Mangiare la notte è un comportamento alimentare disordinato chiamato anche Night Eating Syndrome o NES. Nell’articolo spiego tutto quanto caratterizza questa sindrome.
INDICE:
- Perché mangiare di notte è un DCA
- Cos’è la Night Eating Syndrome
- Fame di notte: le cause
- Il legame con l’insonnia
- E se la causa fosse un’altra sindrome?
- Mangiare la notte fa ingrassare?
Perché mangiare di notte è un DCA
Mangiare di notte, un comportamento alimentare denominato anche Night Eating Syndrome o NES, rientra nella categoria dei disturbi dell’alimentazione da tempi molto recenti.
La NES è stata riportata la prima volta nel 1955, quando fu descritta con due comportamenti completamente antitetici: un’“anoressia mattutina” con poco appetito durante tutta la giornata e un’assunzione smodata di cibo durante le ore serali, accompagnata poi da insonnia.
Solo nel 2014, invece, il Mangiare di Notte viene inserito tra i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione nel DSM-5, il Manuale diagnostico dei Disturbi Mentali, con la dicitura di “Sindrome da alimentazione notturna”.

Cos’é la Night Eating Syndrome
La sindrome da alimentazione notturna è caratterizzata dall’assunzione di quantità di cibo elevate nelle ore serali (post cena), associata con episodi di risvegli notturni nei quali la persona che ne è affetta utilizza il tempo per fare snacking serale a ciclo continuo.
Il cibo che viene ingerito durante il periodo serale/notturno equivale a circa il 25% del fabbisogno calorico ed energetico che dovrebbe essere consumato durante l’intera giornata.
I criteri che vengono utilizzati per definire la sindrome da alimentazione notturna sono:
- eccessivo consumo di cibo nel dopo cena e di notte, con frequenti risvegli notturni seguiti da spuntini e snaking continuo;
- incapacità di ricondurre il comportamento del mangiare la notte a cause e influenze esterne;
- forte sensazione di disagio, specie al risveglio;
- Il mangiare di notte non è collegato necessariamente al Binge Eating, all’utilizzo di farmaci o sostanze o ad altri disturbi medici;
- consapevolezza e ricordo nitido al risveglio dell’aver mangiato o fatto spuntini durante la notte
Fame di notte: le cause
Come abbiamo visto in precedenza, l’alimentazione incontrollata notturna è un disturbo riconosciuto in tempi molto recenti, il che significa che non sono ancora stati fatti studi approfonditi su tutte le cause che potrebbero scatenare questo comportamento disordinato con il cibo.
Ciò nonostante, le principali cause del mangiare la notte possono essere suddivise in tre gruppi.
Il primo gruppo, una concomitanza di cause che vede collegati i disturbi alimentari, del sonno e dell’umore.
Il secondo gruppo, che vede l’implicazione di disturbi ormonali, ovvero una produzione scorretta di melatonina e di leptina, gli ormoni che regolano il ciclo sonno-veglia e il ciclo dell’alimentazione.
Il terzo gruppo, infine, ipotizza che ci possano essere anche delle cause fisiologiche, ma al momento queste sono ancora incerte.

