Il Binge Eating Disorder comporta una serie di conseguenze fisiche ed emotive da non sottovalutare, che spesso sono anche la causa di ennesimi episodi di abbuffate compulsive, in un circolo vizioso dannoso per la salute e la mente della persona che ne soffre.


Il pericolo del Binge Eating Disorder: le conseguenze fisiche ed emotive

  1. Un corpo “estraneo”
  2. Le sensazioni fisiche associate al Binging
  3. La salute appesa ad un filo
  4. Aumento di peso e obesità
  5. Isolamento sociale
  6. Relazioni compromesse
  7. Perdita di Autostima
  8. Un futuro incerto
  9. Ritardo nel cercare aiuto
  10. Le ricadute e la crisi psicologica

La via d’uscita


Il pericolo del Binge Eating Disorder: le conseguenze fisiche ed emotive

Anche se per molti miei lettori questo articolo potrebbe sembrare “ovvio”, ritengo sia importantissimo confermare proprio l’idea che si è fatta largo nella mente di chi mi segue (e di chi è a contatto con persone che soffrono di disturbi alimentari): esistono molteplici conseguenze emotive e fisiche associate alle abbuffate, alcune anche molto gravi. Ed è bene ricordarlo ogni volta che se ne ha l’occasione.

Immediatamente dopo un’abbuffata, infatti, conosciamo molto bene i comuni sentimenti di vergogna, odio per se stessi, ansia e depressione. Eppure, spesso siamo inclini a “sorvolare” sulle ripercussioni sul corpo e sulla mente di chi è perseguitato dai DCA, come se fosse appunto qualcosa di scontato. Non è affatto così, ed è sempre meglio gettare una luce laddove si vive sempre avvolti da un certo mistero. 

Andiamo a scoprire insieme, dunque, quali sono le conseguenze della abbuffate compulsive sia a livello fisico sia a livello mentale e psicologico. 

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1. Un corpo “estraneo”

Il primo aspetto da tenere in considerazione, per forza di cose, è il cambiamento che avvertiamo nel nostro corpo quando ci abbuffiamo. Il Binge Eating Disorder, infatti, è un disordine del comportamento alimentare molto aggressivo e anche “egoista”, nel senso che non riesce a porre rimedio alle nostre azioni in alcun modo. Anche se alcuni provano la dieta restrittiva per limitare i danni dall’assunzione di tantissime calorie, infatti, tale “disciplina” dura molto poco e si cede quasi immediatamente all’ennesima abbuffata. 

A differenze del purging, ovvero del vomito autoindotto come meccanismo di compensazione post episodio bulimico, dunque, il corpo del Binge Eater è sempre soggetto a dei cambiamenti molto aggressivi, che affronteremo tra un attimo nei prossimi paragrafi. 

L’aspetto essenziale da tenere a mente in questo punto è il seguente: molte persone vorrebbero “scolpire” il proprio corpo seguendo l’immagine perfetta che potrebbero avere in mente ma, paradossalmente, ne perdono del tutto il controllo a seguito delle abbuffate, fattore che giorno dopo giorno contribuisce all’erosione della loro speranza di guarire.  


2. Le Sensazioni fisiche associate al Binging

Sono tantissime le sensazioni fisiche ricollegate al Binge Eating. 

Tra le prime, la persona che ne soffre potrebbe provare letargia e stanchezza non solo a seguito dell’abbuffata, ma anche durante la giornata. Di solito queste persone non associano la stanchezza all’abbuffata, ma questa è proprio la conseguenza associata all’ingerire tantissime calorie (specie quando si mangiano tanti cibi dolci). Il corpo, in pratica, entra in uno stato “comatoso” per cui la digestione risulta difficoltosa e lenta, provocando un senso di intorpidimento generale. 

Oltre al corpo, poi, anche i pensieri risultano offuscati. Chi soffre di DCA lamenta spesso mancanza di lucidità nel prendere decisioni e nell’affrontare anche i compiti meno difficili. 

Come se non bastasse, infine, la relazione tra disturbi alimentari e gonfiore è una delle più temute, e spesso compromette proprio un delicato equilibrio che magari dura da giorni (e chi ha un disordine alimentare sa benissimo quanto ci costa mantenere quell’equilibrio…).

