INDICE:


L’arte zen del vivere semplice: 100 gesti quotidiani per una vita calma e felice

Conosciuto per i suoi straordinari disegni di giardini giapponesi contemporanei, Shunmyo Masuno, il 66enne capo sacerdote del tempio Kenkoji a Yokohama, è uno dei principali progettisti del paesaggio del mondo.

E oggi che i concetti di design e di arredamento occidentale si fondono sempre di più con i principi orientali del feng sui e dei centri energetici di costruzione dello spazio, molti designer stanno imparando a progettare giardini proprio seguendo i concetti dello zen. Ma è proprio a Masuno che si deve l’ampliamento dei confini di progettazione armonica del paesaggio verso terreni più spirituali.

La potente energia proveniente da un giardino Zen, del resto, proviene dalla pratica spirituale che è entrata nella sua creazione e che nasce dal suo creatore. Dal desiderio virtuoso di fondere l’armonia spirituale di corpo e mente con lo spazio esteriore, lavorando per il benessere dell’anima a 360 gradi, dunque, nasce proprio il pensiero di Shunmyo Masuno.

Ecco perché Masuno é un capo spirituale da ascoltare e perché il suo libro “L’arte zen del vivere semplice: 100 gesti quotidiani per una vita calma e felice” (edito da Mondadori Editore) può diventare una parte integrante della nostra giornata. 

Vediamo com’è il vivere semplice secondo Masuno.

essere-zen

Lo Zen cos’è?

L’arte zen del vivere semplice… ne sentiamo parlare e tutti lo nominano, ma lo zen cos’è esattamente? 

Per spiegare il significato di zen, ci viene in soccorso l’etimologia della parola. Zen è il suono pronunciato in giapponese del termine cinese “Chan”, a sua volta traduzione della parola di origina sanscrita “Dhyana“. Quest’ultima parola rappresenta una pratica molto diffusa sia nella religione buddista che nell’Induismo, che aspira a raggiungere l’illuminazione spirituale attraverso la meditazione. Il significato letterale del termine zen, infatti, è “visione”, anche se spesso viene tradotto proprio con “meditazione” e “consapevolezza”.

Al di là del significato di zen, comunque, ciò che conta è l’accesso sotto il suo portale ad una serie di principi basilari del vivere felici, qui e ora, in assenza di ansia e preoccupazioni. In molti si chiedono cosa significa entrare in “modalità zen” e come raggiungere questo stato di benessere diffuso, visto quasi una chimera. Ebbene, non solo lo zen si può raggiungere, ma è anche più vicino alla nostra quotidianità e alla nostra routine, tanto che si può apprendere con poco. Basta avere il maestro giusto! 

Il testo di Masuno, dunque, è un Bignami Zen per principianti, uno Zen per tutti, alla portata di tutti e anche adatto a coloro che non credono nelle discipline orientali applicate alla routine occidentale quotidiana. Dove nasce lo zen, in pratica, se non dentro il nostro cuore?

Nei suoi principi – che Masuno chiama “modi”-, infatti, sono racchiusi degli insegnamenti semplici, efficaci e anche molto radicati sulla terraferma, che comportano poca fatica e promettono allo stesso tempo di farci vivere la vita in maniera più facile e anche più felice, senza per forza stravolgerla! 

Vediamo, dunque, cosa vuol dire vivere zen e quali sono i momenti per applicare le buone abitudini quotidiane mettendo in pratica gli insegnamenti del monaco giapponese Masuno.


Essere zen: cosa vuol dire?

Il vivere zen é un vivere dove anima, spirito, corpo, mente e cuore sono in perfetto equilibrio l’uno con l’altro. Lo abbiamo già visto parlando di benessere olistico: questi elementi che contraddistinguono l’essere umano sono strettamente interconnessi gli uni con gli altri, e il benessere (o il malessere) dell’uno necessariamente condiziona anche l’altro. Se non stiamo bene mentalmente, in pratica, difficilmente il nostro corpo si sentirà energico… e spesso la causa di ciò è proprio da ricercare nel cuore o anche nel nostro spirito disordinato. 

come-essere-zen

Il buddismo zen, dunque, è la disciplina che insegna a renderci armonici dentro e fuori di noi, in perfetta pace interiore e anche in comunione con la natura e l’ambiente circostante. 

