunto, dedicarsi anima e corpo a toccare l’obiettivo con mano.

AUTO-COSTRIZIONE: detta così potrebbe sembrare qualcosa di negativo e di “pressante”, ma in realtà darsi una disciplina per raggiungere obiettivi e successo è fondamentale. Costrizione e disciplina, dunque, coinvolgono il fissare dei paletti, lo “spuntare” ad una ad una le voci della nostra to do list, ovvero la lista delle cose fondamentali da fare. Mantenere il focus, concentrarsi, cambiare prospettiva porta davvero a comprendere che tutto cambia ma in relazione a quanto ci crediamo davvero.

EMULAZIONE: quando capiamo che il percorso per cambiare abitudini è costellato di esempi illustri di persone che prima di noi lo hanno fatto e hanno raggiunto importanti traguardi, dobbiamo continuare a fare appello al nostro spirito di emulazione. Ci sono grandi esempi là fuori di imprenditori, saggi, personalità influenti che sono partiti da zero e che hanno costruito imperi con ASTUZIA e con SOLIDARIETÀ (due virtù da coltivare sempre per attuare un cambiamento radicale di prospettiva che valga davvero).

È proprio a loro che dobbiamo guardare, con la voglia di farlo non solo per noi e per la nostra felicità, ma per passare agli altri – come hanno fatto loro – il Santo Graal del successo. Dare, senza chiedere niente in cambio, è la vera conquista della persona di successo e delle menti milionarie.

TEMERARIETÀ e CORAGGIO: una volta che abbiamo deciso che vogliamo cambiare tutto, non dobbiamo temere di fare un buco nell’acqua. Lo abbiamo visto e lo ripeto: cambiare la propria vita non è per i cuori deboli. Del resto, ogni grande conquista nella storia non è stata possibile senza sofferenza e senza atti di eroicità proprio quando tutto sembrava perduto.

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Il senso della vita e la maturità psicologica

Come ogni bella storia giunta al capolinea, l’eroe torna sempre a casa con un tesoro. È circondato da ciò che ha sempre visto, ma stavolta tutto ha un sapore differente. Ha conquistato se stesso, ha affrontato parti di sé che non pensava di avere e ora è più forte che mai. 

Raggiungere questo livello di consapevolezza del proprio valore e dei propri mezzi, dunque, significa trovare la maturità psicologica. Quella pace dei sensi e anche il rispetto per chi siamo stati, del nostro viaggio e per chi siamo veramente: la persona che era già dentro di noi ma che faceva fatica ad uscire. E tutto per colpa della nostra mente! Improvvisamente, non viviamo più una vita senza senso. Improvvisamente, senza nemmeno cercarlo, possiamo comprendere il senso della vita e della nostra presenza in questo mondo. 

Mi piace quando, alla fine del libro, l’autore Bernardo Paoli ci chiede quale sia il vero senso della vita. E anche se può sembrare una domanda scontata, in quanti sono capaci di dare una risposta? 

Dove cercare il senso della vita? È nelle nostre azioni? È nel nostro lavoro? È nella nostra famiglia? O è in una zona d’ombra che non abbiamo ancora esplorato?

Personalmente, ho capito il senso della mia vita quando ho trovato finalmente la strada per l’INDIPENDENZA, proprio una delle virtù che Paoli considera essenziali. Essere indipendenti, infatti, non significa essere soli nel viaggio, ma anzi riuscire ad emanciparsi dal giudizio altrui e dal fare le cose per gli altri e affermare finalmente chi siamo veramente. 

Dall’AUTONOMIA si sviluppa anche la LUCIDITÀ, ovvero la capacità di riconoscere i propri limiti e le proprie forze, per toccare con mano ogni desiderio e ogni obiettivo. Trovare il senso della vita o “lo scopo della vita”, in definitiva, significa trovare se stessi. 

Il vero senso della vita, infatti, è tutto racchiuso in ciò che siamo veramente dentro di noi. Ci costa fatica, ci costa pezzi sparsi di cuore, ma ci regala la vera gioia del vivere: SENTIRSI PRESENTI. SENTIRSI VERI. SENTIRSI VIVI.

GUARDA la recensione VIDEO di “La sottile arte di incasinarsi la vita” di Bernardo Paoli!

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