Anche se il gonfiore addominale è normalissimo – specie per le donne abbinato all’andamento del ciclo mestruale – chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata reagisce a questa sensazione in maniera brutale, odiando il proprio corpo e cercando di “punirlo” mangiando ancora di più fino quasi a scoppiare.

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3. La salute appesa ad un filo

Uno dei primi campanelli d’allarme per chi soffre di fame nervosa è legato sempre alle conseguenze per la salute. 

Tra le primissime conseguenze fisiche legate al Binge Eating abbiamo sicuramente i disturbi gastrointestinali, che si verificano frequentemente a causa dell’elevato volume di cibo ingerito. Tali sintomi includono: gonfiore, dolore addominale e nausea. Il consumo ripetuto di grandi quantità di cibo, inoltre, può causare effetti a lungo termine, tra cui la dilatazione e la perforazione gastrica. 

Molto conosciuto, inoltre, è il legame indissolubile che lega i disturbi alimentari ai problemi dentali. In alcuni casi l’esposizione della polpa al cibo in eccesso può provocare infezione, scolorimento o morte del dente, oltre all’ingrandimento delle ghiandole salivari, la bocca secca, le labbra screpolate e in alcuni casi anche occlusione e infezione delle ghiandole salivari. 

Tra le altre conseguenze fisiche del Binge Eating, in aggiunta, possiamo annoverare i problemi dermatologici. Le persone che soffrono di disturbo da alimentazione incontrollata alternano periodi con consumo abbondante di quantità di dolci e cibi non nutrienti a periodi nei quali si affidano alla dieta restrittiva, entrambi comportamenti che non soddisfano le esigenze nutrizionali del proprio corpo. Il basso apporto calorico (dalla dieta) e la mancanza di consumo di nutrienti (sia dalla dieta che dalle abbuffate) possono causare secchezza della pelle e rendere i capelli fragili e cadere. In particolare, il mangiare costantemente dolci e latticini può portare ad un aumento dell’acne facciale.

Per non parlare dei disturbi legati al sistema endocrino, ovvero ipertensione, sovrappeso e diabete.


4. Aumento di peso e obesità

Nonostante moltissime persone che soffrono di Binge Eating (alternando le abbuffate alla dieta restrittiva) mantengono un peso normale, la maggior parte delle persone che abitualmente si abbuffa diventa sovrappeso o obesa, il che spesso porta a complicazioni mediche. 

Tra le più frequenti possiamo includere: 

  • malattie cardiovascolari;
  • ipertensione;
  • colesterolo
  • aumento dei trigliceridi;
  • diabete dell’adulto. 
  • Se il cibo consumato è ricco di grassi, poi, le persone possono anche sviluppare la gotta, una malattia infiammatoria acuta che comporta la rapida comparsa di dolore, arrossamento e gonfiore articolare.

Al di là delle conseguenze per la salute anche molto gravi, l’aspetto patologico più emotivamente forte per chi soffre di abbuffate compulsive è rappresentato proprio dal ritrovarsi con un corpo in sovrappeso (o obeso) che non si riesce proprio ad accettare. 

Ed ecco che partono le diete di ogni tipo con alla base la restrizione calorica e l’attesa dello sgarro come unica valvola di sfogo… regimi alimentari insostenibili e che portano la persona ad abbuffarsi di nuovo. 

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5. Isolamento sociale

L’isolamento sociale è una delle principali conseguenze emotive di chi lotta contro la fame compulsiva (l’altro nome per indicare il Binge Eating Disorder). Esso si verifica a causa della quantità di tempo necessaria per eseguire e riprendersi dalle abbuffate. Come abbiamo ribadito più volte, associato a questo disturbo vive sempre la vergogna estrema di non riuscire a fermarsi dal mangiare, il che significa che necessariamente il Binge Eating diventa sempre un fatto privato che ci conduce a rinchiuderci in noi stessi e a non uscire. 

L’ansia associata da un invito a cena, o ad una serata con gli amici, poi, innesca anche la sensazione di essere “diversi” e “sfigati”, per non poter vivere la vita come tutti gli altri. Il che erode fortemente la propria autostima e fiducia nel mondo. 

Tra le altre conseguenze psicologiche della fame nervosa, inoltre, abbiamo i sentimenti di depressione, rabbia, tristezza e solitudine, tutte emozioni che in un vero e proprio circolo vizioso scatenano i successivi episodi di Binge.