Seguendo i concetti del monaco buddista Masuno, ma anche di personalità quali Thich Nhat Hanh, infatti, apprendiamo che il significato di zen è molto lontano da quello delle religioni o anche delle filosofie… è piuttosto uno stato mentale, personale e anche fisico di beatitudine e di distacco dalle vicende terrene e materiali. Una forma di “divinità” pacifica nel corpo di un essere umano. 

Come vive un monaco buddista, dunque? Inseguendo lo zen in ogni momento della sua esistenza, vivendo nel “qui e ora” senza pensare al domani o a qualsiasi altra cosa. Concentrandosi nell’instante che sta vivendo con intensità e intenzione.

Un esempio lo troviamo anche nel libro di Masuno, quando ci parla dell’atto del mangiare consapevolmente: il monaco buddista descrive proprio la malsana abitudine di mangiare facendo qualcos’altro, che sia anche solo guardare la tv. Ebbene, mangiare zen significa concentrarci nell’atto in sé, pensando a come quel cibo è arrivato sulla nostra tavola, rendendo grazie alle persone che lo hanno lavorato e, infine, assaporandone consistenza, sapore, salatura, aroma e masticazione. 

Come vedete, essere zen vuol dire rendere ogni momento un atto di fede! 

Ok Melania tutto chiaro… ma ora dicci il Buddismo zen come si pratica! 

Ecco come! Direttamente con gli insegnamenti del monaco buddista Masuno nel suo “L’arte zen del vivere semplice: 100 gesti quotidiani per una vita calma e felice”.

vivere-semplice-essere-zen

Come essere zen secondo Shunmyo Masuno

Innanzitutto stiamo calmi: per vivere zen non bisogna ribaltare completamente la nostra vita! Nel testo di Masuno, infatti, non c’è nulla di arbitrariamente rivoluzionario, se non una serie di 100 precetti base con i quali lavorare in 4 aree differenti, che sono poi le 4 aree che compongono la vita di ognuno: 

  • il rapporto con la nostra energia innata;
  • Il rapporto con il nostro sé;
  • il rapporto con gli altri;
  • il rapporto con la gestione del tempo e della routine.

Sono modi per ampliare l’energia passando dal caos all’ordine mentale delle cose esterne (casa, scrivania) e delle idee che vivono nella nostra testa (da pensieri tossici a pensieri positivi). 

Metodi per ispirare fiducia e coraggio al nostro sé, prendendoci cura di noi stessi in ogni aspetto della nostra vita, imparando a gestire l’ansia e le situazioni complesse. 

Ispirazioni per gestire il rapporto con gli altri, per sviluppare l’empatia e la profondità dei legami, e anche per diventare la versione migliore di noi stessi provando distacco e compassione. 

E, infine, strategie per affrontare la vita di tutti giorni con determinazione, gratitudine e anche cogliendo le occasioni che la vita ci presenta. Un vivere semplice, senza fronzoli ma anche lavorando per migliorarci giorno dopo giorno. 

Tra i libri sul buddismo zen, dunque, quello di Masuno si caratterizza per l’ordine concettuale e anche la semplicità (ovviamente): 100 pagine per 100 momenti zen da sperimentare nella vita di tutti i giorni. Step by step. Restituendo alla frenesia la strada verso casa: quella di un vivere semplice lontano dalla paura, e in pace e amore dentro e fuori di noi. 

vivere-semplice-Shunmyo-Masuno

Zen e benessere: da preziosi insegnamenti a buone abitudini

Perché lo zen, dunque, è così fondamentale per imparare a vivere la vita in una maniera più semplice e radicata nel presente?

Per spiegare questo concetto dobbiamo ragionare sul significato del “qui e ora”, perché da esso dipende non solo lo zen come stile di vita ma anche la nostra costruzione della felicità su questa terra.

L’enfasi sul momento presente è forse la caratteristica più distintiva dello zen. Nella nostra relazione occidentale con il tempo, in cui prendiamo compulsivamente il passato, per apprendere lezioni da esso, e lo proiettiamo in un ipotetico futuro in cui tali lezioni possono essere applicate, il momento presente è stato compresso in un piccolo frammento del quadrante. Il presente, in pratica, diventa solo un mero tramite tra un grande passato e un futuro infinito.

Eppure, se ci pensiamo bene, l’unica realtà davvero certa è proprio IL PRESENTE CHE STIAMO VIVENDO! Proprio quello che ignoriamo bellamente sperando sempre che ci sia sempre qualcosa di meglio domani.

