La Vigoressia è l’ossessione per muscoli e allenamento fisico, un disturbo molto presente tra gli uomini che si sta diffondendo in modo preoccupante anche fra le donne. Cosa sapere sulla Vigoressia femminile.
Vigoressia femminile: cos’è
L’ossessione del mantenersi in forma e allenarsi costantemente è una forma di dismorfobia che prende il nome di Bigoressia, vigoressia o anoressia inversa.
È importante notare che i disturbi alimentari non sono esclusivi di nessun genere. Bulimia nervosa e anoressia non sono esclusivamente femminili, né la bigoressia è esclusivamente maschile. Ecco perché il focus sulla vigoressia femminile sta salendo.
Chi ne soffre, in realtà, cerca di combattere un senso di inadeguatezza sull’unico ambito in cui può intervenire, ovvero l’aspetto fisico.
Sempre più ricerche sulla vigoressia femminile
Uno studio svolto nelle palestre di Boston (Massachusetts), ha evidenziato come il 33% delle intervistate ammetteva di utilizzare o aver utilizzato steroidi anabolizzanti. Alcune donne evidenziavano una sindrome di dipendenza da tali sostanze, spesso a livello morboso.
Tali ricerche hanno dimostrato come la vigoressia femminile non si differenzi da quella maschile: spesso chi ne soffre non se ne rende neppure conto e le donne, esattamente come gli uomini, arrivano a trascorrere molte ore della giornata in palestra sottoponendo il corpo a estenuanti sessioni di esercizi di potenziamento muscolare.
Più una dipendenza o la paura di non compensare o di perdere i muscoli conquistati (e con essi l’autostima), quindi, che un piacere o un momento di amore per il corpo.
I dati italiani
Una ricerca di qualche anno fa commentava come un italiano su 3, anche se a livello dilettantistico, non vivesse più lo sport come un semplice hobby: al contrario, sembrava esserne ossessionato.
Le persone più colpite sono donne e uomini oltre i trent’anni, con una grande ossessione per il proprio corpo e portati a fare tutto ciò che è possibile per aumentare la massa muscolare.
Per molti questa patologia non esiste e chi pratica sport in eccesso non lo ritiene un problema, bensì una necessità costante. Il problema semmai sorge quando l’avere un corpo perfetto porta le persone a spingersi al di là dell’accettabile, in una ricerca patologica e compulsiva di accettazione sociale.
Esempi di vigoressia femminile
Ecco alcuni esempi significativi sulla vigoressia femminile.
La storia della bodybuilder Rene Campbell
Significativa è la storia di Rene Campbell, 38 anni, che ha smesso di essere ossessionata d’avere un corpo magro e ha iniziato a fare bodybuilding. “Sono molto più a mio agio e molto più fiduciosa nel mio aspetto ora”, ha detto in un videoclip di The Guardian.

“Avere più massa muscolare sul mio corpo mi fa sentire quasi come se avessi questo corpo di armatura su di me che porto con me ovunque io vada”.
Campbell è una bodybuilder professionista e soffre apertamente di vigoressia: il che la porta ad avere un’attenzione maniacale verso il cibo e ad allenarsi il più possibile. La sua incessante ricerca di un corpo sempre più grande le dà autostima e sicurezza.
La Fitinspiration Michelle “The Body” Lewin
Sui social si sta diffondendo una categoria di personal trainer e appassionate di fitness che, postando le loro foto su Instagram, diventano “modelle” e “ispiratrici” grazie al loro fisico modellato con gli esercizi che propongono.

Protagonista indiscussa è la venezuelana Michelle “The Body” Lewin con 14 milioni di followers, una vera fitispiration per i suoi fan.
Il “modello fitness” sta introducendo un nuovo ideale del corpo della donna, tonico e pieno di muscoli. Bisogna, però, fare attenzione alla “dipendenza da palestra” e alla “exercise addiction”.
ANCHE SE NON VOGLIAMO PUNTARE IL DITO SU NESSUNO, FAI SEMPRE ATTENZIONE A COME QUESTI CONTENUTI TI FANNO SENTIRE: se ti generano un senso di ansia, debolezza o inferiorità… DEFOLLOW 😉

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Mi chiamo Melania Romanelli e sono una Coach alimentare. Dopo 20 anni di lotta contro il mio disordine alimentare ho vinto la mia battaglia, e oggi aiuto le persone con le problematiche alimentari a vincere questa sfida.
Dal 2019 ho creato il PERCORSO BED LIONS, la prima piattaforma online per combattere le problematiche alimentari con il supporto del coaching e del mentoring, che sta già aiutando centinaia di persone in Italia.
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