6. Relazioni compromesse

Come si può intuire leggendo il punto precedente, anche le relazioni, l’ambizione di una carriera, lo sviluppo delle proprie finanze e la vita sociale di una persona saranno fortemente influenzate dal soffrire di Binge Eating Disorder.

Un individuo alle prese con il disturbo da alimentazione incontrollata può avere enormi difficoltà a gestire le normali attività quotidiane a causa dell’ossessione della malattia. 

A livello mentale, infatti, la persona che lotta contro la fame compulsiva non riesce a sviluppare delle relazioni normali, trovandosi costretto a nascondersi, mentire circa la propria nutrizione, e giustificare dei comportamenti che potrebbero sembrare “strani”. 


7. Perdita di Autostima

Uno degli aspetti più dolorosi per il Binge Eater è vivere con la costante sensazione di sentirsi un fallito. Tentarle di tutte, vivere la vita cercando di seguire diete e soluzioni che non portano a nulla, infatti, porta a credere di essere deboli, falliti e senza speranza. 

E questo non solo comporta una costante ricaduta negli episodi di abbuffate, ma anche una erosione dell’autostima della persona che, di conseguenza, smette di provare a cercare una soluzione. 


8. Un futuro incerto

Tra le conseguenze psicologiche del Binge Eating Disorder c’è la mancanza di fiducia nel futuro. E non solo in generale, ma anche del proprio. La persona che lotta contro le abbuffate si sente inutile, spesso incapace di far fronte alla propria malattia in maniera fiera. 

Isolandosi sempre di più e sentendosi una “nullità”, dunque, è quasi “normale” pensare di non riuscire a far fronte alle avversità della vita o alle sue sfide. Ed ecco che il futuro appare incerto, ridimensionato e spesso al di sotto delle proprie possibilità. 

Nel mio lavoro di supporto a chi soffre di disturbi alimentari,  infatti, mi capita spesso di ascoltare la voce di persone molto giovani che non hanno ambizioni chiare, e non perché non sono capaci di sognare o desiderare qualcosa di grande, ma perché il fatto di non riuscire a combattere una cosa così “normale” come il cibo le porta a pensare di non potersi battere contro nulla. 

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9. Ritardo nel cercare aiuto 

Considerati tutte le conseguenze del Binge Eating a livello emotivo, quindi, una persona con disturbo da alimentazione incontrollata può aspettare parecchio tempo prima di cercare aiuto. 

Innanzitutto, si è molto restii a parlarne con le persone più vicine, proprio per il senso di vergogna associato alla malattia e per la paura di venire giudicati, e non capiti. E questo diventa ancora più complicato quando la persona che si abbuffa vive un evidente aumento di peso. 

Ma è vero anche il contrario, ovvero che anche chi resta normopeso può fare fatica ad esporsi e lanciare un SOS. C’è infatti un enorme stigma sul peso che circonda questa malattia, per cui una persona con disturbo da alimentazione incontrollata potrebbe non cercare aiuto perché si sente non “abbastanza sottopeso o malata” per “pretendere” un trattamento del disturbo alimentare. 

Stereotipi come questo spesso fanno sì che una persona soffra inutilmente in silenzio per lunghi periodi di tempo prima di cercare aiuto.


10. Le ricadute e la crisi psicologica

E cosa succede quando si ritarda a chiedere aiuto? Che si continua ad andare avanti con la propria vita pensando quasi di riuscire trovare una sorta di “equilibrio” personale… fino alla prossima abbuffata.

E quando si ricade, poi, il dolore emotivo è davvero intenso, tanto da far perdere completamente la speranza di guarire a chi soffre di Binge Eating.


La via d’uscita

Anche se lo scenario dell’articolo può sembrare cupo, io sono l’esempio vivente che una via d’uscita c’è. Che non solo si può guarire dal Binge Eating ma che esistono delle strategie che applicate quotidianamente possono risolvere sia le conseguenze fisiche che quelle emotive legate alle abbuffate compulsive. 

Per questo, dalla mia esperienza, ho creato una video lezione gratuita dove racconto la mia storia di guarigione dal Binge Eating e anche i miei 3 segreti che se applicati subito possono far guarire anche te! 

È stato un lungo viaggio introspettivo, ma ognuno di noi merita di guarire!

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