E proprio perché si occupa di illuminare l’uomo nel suo cammino verso la felicità, lo Zen, più di ogni altra cosa, promuove il recupero e l’espansione del momento presente come MOMENTO PIÙ IMPORTANTE nel quale essere radicati. Cioè a dire: siamo qui, ci siamo ora… e di domani non v’è certezza, tanto per scomodare un’altra rinomata saggezza (e ironia), quella fiorentina! 

Ecco perché lo zen – e anche le tecniche di meditazione zen ad esso connesse – sono un ponte importante per traghettare la nostra vita, il nostro corpo e la nostra mente verso un benessere spirituale mai provato prima. 

Dai preziosi insegnamenti dello zen, dunque, possiamo trarre nuove abitudini, quelle buone abitudini quotidiane e routine nelle quali rifugiarci e che ci consentono di essere delle persone migliori ogni giorno (sia per noi che per gli altri). Il presente è vivere o niente. 

La video recensione di “L’Arte Zen del Vivere Zen” di Masuno

Riattivare l’energia con lo zen: l’importanza dell’ordine

Uno dei primi concetti affrontati da Masuno, è, non a caso, il concetto di ordine. Masuno fa l’esempio delle case giapponesi, quando appena entrato non puoi non notare le scarpe perfettamente allineate lasciate vicino alla porta (in Giappone non si cammina in casa con le scarpe). Avere un ingresso ordinato, infatti, ti permette di stabilire una sensazione di pace fin dall’inizio. E, allo stesso modo, possedere uno spazio di lavoro ordinato, un armadio sgombro da oggetti e vestiti non utilizzati, così come liberarsi dalle cianfrusaglie ci consente di ripristinare il nostro rapporto con il superfluo. 

Non è racchiuso nel possedere cose materiali il Santo Graal della felicità in questa vita, ma anzi, è proprio il liberarsi del superfluo che ci regala attimi di pura gioia quando possiamo davvero godere di ciò che abbiamo, che ci siamo scelti, e del quale possiamo prenderci cura. Del resto, è proprio attraverso lo spazio vuoto che l’energia circola, si riattiva e ci inebria di aria fresca da respirare! 

ordine-zen

Un giorno senza lavoro è un giorno senza cibo

Sarà che sono una inguaribile lavoratrice e studentessa, sarà che sono reduce dallo splendido documentario di Netflix sulla vita (e il cervello) di Bill Gates, ma per me il lavoro ha sempre significato VITA. Specie ora che faccio finalmente una professione libera e che mi appassiona, nella mia routine lavorativa è racchiusa tutta la mia vera anima. Nei momenti di creazione, di scrittura e di lettura, infatti, sono davvero me stessa e mi sento soddisfatta di ciò che sto portando a termine: sto regalando qualcosa di autentico al mondo, e di questa sensazione nella mia vita non potrei mai più fare a meno. 

Nella meditazione zen, del resto, si insegna anche a trovare le condizioni per visualizzare non tanto ciò che vorremmo essere quanto ciò che siamo già. È con la riscoperta del nostro vero io, del sé autentico, infatti, che possiamo gettare le basi per lo sviluppo personale e anche per la costruzione della felicità nel qui e ora.

Ascoltando il nostro vero sé, dunque, viene automatico pensare di svolgere un lavoro che ci piace, che ci fa vivere con trepidazione e che non ci pesa fare… altrimenti sarebbe tutta fatica sprecata. Un detto giapponese recita: “Un giorno senza lavoro è un giorno senza cibo”. Cioè a dire: il lavoro é una delle cose più importanti della nostra vita, perché senza di esso non mangiamo (e non siamo felici). Ecco perché è così importante sceglierne uno che ci piaccia davvero.

Eppure, quanto siamo incastrati in lavori precari, che non ci danno soddisfazioni ma che, anzi, ci frustrano enormemente?

Vivere la vita zen significa, al contrario, liberare il nostro bambino interiore e ascoltarlo una buona volta (perché tanto ha ragione lui!).

empatia-significato

L’empatia con gli altri come pratica zen quotidiana

Letteralmente, il significato di empatia in psicologia è la capacità entrare subito nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona, partecipando emotivamente a ciò che sta provando. 

Nel vivere semplice dello zen, però, l’empatia richiama dei concetti molto più sottili, ampi e anche più pressanti per quanto riguarda la nostra felicità.

