“Ma quale dieta” è stata la canzone simbolo degli Europei, ma anche un modo per dire con allegria e ironia che la dieta è triste e non la vogliamo! E noi siamo d’accordo!
INDICE
- “Ma quale dieta”: storia di una canzone
- Il tormentone degli Europei
- Un motto universale
- Facciamoci una risata
- Il Testo di “Ma quale dieta”
“Ma quale dieta”: storia di una canzone
Pubblicata nel 2020, “Ma Quale Dieta”è una canzone in napoletano scritta da Ciro Renna e arrangiata da Franco Desire per la voce di Luca Il Sole Di Notte, trentaduenne che oltre a cantare lavora in un ristorante.
Nel videoclip che accompagna il brano, naturalmente, a farla da padrone è il cibo – a iniziare dalle mitiche polpette – oltre al protagonista che mangia ogni cosa con goduria. S’inizia la mattina con cornetto e cappuccino ma poi arriva la fame e quindi polpette, cotoletta, pizza fritta, caramelle: è l’elogio del folklore e dello spirito partenopeo che invita a vivere la vita senza restrizioni e godendone appieno senza farsi troppi problemi. Dieta? Anche no!
Il tormentone degli Europei
“Ma quale dieta. Mi piacciono le polpette, mi piace la cotoletta. Ho mangiato alle quattro, ma ho ancora fame e sono le sette”.
Il testo, in napoletano, è stato il tormentone degli Azzurri per tutto l’Europeo (più volte è stato visto cantare il testo del ritornello) grazie al giocatore Lorenzo Insigne che ha fatto conoscere alla squadra il brano che è diventato così popolarissimo e conta più di 6 milioni di visualizzazioni su Youtube.
Tanti i video sui social diffusi dagli Azzurri mentre cantano a squarciagola: da Chiellini a Bonucci e naturalmente il trio di napoletani formato da Insigne, Immobile e Donnarumma, nessuno si è sottratto al “rito” portafortuna, nato quasi per caso.
Dopo Notti Magiche e il famoso “po-poroppo-popopo” dei mondiali 2006 (Seven Nation Army dei White Stripes), “Ma quale dieta” si è imposta come l’inno portafortuna dell’Italia di UEFA EURO 2020 ma anche come elogio alla libertà di essere sé stessi sempre e comunque.
Un motto universale
Il grido “ma chi se ne importa, se ho fame mangio!” è proprio quella liberazione difficile ma essenziale per chi soffre di una ossessione per il cibo che lo porta a sentirsi schiavo e non libero in relazione al mangiare.
Combattere quotidianamente con la schiavitù del cibo e della bilancia, con il bombardamento mediatico e pubblicitario dei corpi perfetti, della moda che non va oltre la taglia 42, della centralità dell’immagine e di come appariamo agli altri…
Questa la lotta continua che si può vincere rimettendo al centro l’amore per noi stessi e cominciando a sorridere alla vita con ironia e serenità. All’inno di “Ma quale dieta”, meglio la libertà alimentare consapevole!
Facciamoci una risata
Dare ad ogni cosa il giusto peso e valore è l’obiettivo di molti, in particolare di chi vive quotidianamente il disagio di una dipendenza legata al cibo.
“Ma quale dieta”, dunque, in una frase ha riassunto il senso di tutto, specie in una società in cui la dieta ha una centralità pericolosa e dove peso e bilancia sono i simulacri del vivere una vita serena e per sentirsi adeguati (se non sei magro, se ti piace mangiare, sei out).
Ed è proprio nel periodo natalizio, tra i più delicato dell’anno per chi non ha un rapporto sereno con il cibo, in cui paure e ansie legate alle calorie ingerite durante i mega pranzi in famiglia, cenoni, aperitivi con gli amici, quantità spropositata di dolci, che la parola dieta e tutti i suoi derivati (detox, digiuno, dimagrire ecc..) vanno bandite. Vivere serenamente la gioia e la magia del Natale, sorridere alla vita, essere più clementi verso sé stessi è la sfida da vincere ora e sempre con la consapevolezza che la parola dieta faccia ridere perché davvero non serve a nulla.

Il Testo di “Ma quale dieta”
Ecco il testo di “Ma quale dieta”!
Sa accumenge ‘ra matin con cornett’ e cappucin‘
Con una zuppa e latt’ a quantità
Sopriedl per me, ma che teng’ a vre
Si po chiest’ polpett me magn’ comme fruitjoy
Ne me ‘n’ port si na poc’ scoppij
Si chest pizz fritt caramell’ so p’ me
Ma quale dieta m piacn’ e polpett‘
M piac’ a cotolett‘
Aggia magnat’ e 4 e teng’ famm’ son e 7
O sol e nott’ mo stav a casa vostr‘
Chiammatm p’ a festa na mezzor’ e stamm’ appost’
Crodino, portami una pizza (?)
Va bene (oh)
Guagliò, ma ci vo’ tiempo?
E vai, vai
Esse e vot’ po m pienz‘
Come grida la bilancia
Quando a volte poi ci salto su
Ma vac a naz pure si teng’ a panz‘
Megl’ l’omm’ e sustanz’ ca na stecchina comm a te
Ma quale dieta m piacn’ e polpett‘
M piac’ a cotolett‘
Aggia magnat e 4 e teng’ famm’ son e 7
O sol e nott’ mo stav a casa vostr‘
Chiammatm p’ a festa na mezzor’ e stamm’ appost‘
Da bere che ti porto?
Da bere un bel panino
No ma io dico sempre da bere però
E io o panino mica mo mang’, mo bev’, ancora
Ma quale dieta m piacn’ e polpett‘
M piac’ a cotolett‘
Aggia magnat’ e 4 e teng’ famm’ son e 7
O sol e nott’ mo stav a casa vostr‘
Chiammatm p’ a festa na mezzor’ e stamm’ appost‘

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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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