La sigla ARFID si riferisce ad un disturbo alimentare preciso e diagnosticatile, simile all’anoressia nervosa. Ecco tutto ciò che dobbiamo sapere a riguardo.
ARFID: cos’è?
Il disturbo evitante restrittivo dell’assunzione di cibo (ARFID) è un disordine nuovo e diagnosticato nel DSM-5, nel quale figurava come “disturbo alimentare selettivo” o “alimentazione selettiva”.
L’ARFID è simile all’anoressia nervosa in quanto entrambi i disturbi comportano limitazioni nella quantità e/o nel tipo di cibo consumato. A differenza di quest’ultima, però, l’ARFID non comporta alcun disagio per la forma o le dimensioni del corpo, né timori di grasso in eccesso.
Selettività alimentare: bambini vs. adulti
Sebbene molti bambini attraversino fasi di alimentazione schizzinosa o selettiva, una persona con ARFID non consuma abbastanza calorie per crescere e svilupparsi correttamente e, negli adulti, per mantenere le funzioni corporee di base.
Nei bambini, dunque, l’ARFID si può tradurre in uno stallo dell’aumento di peso e della crescita verticale.
L’ARFID negli adulti, inoltre, può causare problemi nel lavoro, a causa delle difficoltà a mangiare con gli altri e dei tempi lunghi necessari per il pasto.

I fattori di rischio del disturbo evitante/restrittivo
Come per tutti i disturbi alimentari, i fattori di rischio per l’ARFID coinvolgono una serie di problemi biologici, psicologici e socioculturali.
Questi fattori possono interagire in modo diverso in persone diverse, il che significa che due persone con lo stesso disturbo alimentare possono avere prospettive, esperienze e sintomi molto diversi.
Ecco a cosa sono arrivate le ricerche circa i rischi di avere l’ARFID:
- Le persone con condizioni dello spettro autistico hanno molte più probabilità di sviluppare ARFID, così come quelle con ADHD e disabilità intellettive;
- I bambini che non superano il normale mangiare schizzinoso, o in cui il mangiare schizzinoso è grave, sembrano avere maggiori probabilità di sviluppare l’alimentazione selettiva;
- Molti bambini con ARFID hanno anche un disturbo d’ansia concomitante e sono anche ad alto rischio di altri disturbi psichiatrici.
Come si cura l’ARFID?
Dal momento che causa scompensi fisici dovuti alla mancanza di un adeguato apporto nutrizionale e di nutrienti, la terapia e il trattamento sono necessari. È importante, infatti, che la terapia per ARFID sappia riqualificare i tessuti danneggiati nel corpo di una persona con ARFID in modo che diventino tolleranti anche nel provare il più piccolo morso di qualcosa di nuovo.
Quello evitante restrittivo, del resto, è un disturbo sensoriale che colpisce il corpo in modo significativo, dal monento che la guarigione cambia lo stile di vita e le basi nutrizionali della persona in trattamento.
Se tu (o qualcuno che conosci) pensi di avere i sintomi di ARFID, scrivimi immediatamente!
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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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