La pregoressia è un disturbo alimentare che colpisce le donne in attesa ed è legato alla paura d’ingrassare in gravidanza. Ecco 5 cose da sapere.


1. I segnali di avvertimento

La pregoressia o pregnoressia è il disturbo alimentare che riguarda le donne in gravidanza e rientra nei NAS (disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati). È caratterizzata dall’ossessione per la futura mamma d’ingrassare e dal controllo dei cibi e delle calorie. 

A soffrirne sono soprattutto le donne che hanno già un DCA o problemi con la propria immagine corporea; ma quali sono i segnali di avvertimento?

Pregoressia: segnali

  • Conteggiare continuamente le calorie
  • Saltare i pasti
  • Non avere una cognizione concreta della gravidanza
  • Fare troppo allenamento fisico
  • Mettere a rischio la nutrizione del bambino

È importante avere un adeguato aumento di peso in gravidanza per il benessere della futura mamma e del bambino, per questo è essenziale rivolgersi al proprio medico o al ginecologo quando si avvertono questi segnali. 

pregoressia-5-fatti-da-sapere-melania-romanelli-coach

2. È diffuso

La pregoressia non ha una diagnosi medica riconosciuta dal DSM ma è un termine che descrive i comportamenti di disturbo alimentare vissuti da molte donne durante la gravidanza e potrebbe includere diete intense ed esercizio fisico, ma anche abbuffate e purghe.

Non esistono dati o statistiche esaustive in Italia, ma sappiamo che è un DCA in aumento: si stima che circa il 5% delle donne in attesa ne abbia sofferto. 

I casi più significativi li abbiamo nel Regno Unito e negli Stati Uniti, dove circa il 30% delle donne non ha un adeguato aumento di peso durante la gravidanza. 


3. Influenza la madre e il feto

Le donne che soffrono di pregoressia hanno la possibilità di sviluppare diversi fattori di rischio per sé stesse e per il feto come:

  • ipertensione
  • diminuzione del volume del liquido amniotico
  • malnutrizione
  • decalcificazione ossea
  • pelle secca, screpolata e disidratata
  • bradicardia e aritmie
  • bassa produzione di latte materno
  • distacco di placenta
  • parto prematuro
  • neonato sottopeso
  • valori di Apgar bassi alla nascita
  • aumento della probabilità di ritardo mentale
  • insufficienza respiratoria
  • disordini neurologici
  • sindrome da deficit di attenzione e iperattività
  • morte nel primo anno di vita. 

4. Celebrity Hunger Games: caccia alla mamma thin!

È uno sport abbastanza diffuso il fatto di giudicare e commentare l’immagine delle donne note post gravidanza. Chi riesce a perdere peso facilmente ha vinto!

Alcune semplici regole per i “Pregnancy Hunger Games”: non si mangia per due, si controlla il peso di viso e braccia, la dimensione della pancia nei vari mesi va controllata continuamente, dopo la nascita del bebè la mamma si mostra su Instagram in perfetta forma e ben truccata, indossa jeans e vestiti attillati dopo sole 5 settimane dal parto. 

Sembra che dimagrire in gravidanza sia la nuova e pericolosa ossessione di molte future mamme e per molte star è essenziale mostrarsi perfette anche dopo il lieto evento. 

Tra i nomi noti abbiamo di sicuro la duchessa Kate Middleton ma anche Belen Rodriguez, che ha mostrato una silhouette perfetta a pochi giorni dal parto. 

belen-fisico-dopo-il-parto-melania-romanelli-coach
Belen Rodriguez dopo il parto (Copyright @ Instagram Belen Rodriguez)

Nonostante sia un comportamento “normalizzato”, di sicuro è un esempio molto pericoloso in un momento importante della vita in cui bisogna lasciare lo spazio necessario al corpo di riprendersi con calma e accettazione.


5. La matematica può aiutare

Come abbiamo visto, il rischio di sviluppare un disturbo alimentare in gravidanza è molto forte ed importanti possono essere le conseguenze per la salute della mamma e del nascituro.

Ci sono, però, degli accorgimenti da seguire per vivere serenamente il rapporto con il cibo in questo delicato momento ed essere sicure di dare il giusto nutrimento al bambino.

Ci viene in aiuto la matematica semplice. Un incremento appropriato, secondo gli esperti, è di circa 300-500 kcal in più da aggiungere al fabbisogno giornaliero.

Dunque, mangiare un po’ di più senza ansie a tavola, con la serenità che merita la mamma in un momento così unico e indimenticabile della vita.

Ti rivedi in uno di questi comportamenti? Scopri come posso aiutarti!

melania-romanelli-coach-allimentare
Melania-Romanelli-coach-disturbi-alimentari-e-benessere-smile

*DISCLAIMER: Il materiale e le informazioni contenute nel presente sito sono state elaborate soltanto a scopo informativo: non devono essere considerate consulenza medica, né costituiscono una relazione medico-paziente, né una diagnosi o autodiagnosi. Pertanto, ogni decisione presa sulla base di queste indicazioni è personale: l’autrice e la proprietà non possono essere ritenuti responsabili dei risultati o delle conseguenze di un qualsiasi utilizzo o tentativo di utilizzo delle informazioni pubblicate su questo sito. La proprietà del sito e gli autori, inoltre, non si assumono alcuna responsabilità in caso di omissioni di informazioni, refusi o errori di trascrizione in qualsiasi dei contenuti pubblicati. La proprietà del sito si rende disponibile a correggere, migliorare e ampliare i contenuti e ad accogliere eventuali segnalazioni, al fine di offrire un servizio d’informazione sempre aggiornato e attendibile.