Essere empatici con il prossimo, infatti, significa entrare in uno stato emotivo superiore, genuino e compassionevole. Espande la nostra capacità di percezione e ci porta in una condizione mentale di pace. Con l’empatia, infatti, non si può entrare in conflitto con il prossimo, perché le sue motivazioni diventano familiari. D’un tratto sono le nostre motivazioni. Non esistono nemici, ma solo “corpi di dolore” da accettare per come sono, senza giudizio o rifiuto da parte nostra. 

L’empatia è una profonda capacità di adattamento, all’inizio anche molto complessa e dolorosa, ma che con il tempo se allenata ci regalerà uno stato mentale ed emotivo di infinita grazia. 

Attraverso l’illuminazione zen, inoltre, si riesce ad accettare l’altro così com’è, si fanno dei gesti di generosità senza plateali annunci, si diventa più grati e, cosa molto importante, si entra in uno stato di sincronicità con gli altri davvero profondo.

Ichi-go-ichi, “una volta nella vita”. È questa l’intensità dei legami da stabilire, seguendo le ispirazioni di Masuno. Dedicare il nostro tempo alle persone come se avessimo una sola occasione per conoscerle. Tutto il resto è noia.


Routine: ogni giorno è il giorno più bello

Nell’ultima parte del libro, Masuno torna ad essere ancora più presente nella vita reale e nel “qui e ora”. L’invito a rendere ogni giorno quello più bello di tutti, infatti, è un’ispirazione a pensare positivo, a lavorare con la mindfulness, ad esercitarsi con la meditazione zen e imparare a vivere la vita e a sorridere dei guai (come diceva Vasco), in maniera più leggera giorno dopo giorno. 

Masuno ci ricorda di ricercare un benessere spirituale e un’armonia di pace senza rifugiarci nel superfluo, nell’avidità, nei beni materiali e anche nella speranza di un futuro che ci piova dal cielo. 

Dobbiamo lavorare sodo per ciò che vogliamo, ma nel frattempo possiamo goderci il viaggio. Attraverso lo zen, infatti, anche lavorare – come abbiamo visto precedentemente – è un atto di amore per se stessi. 

Come rendere ogni giorno quello più bello, dunque? Dall’alto della sua saggezza giapponese, Masuno ha una soluzione pratica e spirituale allo stesso tempo: imparare a prenderci cura di qualcosa o qualcuno. Non siamo soli in questa terra, e non dobbiamo essere egoisti. Dedicarci agli altri, che sia solo piantare un seme di un fiore e fare in modo che cresca rigoglioso, colorato e profumato, infatti, è il sintomo del nostro stato di armonia con ciò che ci circonda. E non più incastrati e isolati dal resto dell’umanità dentro nostro cervello tossico. 

Se è vero che siamo certi di una sola vita, del resto, perché non cercare di viverla circondati da bellezza, compassione e amore? 

vivere-è-un-atto-di-fede

Conclusione Zen… vivere è un atto di fede

I monaci zen irradiano una luce e un carisma senza precedenti. Basta guardare alcune loro interviste video per rendersene conto. O ascoltare anche delle dichiarazioni audio: la loro pace dei sensi, la loro anima zen, del resto, traspare anche dal semplice tono della voce. Come mai la loro potenza è così forte? Come si fa ad essere zen quando vivere non è facile per niente su questa terra?

Attraverso la fede. Ma badate bene, non sto parlando di una fede per una religione specifica, e nemmeno per la filosofia buddista in sé per sé. Vivere come atto di fede, infatti, significa abbracciare l’idea che la vita debba essere vissuta a pieno, perché è una sola fino a prova contraria.

Dobbiamo vivere la vita al massimo nelle nostre possibilità, avendo fiducia nel fatto che la costruzione della felicità che scegliamo qui e ora e ogni giorno possa davvero restituisci benessere di corpo e mente, una testa sgombra da pensieri tossici e anche la pace e l’accettazione di noi stessi e degli altri. 

Che poi, che cos’è lo zen se non l’illuminazione e la pace su questa terra dentro e fuori di noi ?

Illuminiamoci, diventiamo “lavoratori di luce” (di questo concetto vi parlerò presto nel corso dei prossimi articoli del blog), e facciamo nostro lo zen pensiero di Masuno! 

Vi è piaciuta la recensione? Lasciatemi un commento! 

Siete già pronti per acquistare “L’arte zen del vivere semplice: 100 gesti quotidiani per una vita calma e felice” di Shunmyo Masuno? Fatemi sapere se vi piace poi, ci tengo! 

Guarda la video recensione di “L’Arte Zen del Vivere Zen” di Masuno
logo-Melania-Romanelli