Il legame con l’insonnia
Una delle cause più analizzate della Night Eating Syndrome è proprio uno squilibrio che vede implicato uno degli ormoni che regola il ritmo circadiani dell’uomo, un periodo di 24 ore del quale fa parte il ritmo sonno-veglia.
L’ormone in causa è la melatonina, la quale controlla il periodo di sonno-veglia delle persone; nel momento in cui ci si trova in uno stato di disfunzione di quest’ormone, quindi, si può incorrere in vari problemi come ad esempio insonnia, difficoltà all’addormentamento, risvegli durante la notte, sonno o stanchezza durante la giornata.
È proprio qui che si insedia la possibile insorgenza della Night Eating Syndrome: il sentirsi svegli ed attivi durante il momento serale o notturno, infatti, potrebbe portare il corpo a scegliere di alimentarsi proprio in quello stesso momento. In automatico, il senso di fame e la voglia di mangiare cala durante i momenti normalmente dedicati all’alimentazione – come colazione pranzo e cena – facendo entrare la persona che ne soffre in un circolo vizioso dal quale diventa difficile uscire.
Nelle persone che soffrono di Night Eating Syndrome, infine, si nota un comportamento molto particolare: il pensiero che l’unico modo per riuscire a riprendere sonno dopo l’ennesimo risveglio notturno è proprio quello di di fare uno spuntino (nella gran parte dei casi a base di carboidrati).
E se la causa fosse un’altra sindrome?
C’è bisogno di fare una precisazione quando parliamo di Night Eating Syndrome. Il mangiare la notte è legato ad una serie di comportamenti che non devono assolutamente essere confusi con il disturbo neurologico della bella addormentata o sindrome di Kleine-Levin.
Questa patologia neurologica, infatti, è considerata una malattia rara, per cui le persone che ne soffrono presentano eccessivo sonno – a volte anche fino a 20 ore al giorno – svegliandosi solo per mangiare ad andare in bagno.
In aggiunta al comportamento alterato del sonno, inoltre, le persone che soffrono della sindrome di Kleine-Levin presentano anche altre caratteristiche: senso di confusione, fatica, mancanza di emozioni, fotosensibilità, aumento dell’appetito compulsivo ed iper-sessualità.
La sindrome della bella addormentata si presenta di solito nell’età adolescenziale, ma non è strano che compaia durate tutto l’arco della vita.
È quindi molto importate assicurarsi di non confondere una eventuale sindrome di Kleine-Levin con il disturbo dell’alimentazione quale la sindrome da alimentazione notturna.
Mangiare la notte fa ingrassare?
Questa domanda è ancora estremamente dibattuta (e richiesta).
Nelle persone che soffrono di Sindrome da alimentazione notturna l’aspetto corporeo e il peso non sono fattori di grande rilievo, poiché il mangiare di notte non crea disagio durante il giorno (al contrario di chi soffre di alimentazione incontrollata).
Va comunque fatto un cenno alla correlazione alimentazione notturna-aumento di peso, proprio perché chi mangia tanto di notte potrebbe non riuscire a tenere il peso sotto controllo.
Gli studi effettuati al riguardo, del resto, non sono univoci. Ciò che è stato dimostrato, comunque, è che un’esposizione alla luce artificiale in orari notturni possa avere come risultato alcuni cambiamenti metabolici, che potrebbero portare il corpo ad aumenti di peso indesiderati.
Diverso è lo sfociare di notte nelle abbuffate compulsive, per le quali l’aumento di peso è quasi una conseguenza naturale dell’assunzione di un fabbisogno calorico troppo elevato per poter essere smaltito nel corso della giornata.
Sei abituato a mangiare di notte? Prenota la tua consulenza gratuita con me!


*DISCLAIMER: Il materiale e le informazioni contenute nel presente sito sono state elaborate soltanto a scopo informativo: non devono essere considerate consulenza medica, né costituiscono una relazione medico-paziente, né una diagnosi o autodiagnosi. Pertanto, ogni decisione presa sulla base di queste indicazioni è personale: l’autrice e la proprietà non possono essere ritenuti responsabili dei risultati o delle conseguenze di un qualsiasi utilizzo o tentativo di utilizzo delle informazioni pubblicate su questo sito. La proprietà del sito e gli autori, inoltre, non si assumono alcuna responsabilità in caso di omissioni di informazioni, refusi o errori di trascrizione in qualsiasi dei contenuti pubblicati. La proprietà del sito si rende disponibile a correggere, migliorare e ampliare i contenuti e ad accogliere eventuali segnalazioni, al fine di offrire un servizio d’informazione sempre aggiornato e attendibile.

Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
Scopri di più su Melania!